Allarme per l’anomalia climatica sulla cima della montagna più famosa e venerata del Sol Levante dopo un’estate e un ottobre caldissimi.
Disastro di Fukushima. La cronistoria, anno dopo anno
11 settembre 2013: rilevate altissime radiazioni in acqua freatica intorno a Fukushima. Fatti, date, numeri significativi per illustrare l’evoluzione della situazione a Fukushima dall’11 marzo 2011, tra misure di sicurezza, allarmi, omissioni e indizi.
2016
Lo scenario non è post-apocalittico come ci si potrebbe aspettare. Fukushima, ora, sembra un posto normale – sottopopolato ma normale. Nel 2016 abbiamo visitato la prefettura sulla costa nordorientale del Giappone, oltre 200 chilometri a nord della capitale Tokyo, per parlare con chi è impegnato a ripartire.
2014
9 marzo: Fukushima: in migliaia a Tokyo marciano contro nucleare
Grande manifestazione a 3 anni da peggiore crisi dopo Chernobyl. Migliaia di persone per dire “no e per sempre” all’energia nucleare, insieme al ‘No nukes Day’. Per il terzo anniversario dello scoppio della crisi di Fukushima, lontana dall’essere risolta, le associazioni giapponesi e i movimenti di cittadini anti-atomo si sono dati appuntamento nel pomeriggio a Tokyo, nel centralissimo parco di Hibiya, prima di dare vita al lungo corteo che ha finito il suo percorso alla Kantei, ufficio del primo ministro, e alla sede del Parlamento.
20 febbraio: perdita 100 tonnellate d’acqua radioattiva
Una grande quantità di acqua radioattiva è fuoriuscita da un serbatoio della centrale nucleare giapponese di Fukushima Daiichi. Lo ha annunciato la Tepco in una nota ufficiale. Si tratta di una perdita di circa 100 tonnellate di acqua altamente contaminata, la cui fuga è stata scoperta dai lavoratori poco prima della mezzanotte (ora giapponese) il 19 febbraio.
2013
11 settembre: altissime radiazioni in acqua freatica intorno a Fukushima
Secondo le ultime rilevazioni della Tepco, campioni d’acqua freatica prelevati nei dintorni dei serbatoi di stoccaggio dell’acqua contaminata mostrano elevatissime tracce di radioattività: si è arrivati a 3.200 becquerel per litro. I già generosi limiti governativi sono di 100 becquerel per kg nel cibo e 10 becquerel per litro nell’acqua da bere.
1 settembre: radiazioni in acqua 18 volte superiori a quelle di una settimana prima
Nei container intorno alla centrale di Fukushima, la Tepco rileva livelli di radioattività pari a 1800 millisievert/ora, capace cioè di uccidere una persona dopo appena 4 ore di esposizione. Il massimo consentito per gli addetti alla centrale, perdipiù recentemente aumentato dal governo giapponese per far fronte all’emergenza, è di 50 millisievert/ora. Il partito democratico, attualmente all’opposizione, invita il governo a chiedere formalmente l’aiuto della comunità internazionale.
20 agosto: 300 tonnellate di acqua contaminata nel suolo, incidente più grave dal 2011
Dopo che il 22 luglio la Tepco, la società che gestisce la centrale, ha dovuto ammettere che centinaia di tonnellate al giorno di acqua radioattiva sono finite in mare, la compagnia giapponese ha reso noto che altre 300 tonnellate (300.000 litri) sono fuoriuscite e questa volta sono finite nel suolo. La fuga di acqua radioattiva è stata classificata “incidente di livello 1”. Si tratta dell’incidente più grave dopo le esplosioni del marzo di due anni fa che hanno messo fuoriuso la centrale. “Siamo molto preoccupati”, ha ammesso Hideka Morimoto, portavoce dell’Autorità giapponese per il nucleare. Incidente classificato di livello 3.
18 luglio: 2mila operai di Fukushima a rischio cancro
Quasi duemila operai che lavorarono d’urgenza nell’impianto di Fukushima nei giorni e nelle settimane seguite dal disastro nucleare sono stati esposti a livelli di radiazioni tali che adesso rischiano il cancro alla tiroide. La precedente stima della Tepco sul numero di possibili vittime da cancro era dieci volte inferiore. I controlli sono stati condotti su 19.592 lavoratori. Gli esami hanno stabilito che 1.973 operai lavorarono in un ambiente con indici di radiazioni superiori ai 100 millisievert annui, che oltrepassano i livelli considerati tollerabili dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni.
