Le novità introdotte dal governo per contenere la pandemia in Italia, a partire dal green pass rafforzato, o super green pass.
Coronavirus, i dati di oggi mostrano un calo dei contagi e dei decessi
I dati di domenica 29 marzo mostrano un nuovo calo dei decessi. Mentre dall’Albania arriva una squadra di medici e infermieri a conferma della rinnovata solidarietà internazionale.
Oggi, domenica 29 marzo, a più di cinque settimane dal primo caso di Covid-19 diagnosticato nel comune di Codogno, in provincia di Lodi, il numero totale di contagiati dal nuovo coronavirus in Italia è pari a 97.689. Questo numero comprende sia il numero di guariti (13.030) che di persone decedute (10.779). Attualmente contagiate in Italia ci sono 73.880 persone.
I nuovi contagi oggi sono 5.217 a fronte dei 5.974 di ieri. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 3.815, a fronte delle 3.615 di ieri. I deceduti sono 756 (ieri sono stati 889), mentre le persone guarite oggi sono 646 per un totale di 13.030 individui che hanno sconfitto la malattia.
I numeri di domenica 29 marzo, regione per regione
Nel dettaglio, sempre secondo i dati della Protezione civile raccolti dalle regioni, i casi attualmente positivi sono 25.392 in Lombardia, ieri erano 39.415, mentre i morti nella regione guidata da Attilio Fontana sono stati 416 per un totale di 6.360. Le persone positive in Emilia-Romagna sono 10.535, poi 7.251 in Veneto, 7.268 in Piemonte, 3.160 nelle Marche, 3.786 in Toscana, 2.279 in Liguria, 2.362 nel Lazio, 1.556 in Campania, 1.293 nella Provincia autonoma di Trento, 1.432 in Puglia, 1.141 in Friuli Venezia Giulia, 1.034 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1.330 in Sicilia, 1.169 in Abruzzo, 897 in Umbria, 539 in Valle d’Aosta, 582 in Sardegna, 577 in Calabria, 197 in Basilicata e 100 in Molise.
La solidarietà di Germania e Albania
Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha ringraziato il governo tedesco per aver messo a disposizione alcuni posti letto in terapia intensiva per pazienti che ne avevano bisogno e che sono stati già trasferiti. Altri verranno trasferiti in Germania nei prossimi giorni. Borrelli ha ringraziato anche l’Albania che ha mandato medici e infermieri che lavoreranno a Brescia, dando seguito a un rapporto di solidarietà che va avanti da anni.
“A qualcuno sembrerà strano che 30 medici e infermieri della nostra piccola armata in tenuta bianca partono oggi per la linea del fuoco in Italia”, ha affermato il primo ministro albanese Edi Rama. Anche laggiù è casa nostra, da quando l’Italia e le nostre sorelle e fratelli italiani ci hanno salvati, ospitati e adottati in casa loro quando l’Albania bruciava di dolori immensi. Stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile e le risorse umane e logistiche della nostra guerra non sono illimitate. Noi non siamo ricchi e neanche privi di memoria e non possiamo permetterci di non dimostrare all’Italia che gli albanesi e l’Albania non abbandonano mai l’amico in difficoltà. Questa è una guerra dove nessuno può vincere da solo”, ha concluso Rama.
La solidarietà albanese fa seguito a quella cubana. Una settimana fa, infatti, da Cuba sono arrivati 37 medici e 15 infermieri specializzati nel trattamento di malattie infettive per aiutare il personale sanitario a Crema.
Leggi anche: Cosa sta succedendo in Spagna, il paese che potrebbe diventare il nuovo epicentro del coronavirus
Una data per le Olimpiadi di Tokyo 2020
Intanto sembra sia stata ufficializzata la data della cerimonia delle Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate a causa del nuovo coronavirus: si tratterebbe del 23 luglio 2021 secondo quanto riportato dalla televisione giapponese Nhk.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In Africa solo 15 stati hanno vaccinato il 10 per cento della popolazione entro settembre, centrando l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Geograficamente isolati e assenti dalle statistiche, i popoli indigeni pagano a caro prezzo la pandemia. Accade nell’Himalaya come in Brasile.
Due le ipotesi al vaglio: il passaggio da animale a uomo, o l’incidente nel laboratorio di Wuhan. I primi aggiornamenti sono attesi tra 90 giorni.
Continua a peggiorare la situazione in India: sono 300mila le persone uccise dalla Covid-19. Ad aggravare il quadro l’arrivo del ciclone Yaas.
I cani sarebbero più affidabili e veloci dei test rapidi per individuare la Covid-19 nel nostro organismo. E il loro aiuto è decisamente più economico.
L’accesso ai vaccini in Africa resta difficile così come la distribuzione. Il continente rappresenta solo l’1 per cento delle dosi somministrate nel mondo.
In India è stato registrato il numero più alto di decessi per Covid-19 in un singolo giorno. Intanto il virus si sposta dalle città alle zone rurali.
La sospensione dei brevetti permetterebbe a tutte le industrie di produrre i vaccini, ma serve l’approvazione dell’Organizzazione mondiale del commercio.