I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Cottura in rame
Cottura in rame: il rame, tra tutti i materiali usati per fare pentole, è il migliore dal punto di vista della conducibilità termica: il calore si diffonde rapidamente e uniformemente nella pentola, garantendo il massimo controllo sulla cottura. Ecco perché le pentole di rame sono perfette, e forse insostituibili, per particolari preparazioni molto delicate che
Cottura in rame: il rame, tra tutti i materiali usati per fare pentole, è il
migliore dal punto di vista della conducibilità termica: il
calore si diffonde rapidamente e uniformemente nella pentola,
garantendo il massimo controllo sulla cottura. Ecco perché
le pentole di rame sono perfette, e forse insostituibili, per
particolari preparazioni molto delicate che rischiano facilmente di
bruciare, come il classico caramello.
Un materiale da grandi chef, ma purtroppo inadatto all’uso
quotidiano per molti motivi.
È innanzitutto molto costoso; è molto difficile da
pulire, soprattutto perché basta un po’ di umidità
per farlo ossidare e favorire la formazione del “verderame”, che
è tossico e difficile da rimuovere; inoltre le particelle di
rame passano facilmente nei cibi, e il rame assunto in
quantità rilevanti è tossico. Anche le classiche
pentole di rame stagnato, ovvero ricoperte internamente con un
sottile strato di stagno, possono non essere esenti da
tossicità e non vanno usate per la cucina di tutti i
giorni.
Il discorso cambia naturalmente se si scelgono pentole di rame
rivestite internamente di acciaio: sono costosissime ma uniscono la
grande igienicità dell’acciaio alle ottime prestazioni
termiche del rame.
Francesca Marotta
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