11 giugno: Stime dei costi, Canada trentuplica Rc centrali nucleari
Il Canada inasprisce la responsabilità civile per gli operatori di centrali nucleari, elevandola a 1 miliardo C$. Poco, comunque, dato che secondo la Canadian Environmental Law Association il Giappone ne ha già spesi 40 per Fukushima (pari allo 0,83% del Pil giapponese) e la sola decontaminazione costerà 600 mld di dollari. Senza contare lo smantellamento dell’impianto.
9 aprile: Tepco non sa più dove mettere acqua contaminata da radiazioni
Durante questo weekend i pozzi di contenimento pieni dell’acqua radioattiva usata per raffreddare i reattori danneggiati hanno perso circa 120.000 litri d’acqua. Due anni dopo il peggior disastro della storia dell’energia nucleare del paese Tepco non ha ancora risolto i problemi derivanti dalla necessità di tenere sotto raffreddamento le barre nucleari, i reattori, le piscine: il sistema provvisorio si è rotto due volte nelle ultime tre settimane, e l’azienda non ha più cisterne per travasare l’acqua dai pozzi, come ha detto il general manager Masayuki Ono a una conferenza stampa.
15 marzo: A Minamisoma pesce radioattivo 135 volte oltre la commestibilità
1.350 bq è la misura della radioattività nel pesce persico pescato a 11 km al largo della costa di Minamisoma, nella prefettura di Fukushima. Il livello ritenuto sicuro per il consumo umano è di 100 becquerel.
28 febbraio: Oms: rischio di tumori per abitanti e soccorritori
L’Oms pubblica un rapporto basato sugli studi di diversi esperti internazionali. Nelle zone più contaminate cresce addirittura del 70% la possibilità di tumori alla tiroide per le bambine che sono state esposte alle radiazioni. A dover temere conseguenze serie – conclude il rapporto – è un terzo dei soccorritori intervenuti durante l’emergenza.
7 febbraio: Una Fukushima in Europa? Costerebbe 430 miliardi di euro
La stima l’ha fatta l’Istituto nazionale francese per la protezione dalla radioattività e per la sicurezza nucleare (Irsn): 430 miliardi di euro. E anche per un incidente meno grave, con minori emissioni radioattive, il costo totale non sarebbe comunque inferiore ai 120 miliardi. La stima prende in considerazione i costi legati ad eventuali chiusure di altre centrali nucleari, quelli che bisognerebbe affrontare per trovare altre fonti di energia o per importarla dall’estero, nonche’ gli effetti negativi per le esportazioni agricole e per il turismo.
2012
23 ottobre: Greenpeace: a Fukushima inaffidabile misurazione radiazioni
Oltre il 75% delle 40 stazioni di monitoraggio controllate da Greenpeace a Fukushima città ha rilevato livelli di radiazioni più bassi rispetto a quelli registrati nei loro dintorni: a venticinque metri di distanza i livelli di contaminazione sono fino a sei volte superiori rispetto a quanto misurato nelle stazioni installate dal governo. Secondo Greenpeace la gestione della decontaminazione e’ ancora frammentaria: “Temiamo – afferma Rianne Teule, esperto di radiazioni di Greenpeace International – che queste stazioni diano ai cittadini un falso senso di sicurezza”.
13 settembre: Centrali nucleari giapponesi chiuse entro il 2030
Il governo giapponese, che di recente ha cominciato la riattivazione dei reattori considerati sicuri dopo l’incidente di Fukushima per far fronte al fabbisogno delle aziende, ha in programma di chiudere in via definitiva tutte le centrali entro il 2030. L’agenzia di stampa Kyodo e l’emittente televisiva NHK hanno anticipato la notizia della presentazione – entro questa settimana – di una road map per dismettere gli oltre 50 reattori presenti sul territorio.
