Un break in autunno in Baviera: splendidi trekking nei boschi, deliziose cittadine storiche, arte e cultura.
Cosa vedere a Bologna: 10 luoghi da non perdere per un perfetto tour in città
Bologna è un gioiello di eccellenze: gastronomiche e culturali. I consigli per vivere la città al meglio e scoprire i 10 luoghi simbolo.
Bologna è una città con molti aspetti eccezionali. La sua caratteristica più nota forse è essere patria di alcune delle eccellenze gastronomiche dell’intero paese. Chi arriva qui non può prescindere dal visitare tappe fondamentali per gustare ciò che si produce. È anche sede di una prestigiosa e antica università che la rendono quindi una località giovane e moderna. Senza dimenticare il suo vasto e ben conservato patrimonio artistico-culturale. Trascorrere qualche giorno nel capoluogo dell’Emilia Romagna è un ottimo break all’insegna dell’arte e del buon vivere. I nostri 10 luoghi da non perdere per andare alla scoperta de “La dotta, la grassa, la rossa,” come viene definita appunto per il celebre ateneo, l’ottima cucina e le sue case in mattoni rossi (o la sua fede politica, secondo alcuni).
10 tappe a Bologna per scoprire il meglio in città
Bologna è una città da girare a piedi, magari programmando delle soste culinarie per gustare non solo il meglio dal punto di vista storico artistico, ma anche gastronomico. Le nostre scelte per un break all’insegna del bello e del gusto.
1. Piazza Maggiore e Basilica di San Petronio
Piazza Maggiore è il cuore pulsante di Bologna, circondata da edifici storici come la Basilica di San Petronio, una delle chiese più grandi d’Europa. Qui, all’interno celebre è la Cappella musicale di San Petronio, il cui simbolo più prestigioso è un organo tuttora funzionante, che, costruito attorno al 1470 da Lorenzo da Prato, è il più vecchio al mondo ancora in uso. Molto visitata anche la Cappella dei Re Magi (IV) già Bolognini, le cui pareti furono sontuosamente affrescate da Giovanni da Modena con scene che rappresentano “Il Paradiso” e “l’Inferno”. La visita della sola basilica è gratuita, per altre cappelle, consultate le tariffe e gli orari qui.
Consigli per la visita:
- Cercate dentro la basilica la meridiana dell’astronomo Cassini che con i suoi 67,27 metri è la più lunga al mondo.
- Esplorate le vie circostanti e ammirate la Fontana del Nettuno in onore dell’omonima divinità, soprannominata al Żigànt (il Gigante)
2. Le due Torri: Garisenda e Asinelli
Le torri simbolo di Bologna, risalenti all’XI secolo, si trovano al punto di ingresso dell’antica via Emilia. Entrambe avevano una funzione militare (di segnalazione e di difesa) e rappresentavano con la loro imponenza il prestigio sociale della famiglia responsabile della costruzione. Salendo i 498 gradini della Torre degli Asinelli, si giunge alla vetta da cui si può godere, dall’alto dei suoi 97,20 metri, di una spettacolare vista della città. La Torre Garisenda, coeva alla precedente, si differenzia per la minore altezza di soli 47 metri. È nota per la sua forte pendenza, dovuta al cedimento del terreno e delle fondamenta.
Consigli per la visita:
- Al momento entrambe sono chiuse per restauro.
- Per godere di una vista a 360° sulla città, salite sulla Torre dell’orologio, tutte le info qui.
3. Archiginnasio di Bologna e Teatro anatomico
L’Archiginnasio, antica sede dell’Università di Bologna, è uno dei palazzi più significativi di Bologna. Posto nel cuore del suo centro storico, ospita dal 1838 la Biblioteca Comunale e il Teatro anatomico, un suggestivo teatro anatomico in legno del XVII secolo. Al suo interno si trovano le famose statue degli Spellati di Ercole Lelli.
Consigli per la visita:
- La prenotazione per visitare il Teatro anatomico è vivamente consigliata ed è obbligatoria per le giornate di sabato e festivi.
4. Santuario di Madonna di San Luca
Il Santuario di San Luca, che sorge sul Colle della Guardia, è da secoli simbolo di Bologna oltre che oggetto di culto religioso. È collegato al centro città da una strada che, a partire da Porta Saragozza, si snoda per quattro chilometri in un porticato che, con le sue oltre 600 arcate, è il più lungo al mondo e, con gli altri portici della città, recentemente nominato Patrimonio Mondiale Unesco.
