L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Cosa si può fare per ridurre l’effetto serra
Le possibili soluzioni al fenomeno di surriscaldamento della crosta terrestre coinvolgono direttamente ogni singola persona.
L’effetto serra è un fenomeno estremamente complesso e
ancora soggetto ad approfonditi studi. Esistono diverse teorie e
interpretazioni dello stesso, tuttavia le strategie di riduzione
del fenomeno che vengono caldeggiate dalla maggior parte degli
studiosi sono:
- ridurre l’uso di combustibili fossili (petrolio, carbone, gas,
ecc.), sia nella produzione di energia, sia nell’autotrazione,
così da ridurre l’introduzione di anidride carbonica
nell’atmosfera; - incrementare la superficie terrestre dedicata alle foreste
dove, grazie alla fotosintesi clorofilliana, l’anidride carbonica
viene assorbita e “distrutta”; - una transizione totale verso le fonti di energia rinnovabile,
cioè quelle alimentate dal Sole. Già oggi i
collettori solari attivi e passivi, le turbine eoliche, l’energia
idroelettrica e gli impianti geotermici forniscono energia.
Inoltre, nel campo dell’industria e del commercio stanno prendendo
piede innovazioni entusiasmanti come la progettazione di carburanti
derivanti dall’idrogeno.
Purtroppo questi consigli sono in aperta controtendenza rispetto
agli attuali trend, come bene dimostra il meeting di Kyoto e i
recenti incontri in Europa, miseramente falliti a causa delle
opposizioni di vari paesi (primi fra tutti gli Stati Uniti
d’America).
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