23 luglio: Manomessi i rilevatori di radiazioni (per abbassarli)
Le autorità giapponesi hanno aperto un’inchiesta per indagare sull’ipotesi che gli strumenti per rilevare i livelli di radiazioni dopo lo tsunami del marzo 2011 siano stati manomessi per ottenere risultati inferiori rispetto a quelli reali. La richiesta sarebbe stata avanzata dalla Tokyo Electric Power Company (Tepco) alle società appaltatrici del funzionamento dell’impianto di Fukushima. Questa avrebbe affermato che nove lavoratori avrebbero coperto con lastre di piombo i dosimetri in dotazione, apparecchi usati per determinare la dose di radiazioni ionizzanti assorbite dal corpo umano. La pratica si sarebbe protratta fino alla fine dello scorso anno.
29 maggio: Tonni in California più radioattivi di 3 anni fa. Fukushima?
L’Università di Stanford ha registrato sostanze radioattive come il cesio 137 e il cesio 134 in quantità maggiore nei tonni pescati in California dal marzo 2011 in poi, rispetto a quelli catturati tre anni prima. Data che coincide con il disastro nucleare di Fukushima. Anche se secondo gli esperti i livelli di radioattività non rappresentano un pericolo alimentare per l’uomo, il dato fa riflettere sul possibile inquinamento radioattivo diffuso in ambiente marino.
8 marzo: 14 organizzazioni internazionali scrivono ai governi, stop al nucleare
I rappresentanti di quattordici organizzazioni internazionali hanno promosso una lettera aperta indirizzata ai leader mondiali, firmata da numerose personalità tra cui l’arcivescovo Desmond Tutu, per chiedere di eliminare il rischio nucleare quanto prima e di investire in energie sicure e rinnovabili. Nei giorni scorsi Greenpeace ha organizzato iniziative in oltre 20 Paesi del mondo per richiamare l’attenzione sui rischi del nucleare in vista dell’anniversario.
7 marzo: Tracce contaminazione su bambini a 200 km da centrale
Bambini giapponesi che risiedono a 200 chilometri di distanza dalla centrale presentano ancora tracce di contaminazione: è quanto risulta dalle analisi effettuate dall’Associazione per il Controllo della radioattività (Arco). Dei 22 bambini sui quali sono stati effettuati test, 14 presentano ancora tracce di cesio 134 e cesio 137: i campioni sono stati prelevati tra il dicembre del 2011 e il febbraio del 2012. I valori dimostrano che la contaminazione dura nel tempo e proviene dall’alimentazione.
8 febbraio: Diminuzione popolazione uccelli peggiore del previsto
Il livello basso e continuo di radiazioni nella prefettura di Fukushima pare abbia avuto effetti negativi sulle popolazioni di uccelli, in misura anche maggiore di quanto previsto da una correlazione analitica con Chernobyl. La ricerca di un team internazionale di scienziati è pubblicata sulla rivista “Environmental Pollution”.
24 gennaio: Il Giappone cerca approvazione Onu per riaccendere reattori
Il Giappone chiede all’Agenzia nucleare Onu di creare un ufficio permanente a Fukushima per monitorare gli sforzi volti a contenere le conseguenze del disastro. L’Aiea ha sede a Vienna, ha uffici in tutto il mondo, ma normalmente non ha basi permanenti per monitorare i siti dei reattori. Tutto ciò mentre il team di esperti dell’agenzia dell’energia atomica ha iniziato a effettuare i controlli di sicurezza sui reattori nucleari inattivi. Tokyo vuole l’approvazione internazionale per risollevare l’industria nucleare del paese.
13 gennaio 2012: Con Ikata chiusi 49 reattori dei 54 esistenti
Chiude il reattore n.2 di Ikata, ma lo spegnimento del 90% dei reattori non sta provocando carenze energetiche. Con la chiusura avvenuta la scorsa notte, oggi in Giappone rimangono in funzione solo 5 reattori dei 54 esistenti. Lo fa notare Greenpeace Giappone. “E’ chiaro che il Giappone non ha bisogno del nucleare” sostiene Junichi Sato, direttore di Greenpeace Giappone, rimarcando che la commissione nazionale di sicurezza riceve donazioni dalle imprese energetiche, e che il sistema di controllo sul nucleare è inaffidabile. E conclude: “Senza un’adeguata comprensione delle cause di Fukushima e senza una revisione delle procedure di ogni singolo reattore, nessuna centrale in Giappone dovrebbe venire riaccesa”.
