La squadra del nuovo governo, il Conte bis, è pronta. Chi sono i ministri dell’esecutivo che oggi ha giurato al Quirinale di fronte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Governo, Cottarelli accetta con riserva l’incarico del presidente della Repubblica
Cottarelli accetta con riserva l’incarico di governo affidatogli dal presidente della Repubblica. Ieri Giuseppe Conte aveva rimesso l’incarico al Quirinale.
lunedì 28 maggio, 11:30 – Carlo Cottarelli, economista, ex commissario alla spending review, si è recato al Quirinale, dove era stato convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: è lui l’uomo individuato dal capo dello Stato per la formazione di un governo tecnico. Cottarelli ha accettato l’incarico con riserva, come da prassi. “Ho accettato l’incarico di formare un governo, sono molto onorato di questo incarico e ce la metterò tutta. Conto di presentare in tempi molto stretti la lista dei ministri e mi presenterò alle Camere con un programma che in caso di fiducia si occuperebbe della la legge di bilancio e porterebbe il paese a elezioni. Se non vi fosse la fiducia, il governo si scioglierebbe subito, gestendo l’ordinaria amministrazione fino ad elezioni, dopo l’agosto 2018”, ha detto Cottarelli dopo il colloquio con il capo dello Stato.
domenica 27 maggio, 20:05 – Giuseppe Conte ha rimesso l’incarico al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo ha reso noto il segretario generale della Camera dei deputati, Ugo Zampetti. Poco dopo sono arrivate le dichiarazioni di Conte, al termine dell’incontro con Mattarella in cui hanno discusso la lista dei ministri che avrebbero dovuto formare il nuovo governo: “Ho rimesso il mandato che mi era stato conferito da Mattarella di formare il governo del cambiamento. Ringrazio il presidente della Repubblica e ringrazio Di Maio e Salvini”.
20:20 – Mattarella ha spiegato le motivazioni dell’esito dell’incontro: “Ho agevolato in ogni modo il tentativo di dar vita a un nuovo governo. Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri tranne quella per il ministro dell’Economia, la cui designazione costituisce sempre un messaggio immediato di fiducia o di allarme per gli operatori economici e finanziari. Ho chiesto l’indicazione per quel ministero di un autorevole esponente politico della maggioranza, che non sia visto come sostenitore di una linea che potrebbe provocare la fuoriuscita dell’Italia dall’euro”.
20:20 – Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 stelle, ha reagito molto duramente: “rappresentiamo due forze politiche che hanno vinto le elezioni e hanno la maggioranza in Parlamento. Eravamo pronti a governare. Il problema è che le agenzie di rating in Europa erano preoccupate per un uomo? È inaccettabile”. Anche Matteo Salvini, leader di Lega, ha espresso il proprio rammarico: “Siamo dispiaciuti, perché abbiamo lavorato giorno e notte. Vorrà dire che ci rimetteremo al lavoro”.
21:00 – A questo punto le possibilità sono due: la formazione di un governo tecnico da parte di Mattarella o nuove elezioni. Il presidente della Repubblica sembra propendere per la prima opzione e ha convocato l’economista Carlo Cottarelli per domattina al Quirinale.
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