Una proposta di direttiva europea spaventa l’Italia perché costringerebbe a riqualificare il 60 per cento degli edifici: ma sono preoccupazioni fondate?
Conto Termico 2.0. Al via gli incentivi per la produzione di energia termica da rinnovabili
Il nuovo Conto Termico favorisce gli interventi per l’efficienza e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Più rapidi i tempi di rimborso.
È entrato in vigore il nuovo Conto Termico 2.0, lo scorso 31 maggio 2016. Il nuovo provvedimento, che va a potenziare il Dm 28/12/12, andrà ad incentivare gli interventi che privati, imprese e Pa porteranno a termine per produrre energia termica da fonti rinnovabili e per incrementare l’efficienza energetica degli edifici.
Molte le novità, in particolare una procedura di richiesta più snella e gli incentivi stessi: “Sono infatti previsti sia l‘innalzamento del limite per la loro erogazione in un’unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5.000 euro), sia la riduzione dei tempi di pagamento che, nel nuovo meccanismo, passano da 6 a 2 mesi”, scrive il Gse.
Il Conto Termico 2.0 per un’Italia più efficiente
Sono 900 i milioni di euro annui a disposizione, di cui 200 destinati alla pubblica amministrazione. Mentre aumentano gli incentivi in particolare per le spese sostenute per gli edifici a energia quasi zero (65 per cento), per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione l’incentivo si attesta sul 40 per cento.
Per quanto riguarda gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F si aggirano intorno al 50 per cento e fino al 55 per cento nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto. Aumentano invece fino al 65 per cento per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici e al 100 per cento delle spese per la Diagnosi energetica e per l’Attestato di prestazione energetica (Ape) per le Pa e al 50 per cento per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.
Per accedere agli incentivi ci sono due modalità, ovvero l’accesso diretto per gli interventi realizzati dalle Pa e dai soggetti privati: la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori. O tramite la prenotazione per gli interventi ancora da realizzare da parte delle Pa e delle Esco che operano per loro conto. In questo caso ci sarà l’erogazione di un primo acconto all’avvio e il saldo alla conclusione dei lavori.
Infine, la richiesta dovrà essere inviata esclusivamente tramite l’apposito sito Portaltermico, “tramite il quale i soggetti, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento, compilano e inviano la documentazione necessaria per l’ammissione all’incentivo”.
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