2011
15 dicembre: Nazionalizzare Fukushima per smascherare bugie Tepco
Per capire veramente cause e conseguenze dell’incidente avvenuto dopo lo tsunami dell’11 marzo scorso bisognerebbe nazionalizzare l’impianto nucleare di Fukushima. E’ l’appello di due deputati giapponesi, Tomoyuki Taira e l’ex primo ministro Yukio Hatoyama, a cui Nature dedica la copertina. I due fanno parte di una commissione indipendente istituita il 24 marzo per fare luce sull’incidente. Nell’intervista rilasciata alla rivista descrivono gli ostacoli incontrati in questo cammino come ad esempio quello relativo al manuale dell’impianto: richiesto ad agosto alla Tepco e ottenuto un mese dopo con diverse parti cancellate. Solo sei mesi dopo Taira e Hatoyama sono riusciti ad avere il manuale integrale. Tra i punti ancora da chiarire ci sono le cause delle esplosioni avvenute nei giorni successivi al terremoto e il vero stato di attività dei reattori.
25 novembre: Mangiò insalata di Fukushima, ha la leucemia
Otsuka Norikazu, noto presentatore della televisione giapponese, aveva mangiato allegramente davanti alle telecamere insieme a una valletta vari alimenti tra cui un’insalata, coltivati vicino alla centrale nucleare per sostenere gli agricoltori della zona. I medici gli hanno diagnosticato una leucemia linfatica acuta.
17 novembre: Riso contaminato da radiazioni
Per la prima volta dopo la catastrofe di Fukushima le analisi condotte sul riso nei campi intorno alla città di Fukushima, a circa 60 chilometri dall’impianto nucleare, hanno rivelato un livello di Cesio 137 molto superiore alla norma. Il governo ha bloccato la vendita e il trasporto del riso di quell’area per non riaccendere le paure che avevano spinto la corsa all’accaparramento di cibo dai supermercati.
9 novembre: La liquidazione di Fukushima costerà 1.100 miliardi di yen. 11 miliardi di euro
Costerà più di mille miliardi di Yen la bonifica del suolo, la rimozione dei materiali contaminati ed il loro stoccaggio in sicurezza per circa 30 anni, dei reattori distrutti della centrale nucleare di Fukushima. Le cifre sono state diffuse dal ministero dell’Ambiente giapponese.
7 novembre: Sondaggio NHK, il 70% dei giapponesi vuole mettere fine al nucleare
Un sondaggio lanciato dal network tv giapponese NHK World mostra che quasi il 70% dei giapponesi vuole ridurre o abolire l’uso dell’energia nucleare in futuro. NHK ha intervistato circa 2.600 persone adulte. Il 24% degli intervistati ha dichiarato che tutte le centrali nucleari giapponesei dovrebbero essere chiuse ed il 42% dice che il loro numero deve essere ridotto; il 23% dice che gli impianti esistenti devono essere mantenuti, il 2% desidera incrementarli. Il 49% degli intervistati dice di avere molta paura di un altro incidente nucleare
2 novembre: Tepco trova segni di una fissione nucleare nei reattori di Fukushima
La Tokyo Electric Power Co. ha dichiarato oggi di aver rilevato segni di una recente fissione nucleare nel reattore nucleare n.2 della centrale nucleare di Fukushima, ma ha escluso la possibilità di un incidente di criticità maggiore di quello verificatosi l’11 marzo.
2 novembre: Più di 30 anni per smantellare i reattori di Fukushima
La Commissione per la sicurezza nucleare giapponese prevede un periodo superiore ai 30 anni per smantellare completamente i reattori della centrale nucleare di Fukushima. E’ la prima volta che un corpo governativo dichiara ufficialmente i tempi di disattivazione dei reattori nucleari 1 e 4 che sono stati distrutti. Le attività di rimozione del combustibile nucleare dalle piscine inizierà dopo il 2015, mentre quelle per rimuovere quello fuso dai reattori inizieranno dopo il 2022. Nella centrale di Fukushima si trovano un totale di 1.496 barre di combustibile nucleare nei reattori numeri 1 e 3, mentre ce ne sono 3.108 nelle piscine del combustibile nucleare esaurito dei reattori 1 e 4.
28 ottobre: Fukushima ha rilasciato il doppio delle radiazioni stimate dalle autorità
La La stima dei livelli elevati di Cesio-137 radioattivo arriva da una rete mondiale di sensori. L’autore dello studio, Andreas Stohl, del Norwegian Institute for Air Research, dice che il governo giapponese avrebbe basato le sue stime solo su dati provenienti dal Giappone e che non avrebbe considerato tutte le emissioni radioattive propagatesi verso i mari.
