Un enorme incendio in Corea del sud ha sfiorato una centrale nucleare. Quattromila persone hanno abbandonato le loro case ma per ora non si contano vittime.
Migliaia di persone in Corea del sud hanno dovuto abbandonare le loro case venerdì 4 marzo a causa di un incendio di dimensioni enormi che ha interessato tutta la costa est del paese e ha rischiato di invadere persino una centrale nucleare prima che i venti, soffiando in direzione contraria, evitassero il disastro.
Nella serata di venerdì circa mille pompieri hanno lottato strenuamente contro le fiamme per evitare che queste raggiungessero anche un impianto di gas naturale liquefatto (gnl) vicino alla città di Samcheok, nella provincia del Gangwon, in Corea del sud.
L’incendio in Corea del sud non ha fatto morti
L’incendio è iniziato al mattino, su una montagna nella vicina contea di Uljin e ha distrutto almeno 22 case e altre nove strutture, secondo i funzionari della National fire agency e del Korea forest service.
Quasi 4.000 persone sono fuggite dalle loro case mentre l’incendio si è propagato, ma tutte, tranne 161, sono poi rientrate. Non ci sono state segnalazioni di feriti o morti.
Le fiamme hanno lambito una centrale nucleare
L’incendio ha raggiunto il perimetro della centrale nucleare di Hanul, sul mare, costringendo l’operatore (la Korea hydro & nuclear power) a ridurre le operazioni al 50 per cento. Centinaia di vigili del fuoco sono stati schierati nei pressi dell’impianto e hanno tenuto sotto controllo l’incendio prima che i venti lo spingessero verso nord verso Samcheok.
Le autorità non hanno detto quanto gli incendi si sono avvicinati al sito dell’impianto. Ma intanto il presidente della Corea del sud, Moon Jae-in, ha ordinato di compiere tutti gli sforzi per contenere le fiamme.
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