Consigli per la visita:
- Dal terrazzino panoramico del santuario, a un’altezza circa di 42 metri sul livello del Colle della Guardia (300 metri sul livello del mare), si ammira una veduta unica di Bologna, a 180 gradi, dai colli, fino al centro e a Casalecchio di Reno.
- Se non volete andare a piedi al Santuario, qui tutte le altre possibilità. C’è anche un trenino apposito dal centro città.
5. Mercato di mezzo e Mercato delle erbe
Mangiare bene a Bologna è una cosa importante. E i mercati della città sono la vetrina per ogni eccellenza enogastronomica del territorio. Il Mercato di mezzo è uno di questi e, fin dal Medioevo, è un luogo dei sapori e dell’incontro, del commercio, della memoria e della tradizione culinaria della città. È il primo mercato coperto della città e, dopo l’intervento di riqualificazione del 2014, è oggi uno spazio dove si può non solo acquistare ma anche consumare sul posto prodotti. Il Mercato delle erbe è il mercato coperto più grande del centro storico di Bologna, dove è possibile trovare frutta e verdura, carne, formaggi, salumi, vini, pesce e altro ancora. Entrambi sono chiusi la domenica per la vendita dei prodotti ma restano aperti a pranzo nel giorno di festa i ristoranti presenti all’interno. Sono perfetti per pranzare o cenare in un luogo conviviale e tradizionale e vivere l’atmosfera di Bologna.
6. Museo civico archeologico
Il Museo civico archeologico, uno tra i più prestigiosi della città, ha sede nel quattrocentesco Palazzo Galvani e si trova in pieno centro, a pochi passi da Piazza Maggiore. Aperto al pubblico nel 1881, è noto soprattutto per la sua collezione egizia, la terza d’Italia e tra le più importanti d’Europa. Molto ricche sono anche le sue sezioni romana, greca e etrusco-italica. Il museo è chiuso il martedì.
Consigli per la visita:
- Non perdete i cinque Rilievi della tomba di Horemheb, generale dell’esercito al tempo del faraone Akhenaton che, con Tutankhamon, raggiunse i livelli più alti del comando militare, per diventare infine faraone.
- Altra chicca è la statua di Nerone, rinvenuta nel 1513. La scultura fu eretta dai bolognesi per omaggiare l’Imperatore che aveva finanziato la ricostruzione di Bologna dopo l’incendio del 53 d.C.
7. Finestrella di via Piella
Passando sotto porta Govese o Torresotto dei Piella si giunge alla celebre finestrella sul canale delle Moline e al ponte sul canale, entrambi con affaccio. Quest’angolo di città è noto come “la piccola Venezia“. Affacciandosi fra i palazzi, si può vedere scorrere uno dei pochi tratti d’acqua che tra i primi del Novecento e il dopoguerra non fu ricoperto di asfalto. Il canale delle Moline è la prosecuzione del canale di Reno. Per buona parte del suo itinerario il canale delle Moline è rinchiuso tra le case, come si vede dalla finestrella, e per questo in passato è rimasto a lungo nascosto alla vista. Di recente sono stati riaperti gli affacci sui ponti delle vie Oberdan e Malcontenti, che si affiancano alla suggestiva finestrella di via Piella.
Consigli per la visita:
- Cercate di andare alla finestrella la mattina presto o dopo pranzo quando la zona è meno affollata di turisti per scattare la vostra foto in tranquillità.
8. Pinacoteca nazionale di Bologna
La Pinacoteca nazionale di Bologna si trova a pochi minuti dalla Due Torri, all’interno dell’ex Noviziato Gesuita di Sant’Ignazio risalente al 1600. La sua collezione comprende opere di alcuni tra i più importanti artisti italiani del Rinascimento, Manierismo e Barocco, come Raffaello, Perugino, Tintoretto, Tiziano, i Caracci, Guercino e Reni. Nella sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande, purtroppo ora chiusa per restauro, è possibile ammirare le sale splendidamente affrescate dai principali protagonisti della grande decorazione bolognese tra la seconda metà del Seicento e gli inizi del secolo successivo.
Consigli per la visita:
- Cercate il polittico di Bologna a opera di Giotto, esempio di raffinatezza nella resa dei particolari e nell’eleganza degli ornati.
- La Pinacoteca è chiusa il lunedì.