24 ottobre: Il terreno radioattivo sarà stoccato nelle foreste
L’Agenzia delle Foreste ha deciso di consentire alle amministrazioni locali di utilizzare appezzamenti di terreno di proprietà statale ed aree forestali per stoccare temporaneamente terra e raccolti agricoli (riso) contaminati dalle sostanze radioattive. Le amministrazioni locali saranno responsabili della preparazione dei terreni per i siti di stoccaggio temporaneo, mentre Tokyo darà supporto finanziario utilizzando il suo fondo per la ricostruzione.
13 ottobre: Stronzio radioattivo a Yokohama, 250 km da Fukushima
Stronzio radioattivo superiore alla norma è stato rilevato nei sedimenti di una parte superiore di un edificio residenziale a Yokohama, a circa 250 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima. La scoperta di 195 becquerel di stronzio 90 ha alimentato le preoccupazioni che la radioattività possa aver avuto un’ulteriore diffusione rispetto a quella prevista dal governo.
5 ottobre: Irregolarità nella tiroide dei bambini evacuati
Disfunzioni ormonali e di altro genere sono state rilevate nella ghiandola tiroidea di 10 su 130 bambini analizzati, evacuati dalla prefettura di Fukushima. Lo dice un comunicato diffuso da un’associazione umanitaria con sede nella prefettura di Nagano, che dal 1986 (Chernobyl) si occupa di aiutare le vittime di incidenti nucleari.
29 settembre: Smaltimento terreni area grande come Tokyo
Un rapporto del governo giapponese riporta l’enormità e la complessità delle operazioni di liquidazione, dicendo che dovrà essere smaltita una quantità di terreno irradiato pari alle dimensioni di Tokyo. La rimozione del terreno contaminato dal cesio radioattivo, rischia di lasciare un mucchio di scorie radioattive 29 milioni di metri cubi, grande abbastanza da riempire 80 volte uno dei più grandi stadi della città.
21 settembre: In migliaia in marcia contro il nucleare a Tokyo
Decine di migliaia di persone hanno marciato nel centro di Tokyo, lunedì, invitando il governo giapponese ad abbondare l’energia atomica dopo l’incidente di Fukushima, sventolando striscioni e cantando “sayonara nucleare”.
10 settembre: Stima tripla per la radioattività nell’Oceano Pacifico da Fukushima
Rilasciata in mare dalla centrale nucleare di Fukushima più del triplo della radioattività stimata in precedenza dalla società Tokio Electric Power, gestore dell’impianto. Secondo i calcoli dei ricercatori dell’Atomic Energy Agency giapponese e dell’Università di Kyoto con altri istituti, sarebbero circa 15.000 terabecquerels.
17 agosto: Giappone nasconde risultati test alla tiroide dei bambini di Fukushima
L’Agenzia per il controllo del Nucleare giapponese, la Commissione per la sicurezza nucleare, ha negato l’accesso al pubblico delle informazioni riguardanti i risultati dei check-up alla tiroide di più di 1.000 bambini provenienti dalla zona di Fukushima, che sono stati esposti alle radiazioni.
11 agosto: Governo ignorò le previsioni su diffusione radioattività
Il governo giapponese ha ignorato i dati provenienti dal sistema di previsione e di rilevamento delle radiazioni, costato svariati milioni di dollari e, in tal modo, anche l’evacuazione di centinaia di scolari che si trovavano direttamente esposti nel percorso della nube proveniente dalla centrale. Non disponibili nemmeno i dati sull’esposizione alla radiazioni delle persone erroneamente fatte evacuare in zone a radioattività elevata. Le negligenze sono state riportate dall’Associated Press e dal New York Times. Secondo i rapporti, il sistema giapponese per la previsione della radioattività era in attività dal momento in cui la crisi nucleare ha avuto inizio, l’11 marzo. Gli alti funzionari statali non presero visione dei rapporti
6 agosto: L’aria in Giappone: 300 volte più radioattiva che a Chernobyl
Il fisico Chris Busby ha dichiarato che i test effettuati dal Radiaton Laboratory Harwell in Inghilterra dimostrano che la radiazione nell’atmosfera in Giappone è 1000 volte superiore a quella causata dal massimo fallout radioattivo dei test nucleari effettuati dalle superpotenze mondiali nel 1963. I dati si riferiscono alle quantità registrate di Cesio 137.
