Orto

Come conoscere e proteggere il suolo

Coltivare un orto a casa significa entrare in contatto con la natura (basta qualche erba aromatica sul balcone per sincronizzarsi con il mondo naturale e osservare il ciclo delle piante o gli insetti che popolano il nostro ambiente quotidiano), ricavare soddisfazione dal frutto del proprio lavoro, mangiare cibo appena raccolto, al massimo del suo sapore

Coltivare un orto a casa significa entrare in contatto con la natura (basta qualche erba aromatica sul balcone per sincronizzarsi con il mondo naturale e osservare il ciclo delle piante o gli insetti che popolano il nostro ambiente quotidiano), ricavare soddisfazione dal frutto del proprio lavoro, mangiare cibo appena raccolto, al massimo del suo sapore e delle sue potenzialità nutritive.

Per farlo sono necessari un po’ di tempo a disposizione, un piccolo appezzamento di terra o un balcone che possa ospitare dei vasi, semi e attrezzi. E naturalemente non possono mancare aria, acqua e suolo. Nella coltivazione di un orto a terra (e non sul balcone) nessuno di questi tre elementi si può scegliere, sono elementi dati dall’ambiente, su cui si può intervenire in maniera limitata.

Questo porta prima di tutto a una riflessione sull’importanza di tutelare acqua, suolo e aria come beni comuni: si tratta di risorse non rinnovabili, fortemente influenzate dalle attività umane. Spetta a ciascuno di noi conoscerle approfonditamente per rispettarle e conservarle. Mentre l’aria e l’acqua per fortuna sono da anni al centro del dibattito pubblico, il suolo, considerato erroneamente solo come substrato inerte sul quale fare crescere le piante, non gode purtroppo di pari attenzione. Per un agricoltore in erba, però, è fondamentale conoscerlo.

Conoscere il suolo

Acqua e aria sono elementi minerali, il suolo invece è caratterizzato dal fatto di essere organico-minerale, ovvero ha origine dalla materia organica, dalla vita. Per salvaguardarlo e tutelarlo, consentendo una coltivazione durevole e proficua, è quindi fondamentale mantenerne la vitalità. Chiaramente questo discorso è meno importante per chi coltiva l’orto sul balcone, ma è fondamentale che chiunque si avvicini all’agricoltura, anche solo come hobby, capisca l’importanza che il suolo riveste per l’ecosistema e per l’agricoltura.

suolo orto vitalità
Acqua e aria sono elementi minerali, il suolo invece è caratterizzato dal fatto di essere organico-minerale, ovvero ha origine dalla materia organica, dalla vita © pexels

Com’è il vostro suolo?

Analizzatelo con cura con l’aiuto dei vostri sensi e scoprite la tessitura del suolo che avete a disposizione (in ordine di granulometria).

Usando il tatto

Terra ghiaiosa: si sentono tra le dita delle pietruzze, è molto ruvida.

Terra sabbiosa: è marrone chiaro/grigiastra, ci sono dei granelli piccoli come la sabbia del mare.

Limo: è di un marrone più scuro rispetto agli altri campioni.

Terra argillosa: è di colore marroncino, rossiccio o ocra scuro. È secca e ha granelli finissimi, cade come farina. Se si bagna diventa appiccicosa come la creta, è facilmente modellabile.

Un terreno di medio impasto contiene in parte tutti gli elementi sopracitati. L’eventuale predominanza di un elemento è caratterizzante della struttura del terreno.

Usando l’olfatto

Terrra ghiaiosa/sabbiosa: non ha odore.

Terra argillosa: ha un odore di “bagnato”, di “umidità”, se mischiata con un po’ di sostanza organica matura sa di fungo.

Limo: ha un odore forte, come la terra del bosco.

Tipi di suolo

L’humus è la parte vitale di ogni terreno, dato dalla presenza di sostanza organica, un substrato di colore scuro, ricco di microrganismi che digeriscono tutto ciò che, un tempo vivo (foglie, rami, insetti, animali), torna al terreno. L’humus è umido, sa di funghi, di lievito e di cantina. La presenza di humus nel terreno caratterizza un terreno fertile.

Il terreno più adatto alla coltivazione è il limo, ricco di humus. Gli altri devono essere migliorati con il compost (si veda scheda sul compost) e favorendo la proliferazione nel suolo di molti insetti, in modo particolare dei lombrichi. Se si presta attenzione a tutelare la fertilità del suolo, dopo qualche anno di coltivazione l’impasto del terreno migliorerà.

Scoprire che il suolo è vivo

Osservate per qualche minuto un metro quadrato del vostro appezzamento di terreno, la vita vi è presente in molte forme. Ora provate a pensare al metro cubo di terra sottostante, pensereste che lì sotto c’è più vita ancora che in superficie? Il suolo è ricco di aria e di acqua, di piccoli insetti, come gli indispensabili lombrichi, e di tanti microrganismi. Per avere un suolo fertile e ricco di humus, non è necessario investire in concime, ma è sufficiente curare la vitalità del suolo.

Preparazione e cura del suolo

Per mantenere il suolo di un piccolo orto fertile, prepararlo alla coltivazione e farvi crescere piante sane e rigogliose, è sufficiente:

  • non compattarlo (attenti a dove camminate e via ai mezzi pesanti), la mancanza di acqua e ossigeno frena l’esplorazione delle radici e la presenza di decompositori, in più impedisce l’assorbimento di principi nutritivi;
  • vangare il terreno senza scendere troppo in profondità (al massimo 20-30 cm);
  • prima di iniziare a coltivare smuovere la terra, inumidirla e rimuovere le piante infestanti e le loro radici (alcune piante infestanti sono commestibili, cucinale invece di buttarle);
  • mantenere il terreno sempre coperto con le colture o con altri materiali ricorrendo alla tecnica della pacciamatura;
  • nutrire il suolo con il compost, per autoprodurlo consultare l’apposita scheda, altrimenti chiederlo agli amici o acquistare compost di lombrico biologico;
  • nel raccogliere le piante ortive giunte a maturazione evitare di estirparne anche le radici, rimanendo nel terreno contribuiscono a mantenerlo soffice;
  • alternare con ciclicità le famiglie delle piante coltivate (la pratica secolare della rotazione colturale rimane tuttora un’ottima idea): a piante forti consumatrici di sostanze nutritive presenti nel suolo e passibili di attacco da determinati agenti patogeni vanno alternate quelle medie consumatrici e infine quelle deboli consumatrici, come indicato nella scheda sulla progettazione dell’orto.

Per chi coltiva qualche vaso sul balcone, è importante scegliere un terriccio per piante ortive certificato biologico da mischiare, possibilmente, a del terreno. Per “nutrirlo” utilizzare dell’humus secco di lombrico. Anche nei vasi sul balcone si annidano spesso delle erbe infestanti, il lavoro per estirparle è molto meno impegnativo che in campo, ma tenete d’occhio i vostri vasi altrimenti le loro radici ve li invaderanno.

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