L’assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Donald Trump non ha bloccato il processo democratico: Joe Biden sarà il prossimo presidente americano.
Dopo una notte surreale, inquietante e inedita, con l’assalto dei manifestanti al cuore del sistema democratico degli Stati Uniti, il Congresso, i parlamentari hanno potuto continuare il proprio lavoro. La Camera dei rappresentanti e il Senatohanno ufficializzato infatti la vittoria elettorale di Joe Biden, nella notte tra mercoledì 6 e giovedì 7 gennaio 2021, nel corso di una sessione congiunta a Washington. L’intrusione dei sostenitori di Donald Trump all’interno del Campidoglio, dunque, ha soltanto interrotto per alcune ore il voto.
Congress certifies Joe Biden as next US president hours after pro-Trump mob storms Capitol – live https://t.co/669ZElvh2v
306 grandi elettori hanno votato a favore di Joe Biden
Se dunque la manifestazione avesse avuto come obiettivo quello di ritardare la transizione del potere alla Casa Bianca, si è rivelata un fallimento. Il vice-presidente repubblicano Mike Pence ha annunciato il voto di 306 grandi elettori a favore di Biden, contro 232 per Trump. Il capogruppo repubblicano al Senato, Mitch McConnell, ha aperto la seduta annunciando che il Parlamento “non si lascerà intimidire da dei folli e dalle minacce. Non cederemo all’anarchia”.
Il senatore repubblicano dello Utah Mitt Romney, inoltre, ha evocato i fatti attribuendone la responsabilità senza mezzi termini “all’ego ferito di un uomo egoista e alla collera dei suoi sostenitori”. Secondo il parlamentare, Trump “ha deliberatamente diffuso informazioni false negli ultimi due mesi e ha incitato la folla ad agire questa mattina. Ciò che è avvenuto è un’insurrezione, provocata dal presidente degli Stati Uniti. Coloro che continuano a sostenere pericolose macchinazioni opponendosi ai risultati di un’elezione legittima e democratica saranno considerati per sempre complici di un attacco senza precedenti contro la nostra democrazia. Ci ricorderemo di loro”.
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Il presidente Trump lascerà la Casa Bianca il 20 gennaio, ma le decisioni che sta tuttora prendendo avranno conseguenze anche dopo l’insediamento di Biden.
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