3 agosto: Tepco rileva più alto livello di radiottività sul sito, dall’incidente
La Tokio Eletric Power Company (TEPCO), l’operatore della centrale nucleare giapponese, in avaria, di Fukushima Daiichi, ha rilevato i più alti livelli di radioattività presso l’impianto, dopo il terremoto e lo tsunami di cinque mesi fa. Lo ha dichiarato, martedì, un portavoce della società.
26 luglio: Documento governo, 1.600 lavoratori esposti a radiazioni
Il Ministero dell’Economia, Commercio e Industria giapponese ha stimato in 1.600 i lavoratori che hanno partecipato agli sforzi per frenare il disastro di Fukushima, esposti a più di 50 millisievert di radiazioni. Il documento è stato reso pubblico dopo che a giugno il Centro per il lavoro, la salute e la sicurezza giapponese (JOSHRC) aveva richiesto formalmente accesso agli atti pubblici.
14 luglio: Carne radioattiva sul mercato
La carne di sei mucche contaminate allevate nella cittadina di Minami Soma, a circa 30 km dalla centrale di Fukushima, e’ stata distribuita sul mercato giapponese e probabilmente mangiata. Lo ha reso noto il ministro per la Sicurezza alimentare dei consumatori, Goshi Hosono. In una conferenza stampa ha sostenuto che mangiare carne radioattiva tutti i giorni sarebbe rischioso per la salute, ma consumarla saltuariamente non avrebbe effetti a lungo termine sul corpo umano. Le analisi condotte sul mangime dei bovini hanno svelato livelli di cesio radioattivo fino a 57 volte superiori al limite di sicurezza previsto dalle autorita’ giapponesi.
16 giugno: Un contadino si uccide nella zona di evacuazione
Un allevatore di Soma, nella prefettura di Fukushima, si è impiccato lasciando un messaggio riportante la frase: “Vorrei che non ci fosse mai stata qui una centrale atomica”. L’uomo era stato costretto ad uccidere alcuni dei suoi bovini e chiudere la sua attività casearia a causa della crisi nucleare all’impianto di Fukushima.
15 giugno: Materiale radioattivo nei fanghi di 16 prefetture
16 prefetture giapponesi hanno rilevato radioattività nei loro “fanghi”, dal territorio di Hokkaio a quello di Osaka. I terreni che raccolgono la maggior quantità di piogge contenenti sostanze radioattive, si trasformano poi in fanghi contaminati che finiscono poi negli impianti di purificazione e per il trattamento dei rifiuti.
31 maggio: Colpita la fauna intorno alla centrale nucleare
Gli scienziati stimano che nei 30 giorni successivi all’incidente dell’11 marzo, alberi, uccelli e mammiferi siano stati esposti a dosi giornaliere 100 volte maggiori – per i pesci ed alghe marine a diverse migliaia di volte superiori – rispetto alla soglia di sicurezza. Il team francese di Quirin Schiermeier su Nature ritiene che siano stati rilasciati circa 50 tipi di radioisotopi, iodio-131 e cesio-137.
25 maggio: Contaminazione suolo da Fukushima è paragonabile a quella di Chernobyl
Le radiazioni rilasciate dall’incidente della centrale nucleare di Fukushima Daiichi hanno causato, in alcune aree, livelli di contaminazione del suolo corrispondenti a quelli registrati nel disastro nucleare di Chernobyl. Lo ha comunicato un ricercatore al Corpo delle Politiche Nucleari di governo .
24 maggio: 100 volte più acqua contaminata nell’oceano
La Tepco fa sapere che il reattore n. 3 ha rilasciato 250 metri cubi di acqua contaminata nell’Oceano. Una quantità di cento volte superiore rispetto a quanto consentito dalla legge. La scoperta della perdita è stata fatta l’11 maggio, ma la fuoriuscita sarebbe cominciata ben 41 ore prima. Si tenta di incamerare l’acqua nei serbatoi di grande chiatte.
12 maggio: Reattore n.1 in condizioni peggiori di quanto si pensasse
Crepe nelle vasche di contenimento, barre di combustibile completamente esposte: Una fusione, almeno parziale, delle barre di combustibile usato si e’ verificata anche al reattore numero 1 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Lo rende noto la Tepco precisando che a provocare la nuova emergenza e’ l’inatteso basso livello di acqua di raffreddamento (AdnKronos).