9. Complesso di Santo Stefano
Quello di Santo Stefano è il complesso più singolare di Bologna, noto soprattutto come “sette chiese” perché composto dall’unione di più edifici sorti in epoche diverse. Sulla piazza si affacciano la chiesa del Crocifisso, di origine longobarda, del Calvario e dei SS. Vitale e Agricola e la chiesa della Trinità, ristrutturata fra il XII e il XIII secolo. All’interno si possono ammirare inoltre il Cortile di Pilato, con un bacile marmoreo donato da Liutprando e Ilprando, re dei Longobardi e il chiostro benedettino a duplice loggiato (sec. X-XIII), una delle più superbe creazioni del romanico emiliano. Da visitare infine il Museo che conserva dipinti, sculture e altre opere d’arte di varie epoche.
Consigli per la visita:
- In alcuni giorni del mese, nel pomeriggio, vengono organizzate visite gratuite, info qui.
10. Parco della Montagnola
È il più antico giardino cittadino, da secoli luogo di passeggio e teatro di manifestazioni, giochi, gare sportive. Il disegno attuale risale ai primi anni dell’800, quando per espressa volontà di Napoleone venne ripensato da G. B. Martinetti secondo geometrie ispirate ai giardini alla francese. Nel 1896 la Montagnola fu arricchita con la grande scalinata monumentale che guarda verso la vecchia porta e i ruderi dell’antica fortezza di Galliera. Più tardi al centro del giardino venne sistemata la vasca circolare, impreziosita da gruppi scultorei di Diego Sarti.
Come muoversi a Bologna
Bologna offre un sistema di trasporti pubblici efficiente, che include autobus, tram e una rete ferroviaria ben collegata. La città è anche nota per i suoi portici, che permettono piacevoli passeggiate a piedi. Il centro storico è facilmente percorribile a piedi, rendendo l’esplorazione delle sue attrazioni ancora più piacevole… Bologna è al passo coi tempi e cambiamenti globali e incentiva scelte più consapevoli per i propri spostamenti turistici.
In bicicletta
Bologna e i territori collinari circostanti sono collegati da ciclovie e tratti ciclabili che si intersecano per creare la Bicipolitana bolognese: una rete di 14 linee dedicate al cicloturismo e 20 per gli spostamenti quotidiani. Tra queste, il fiore all’occhiello è la Ciclovia del sole che, passando sull’ex tracciato ferroviario Verona-Bologna, con stazioni di rifornimento e attrazioni di carattere culturale e paesaggistico, vale la pena scoprire. Per muoversi in città si può richiedere il noleggio bici presso eXtraBO, il punto informativo dell’outdoor in piazza del Nettuno 1/ab. Parte da €12 e può essere prenotato anche online. Inoltre, è attivo il noleggio di bici ed e-bike con l’app RideMovi, che mette a disposizione posteggi dedicati e un’ampia area di copertura per i propri spostamenti.
Con i servizi di sharing
In centro città la veicolazione è limitata dalla ZTL, per cui non si può accedere con i propri mezzi. A questo c’è rimedio grazie a servizi di car-sharing e a 100 scooter elettrici da noleggiare: pratici e semplici da usare.
In autobus
La città ospita una rete capillare di linee di autobus gestite dalla società Tper. I biglietti possono essere acquistati a bordo tramite monete o carta di credito oppure nei punti vendita Tper, tabaccheria o alcune edicole. Per tutte le informazioni su linee, tipologie di biglietto e orari visita il sito. Chi arriva all’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna può utilizzare il Marconi express che in soli 7 minuti conduce alla Stazione centrale in modo pratico e sostenibile, con il 35 per cento dell’energia autoprodotta grazie ai pannelli fotovoltaici.
Cosa mangiare a Bologna, i piatti tipici da assaggiare
Una visita a Bologna esige anche un’esperienza gastronomica: tra le vie del centro e nei suoi mercati vedrete tutti i prodotti che hanno fatto della città la capitale del gusto ed è d’obbligo assaggiare le specialità famose in tutto il mondo, primi fra tutti i tortellini, da gustare in brodo, panna e prosciutto o al ragù. Per cominciare però potreste prendere la Bologna, detta anche mortadella, con le crescentine, il sottile pane fritto che di solito l’accompagna. Le tagliatelle e le lasagne bolognesi con la pasta verde agli spinaci sono un altro piatto tipico da non perdere.
Più particolare e meno conosciuto è il friggione: un contorno che si accompagna al bollito di carne o ad arrosti e che figura nel carrello dei bolliti. Si prepara in lentissima cottura con cipolle bianche, pomodori pelati, strutto, sale e zucchero.
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