
Le novità introdotte dal governo per contenere la pandemia in Italia, a partire dal green pass rafforzato, o super green pass.
Tutti gli aggiornamenti sull’epidemia del nuovo coronavirus in Italia e nel mondo. Martedì 25 febbraio il bilancio è di 11 morti e 322 contagi.
“La situazione si è stabilizzata. I provvedimenti sono entrati in vigore e la popolazione sta reagendo in modo serio e civile. Stiamo aspettando che passino quattro, cinque giorni per capire gli effetti dei provvedimenti. Noi siamo molto sereni e fiduciosi nell’esito positivo della faccenda”, ha affermato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“Stiamo attendendo ulteriori valutazioni da parte dell’Istituto superiore della sanità, per ora sono confermati 240 contagi in Lombardia. Per valutare l’entità dei decessi aspettiamo di avere la delibera dell’Istituto superiore della sanità”, ha aggiunto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.
“Confermo un’assoluta tranquillità nella zona rossa. La protezione civile sta fornendo supporto dove necessario”, ha concluso Pietro Foroni, assessore al Territorio e Protezione civile.
Secondo il bollettino della Protezione civile, i casi confermati di Covid-19 sono 322:
I pazienti ricoverati con sintomi sono 114, 35 sono in terapia intensiva, mentre 162 si trovano in isolamento domiciliare. Una persona è guarita, mentre 11 sono decedute.
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Oltre alle ultime tre persone decedute in Lombardia e alla donna deceduta a Treviso, le altre vittime sono un uomo di 62 anni originario di Castiglione D’Adda, in provincia di Lodi, ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Como con patologie pregresse; un ottantenne, anch’egli di Castiglione d’Adda, deceduto all’ospedale Sacco di Milano; un uomo di 88 anni di Caselle Landi, sempre in provincia di Lodi; un uomo di 84 anni che era ricoverato all’ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo; una donna del cremasco di 68 anni che era ricoverata nel reparto di oncologia a Crema; un uomo di 78 anni di Vo’ Euganeo, in provincia di Padova; e una donna di 77 anni trovata morta in casa nel comune di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi.
“In Italia c’è una popolazione anziana e si spiegano così i tassi di mortalità del 2 per cento. Gli anziani sono più fragili, lo vediamo con l’influenza”, ha spiegato Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità in conferenza stampa alla Protezione civile, per poi aggiungere “prima che fosse individuato il ‘caso indice’, vale a dire il 38enne di Codogno, il coronavirus era già in circolazione nel lodigiano da “una-due settimane”.
Questi sono i numeri verdi istituiti dalle Regioni italiane per rispondere alle richieste di informazioni sul coronavirus e sulle misure urgenti per il contenimento del contagio:
A questi si aggiungono il numero unico nazionale 1500 del Ministero della Salute e il 112 per la segnalazione dei casi.
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“Dobbiamo contrarci sul contenimento e allo stesso tempo fare ogni cosa possibile per prepararci a una potenziale pandemia”. Lo ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che ha elogiato le misure prese dalla Cina, dall’Italia e dalla Corea del Sud. “Non possiamo parlare ancora di pandemia ma solo di epidemia” perché anche se l’allerta è alta non c’è ancora una diffusione del coronavirus su larga scala a livello mondiale”, ha affermato Ghebreyesus. Il tasso di letalità stimato dall’Oms è “del 2-4% a Wuhan e dello 0,7% fuori Wuhan”.
#LNews #coronaviruslombardia @GiulioGallera il #numeroverde 800894545 deve essere utilizzato per evitare intasamenti al @112_ITALIA : abbiamo potenziato capacità risposta per dare risposte puntuali ai cittadini @FontanaPres pic.twitter.com/MA0dPQ1Zob
— Regione Lombardia (@RegLombardia) February 24, 2020
Da oggi il Regno Unito impone “l’auto-isolamento” per 14 giorni a scopo precauzionale per tutti coloro che provengono dal nord Italia (a nord di Pisa, Firenze e Rimini) e presentino sintomi “anche leggeri” d’un potenziale contagio da coronavirus. E la quarantena obbligata anche senza sintomi di sorta, per lo stesso periodo di tempo, per tutti coloro che arrivino dai paesi della Lombardia e del Veneto isolati su decisione del governo italiano. Lo si legge nelle indicazioni aggiornate dei suggerimenti del Foreign office e diffuse dall’agenzia di stampa Ansa.
