L’anagrafe della Costa Rica ha iscritto tre bambini come figli di Ana Isabel Sanz e Christine Unold, di fatto riconoscendo la prima famiglia omoparentale.
Dopo aver legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso lo scorso 26 maggio, con la cerimonia che ha unito ufficialmente Alexandra Quiros e Dunia Araya, la Costa Rica ha compiuto qualche settimana fa un altro passo importante verso l’ampliamento dei diritti civili: l’anagrafe del paese caraibico ha infatti registrato tre bambini come figli di due donne, di fatto riconoscendo la prima famiglia omogenitoriale.
Se trata de la primera familia homoparental que logra un reconocimiento pleno tras la entrada en vigencia del matrimonio igualitario a finales de mayo. 🏳🌈
La prima famiglia omoparentale del Costa Rica, una battaglia lunga quasi 10 anni
Ana Isabel Sanz e Christine Unold, sposate in Spagna prima di trasferirsi in Costa Rica, sono ora legalmente i due genitori dei tre figli avuti da Ana Isabel prima della loro unione. Per vincere la propria battaglia e ottenere il riconoscimento della maternità dei tre ragazzi anche a Christine, le due donne nel 2012 avevano fondato la Associazione di famiglie omoparentali e diverse della Costa Rica, composta di circa settanta famiglie costaricani lgbti+ e dopo anni di dispute legali il governo della Costa Rica ha finalmente deciso di accettare l’opinione consultiva della Corte interamericana dei diritti umani, che aveva ordinato al paese di modificare la legislazione che impediva alle coppie dello stesso sesso di accedere agli stessi diritti delle coppie eterosessuali.
“Con este reconocimiento de la doble maternidad se asegura la protección legal de nuestros tres hijos cumpliendo…
Ana Isabel, figlia di genitori costaricani e spagnoli e madre biologica dei tre figli, ha spiegato che “il registro civile ci ha notificato di aver corretto il cognome dei nostri tre figli, che erano registrati come figli di madre nubile, in modo che abbiano sia il mio cognome che quello della mia sposa”, che è invece di nazionalità svizzera. Con il riconoscimento della doppia maternità, ha spiegato la coppia in una conferenza stampa, si assicura la protezione legale dei tre figli, compiendo finalmente le premesse basilari dei diritti umani fondamentali.
Solamente alla fine di maggio la Costa Rica era diventato l’ottavo paese nelle Americhe a consentire i matrimoni tra persone gay, dopo Canada, Stati Uniti, Argentina, Uruguay, Brasile, Colombia e Ecuador, e appena il 29esimo nel mondo: in Italia al momento sono consentite le unioni civili, ma non l’adozione da parte del partner omosessuale dei figli avuti precedentemente all’unione.
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