Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Copenaghen, non c’è pace per la sirenetta ancora imbrattata di vernice. Questa volta blu
Dopo essere stata dipinta di rosso appena due settimane fa, la statua è stata ricoperta di vernice azzurra e ai suoi piedi è stata trovata la scritta “free Abdulle”.
Lo scorso 30 maggio la sirenetta di Copenaghen, simbolo della città danese, era stata ricoperta di vernice rossa. L’atto vandalico in quel caso aveva un buon fine, ovvero protestare contro la mattanza di migliaia di globicefali (Globicephala melas), cetacei conosciuti anche come balene pilota, da parte degli abitanti delle isole Faroe (con il sostegno della Danimarca). A poco più di due settimane la statua è stata nuovamente imbrattata, questa volta con vernice azzurra e bianca e ai suoi piedi (o meglio, alla sua coda) è comparsa una scritta ancora sibillina, “befri Abdulle”, ovvero “Abdulle libero”.
Chi è Abdulle?
Mentre il precedente gesto aveva un bersaglio ben preciso (la caccia alle balene, appunto), questa volta la scritta di rivendicazione lascia perplessa la polizia e non è chiaro cosa intenda. Secondo alcune fonti potrebbe riferirsi al caso di Abdulle Ahmed, cittadino somalo di 36 anni che ha trascorso oltre un decennio di cure forzate in un ospedale psichiatrico danese.
La dura vita della sirenetta
La sirenetta, in ogni caso, in oltre un secolo di vita ha vissuto momenti ben peggiori. L’opera dello scultore Edvard Eriksen è stata decapitata due volte (nel 1964 e nel 1998), le è stato amputato un braccio (nel 1984), è stata imbrattata in numerose circostanze, è stata coperta da un burqa in segno di protesta contro la candidatura della Turchia ad entrare nell’Unione europea (nel 2004) e le è stato messo in mano un dildo (nel 2006). Come se non bastassero le aggressioni “fisiche” la sirenetta, ispirata alla fiaba di Hans Christian Anderson, ha dovuto subire anche uno smacco morale, è infatti stata addirittura rimossa da Facebook per aver violato le linee guida sulla nudità del social network.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.
Presente al corteo l’attivista svedese ha detto: “Non puoi dire di lottare per la giustizia climatica se si ignora la sofferenza dei popoli emarginati”.
Tutti i premi che sono stati assegnati, giorno per giorno, nel campo della medicina, fisica, chimica, letteratura, pace ed economia.