Il vice ministro della Salute iraniano, Iraj Harirchi, è risultato positivo al test del coronavirus. Lo ha reso noto in un tweet Alireza Vahabzadeh, consigliere del ministro, sottolineando che Harirchi è stato in prima linea nel combattere il virus. Harirchi ha confermato di essere il 99/o contagiato in Iran e ha aggiunto che l’epidemia sarà sicuramente sconfitta.
Il Kuwait ha sospeso tutti i voli da e per l’Italia, la Corea del Sud e la Thailandia, a causa del diffondersi dell’epidemia di coronavirus in questi tre paesi. Lo rende noto l’agenzia Kuna. E’ il primo paese a far scattare un provvedimento del genere contro l’Italia. Tutti gli stranieri che hanno visitato questi paesi nelle ultime due settimane non potranno entrare in Kuwait. E non verranno emessi nuovi visti. Per i kuwaitiani di rientro sarà necessaria una quarantena.
La Cina ha accertato ieri, lunedì 24 febbraio, altri 508 casi di coronavirus, portando il totale a 77.658. Le nuove morti, ha riferito la Commissione sanitaria nazionale, sono state 71 (il dato più basso da oltre due settimane), per un bilancio complessivo di 2.663. Al netto dell’Hubei, l’epicentro dell’epidemia, i nuovi casi nel resto della Cina sono stati solo nove. Nella regione focolaio con i 499 nuovi casi di contagio il totale sale a 64.786, mentre i 68 ulteriori decessi portano il totale a 2.563. Un primo segnale positivo è maturato quando sei province della Cina hanno abbassato il livello di emergenza sul coronavirus, portandolo da 1, il più alto, a 2 o a 3: si tratta di Gansu, Liaoning, Guizhou, Yunnan, Shanxi (un pilastro della produzione di carbone) e Guangdong (la prima per export in Cina). La mossa segue l’invito di domenica del presidente Xi Jinping di un “ritorno ordinato” alle attività lavorative e produttive
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La Corea del Sud ha reso noti 60 nuovi casi di contagio da coronavirus, portando il totale a quota 893 in tutto il Paese. Nei suoi aggiornamenti sulla crisi, il Korea center for disease Control and Prevention (Kcdc), il centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha spiegato in una nota che si tratta del più piccolo incremento negli ultimi quattro giorni. Quanto alle vittime, c’è un caso in più da registrare che porta il conto complessivo a otto.
https://youtu.be/0KBvReECRrI
Il segretario all’Istruzione della città, Kevin Yeung, ha annunciato che la sospensione delle lezioni verrà prolungata fino a dopo le vacanze pasquali: le scuole, quindi, riapriranno al più presto il 20 aprile rispetto al 16 marzo previsto in precedenza. Ad Hong Kong si registrano finora due vittime e 81 casi confermati di coronavirus. Ieri l’amministrazione locale ha annunciato che bloccherà l’arrivo di sudcoreani non residenti in risposta alla crescente diffusione del virus nel Paese (8 morti e 893 casi confermati).
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La produzione dell’ultimo film della serie ‘Mission: impossible’ con Tom Cruise è stata interrotta in Italia in seguito allo scoppio dell’epidemia di Covid-19, secondo quanto riportano i media statunitensi. La troupe aveva infatti in programma di fare delle riprese a Venezia, ma “per la sicurezza e il benessere del nostro cast e per la volontà del governo locale veneziano di fermare le riunioni pubbliche in risposta alla minaccia del coronavirus, stiamo modificando il piano di produzione per le tre settimane in cui dovremmo girare a Venezia”, ha detto un portavoce della Paramount in un comunicato a The Wrap. La fonte ha aggiunto che Cruise non ha viaggiato in Italia e che i membri della troupe sono stati autorizzati a tornare a casa fino al riavvio della produzione.
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