Cane e uomo, di corsa a sei zampe

La corsa con il cane è un’attività che può ristabilire un rapporto e riprendersi il tempo per stare con il proprio amico a 4 zampe. Ci sono alcune piccole regole da conoscere per farlo in maniera corretta, evitando così danni alla salute nostra e del cane.

Il cane ci accompagna da decine di migliaia di anni. Ci siamo evoluti insieme. Il cane ha anche sviluppato una parte del cervello per comprendere il nostro linguaggio, le nostre emozioni e recenti studi scientifici lo hanno dimostrato. Ma chi vive con un cane non ha certo bisogno di prove che attestino la sua capacità di comprenderci, così come fuori discussione è la loro capacità di provare emozioni.

© Amanda Ronzoni
Le emozione di un cane nel suo sguardo © Amanda Ronzoni

Un’altra passione comune è quella per la corsa. Il running è un’attività che non richiede strumenti particolari, si può praticare pressoché ovunque, aiuta a restare in forma, a recuperare spazi e tempi che la vita moderna restringe sempre più.

Il cane è per definizione un corridore veloce e resistente (è proprio la definizione di canide). Anche nella corsa, dunque, sa essere un ottimo partner. Ci sono razze e incroci più “portati”, come i cani da caccia, alcuni cani da pastore, tipo border collie, i nordici, mentre altre patiscono a causa di alcune scelte operate dalla selezione di razza. È il caso di cani con il muso schiacciato come bulldog e carlini che potrebbero avere delle difficoltà respiratorie dovute appunto dalla conformazione cranica.

© Amanda Ronzoni
Si può correre nei parchi per una vita più sana, ma attenti alla processionaria © Amanda Ronzoni

Uomo e cane, come condividere tempo e spazi

La vita di città ha complicato parecchio il rapporto tra uomo e cane: meno tempo da condividere, poche aree verdi da esplorare. Andare a correre insieme diventa un’occasione per riscoprire una dimensione di vita più sana, a misura di uomo e di cane.

Muoversi e fare attività sono bisogni primari per il cane, ma la semplice uscita dedicata ad espletare i bisogni fisiologici non è abbastanza a soddisfare questa necessità. Correre insieme trasforma la solita passeggiata in un momento di gioco e divertimento, che unisce e rinsalda il nostro legame.

@ Amanda Ronzoni
@ Amanda Ronzoni

Correre bene insieme, come si fa

Che si tratti di semplice corsa o di canicross (una disciplina sportiva riconosciuta), ci sono alcuni accorgimenti per muoversi insieme correttamente, rispettando la salute e le esigenze del cane, delle persone e di altri animali che ci capita di incontrare, dei luoghi all’interno dei quali ci muoviamo.

Un salto dal veterinario per verificare che il nostro cane sia in buona salute è un buon inizio. Cuccioli sotto l’anno di vita, cani anziani o con particolari patologie non vanno sottoposti a sforzi eccessivi.

Pettorina ad H della giusta misura e cintura-guinzaglio sono l’attrezzatura consigliata per correre bene. La prima evita danni alla cervicale e alla trachea del cane, la seconda lascia le mani libere e ammortizza i movimenti, evitando contraccolpi alla schiena. Pensiamo al guinzaglio non come ad un mero mezzo di conduzione, ma come un collegamento tra noi e il cane, e usiamolo per far passare messaggi positivi.

Si comincia quindi a correre in maniera graduale, alternando corsa a camminata veloce. Ai primi segni di stanchezza del cane ci si ferma: per far contento il suo bipede lui può correre fino allo stremo. Spetta a noi tener d’occhio segnali di stanchezza o stress.

6 zampe, di corsa © Amanda Ronzoni
6 zampe, di corsa © Amanda Ronzoni

Quando e dove correre insieme al cane

In linea generale i cani sono meglio attrezzati di natura per resistere al freddo (ma molto dipende dalla razza e anche dall’indole del singolo cane), mentre tollerano meno bene il caldo. Oltre i 25°C correre diventa pericoloso: meglio una bella passeggiata. D’inverno, il nemico sono le palline di ghiaccio che possono formarsi tra i polpastrelli o sotto la pancia.

Parchi e aree naturali, con un fondo misto di erba e terra, sono lo sfondo ideale per correre insieme. In città, invece, l’asfalto della strada è deleterio per i polpastrelli: è abrasivo e può creare danni soprattutto quando fa caldo. Consideriamo poi quanto brutto dev’essere correre con il muso all’altezza dei tubi di scappamento delle auto.

Nella corsa con il cane, il rispetto deve essere reciproco © Amanda Ronzoni
Nella corsa con il cane, il rispetto deve essere reciproco © Amanda Ronzoni

Rispetto reciproco è la parola d’ordine

Durante la corsa ci capiterà di incrociare altre persone e altri animali, alcuni dei quali, per paura o diffidenza preferiscono non avere contatti con il nostro cane o mantenere una certa distanza di sicurezza. Rispettare questa esigenza mette noi e i nostri amici al riparo da situazioni sgradevoli. È importante anche muoversi salvaguardando l’ambiente che ci circonda. In molti parchi o aree naturali ci sono regolamenti che è bene conoscere, ai quali attenersi sempre nell’ottica di trascorrere insieme al nostro cane del tempo piacevole, senza incidenti, divertendosi.

Corsa con il cane, in armonia con la natura © Amanda Ronzoni
Corsa con il cane, in armonia con la natura © Amanda Ronzoni

Osservarsi

Il cane ci guarda fisso negli occhi. Capisce che umore abbiamo dalla nostra espressione. È in grado di capire le nostre indicazioni gestuali: lo ha provato recentemente la scienza, grazie ad alcune ricerche, tra cui quelle condotte dalla dottoressa Juliane Kaminski, Senior Lecturer presso il dipartimento di Psicologia all’università di Portsmouth. Il nostro cane ci osserva molto, per capire cosa proviamo e come interagire meglio con noi. Alla base di un buon rapporto, di qualsiasi rapporto, c’è la capacità di ascoltarsi e osservare l’altro, uomo o animale che sia.

È importante che anche noi impariamo ad osservare il nostro cane, per capire meglio come comunicare con lui. Correre insieme a lui, tenendo d’occhio costantemente le sue reazioni, il suo stato psicofisico, eventuali segnali di stress, può aiutarci a recuperare uno sguardo più attento a tutto quello che ci circonda. Perché c’è una bella differenza tra guardare, vedere e osservare.

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