3 maggio: Acqua radioattiva anche centrale Tsuruga
Secondo l’agenzia di stampa Jiji, in seguito al terremoto dello scorso 11 marzo sono stati riportati danni e scoperte tracce di sostanze radioattive nell’acqua di raffreddamento delle barre di combustibile della centrale di Tsuruga. Si teme una nuova Fukushima.
22 aprile: Si espande l’area di evacuazione
Il governo giapponese ha incluso altre città fuori dal raggio di 20 km dalla centrale nucleare di Fukushima (la ‘no-entry zone’) nell’ordine di evacuazione. Il timore è che gli abitanti accumulino livelli di radiazioni superiori ai limiti di legge. Lo ha annunciato il capo di gabinetto, Yukio Edano, per il quale i residenti di Katsurao, Namie e Iitate e parte di quelli di Kawamata e Minamisoma, tutte nella prefettura di Fukushima, devono lasciare le abitazioni al più tardi a fine maggio (fonte ANSA).
19 aprile: Robot al lavoro, livelli di radioattività insostenibili per esseri umani
I due robot inviati dagli Stati Uniti a Fukushima sono entrati nel reattore danneggiato e riscontrano un livello delle radiazioni insostenibile per i lavoratori impegnati per periodi prolungati al ripristino del sistema di raffreddamento dell’impianto. Secondo quanto ha reso noto il governo giapponese, i livelli delle radiazioni misurate negli edifici dei reattori 1 e 3 della centrale di Daiichi erano di circa 57 millisieverts all’ora. Il limite massimo di esposizione per gli operai che partecipano alle squadre che fronteggiano l’emergenza nucleare a Fukushima è di 250 millisieverts all’anno.
12 aprile: Fukushima come Chernobyl, innalzato livello gravità, ora livello 7
Il Giappone ha alzato la stima della gravità dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi al livello 7, il più alto sulla scala internazionale e lo stesso del disastro di Chernobyl del 1986. Gli esperti sottolineano però che le conseguenze dei due episodi non sono ancora paragonabili (Reuters Italia). Finora, infatti, le emissioni di Fukushima non sarebbero che il 10% di quelle a suo tempo misurate in Ucraina, ma ciò che è successo finora in Giappone fa sì che le conseguenze possibili possano diventare uguali a quelle del 1986.
11 aprile: Ennesima scossa, magnitudo 7.1
A un mese dal sisma, la terra è tornata a tremare (magnitudo 7.1) proprio nella prefettura di Fukushima. Le autorità hanno deciso di estendere la zona di evacuazione a 40 chilometri dalla centrale nucleare.
8 aprile: Scuole a orari ridotti
Oltre 100 scuole hanno chiuso gli edifici o ridotto gli orari nella provincia coreana di Gyeonggi, nonostante i pubblici ufficiali dichiarino che i livelli di radiazioni nella pioggia non rechino pericoli alla salute. L’ufficio scolastico centrale di Gyeonggi comunque lascia libere le scuole di effettuare le proprie valutazioni, anche riguardo all’ordine pubblico e alle preoccupazioni dei genitori (The Guardian).
7 aprile: Nuova scossa di magnitudo 7.4
Una nuova scossa di magnitudo 7.4 è stata registrata al largo della costa nordorientale del Giappone. Le autorità hanno lanciato l’allarme per possibili onde alte fino a due metri. Sospese alcune delle operazioni di contenimento a Fukushima.
6 aprile: Falla a reattore 2 forse tappata
La falla al reattore numero 2 della centrale di Fukushima Daichii pare sia stata tappata. La notizia è stata resa nota, nelle scorse ore, da alcuni portavoce della Tepco (Tokyo Electric Power Company). Diametro, 22 cm.
Si comincia il pompaggio di azoto liquido all’interno della struttura danneggiata in uno dei reattori per tentare di prevenire un esplosione del gas idrogeno, iniziano le operazioni per pomparlo in altri due.
5 aprile: conti su perdita d’acqua continua da 25 giorni
“Le drammatiche notizie in realtà ne coprono un’altra terrificante e apocalittica che non viene evidenziata sui mass media”. E’ l’allarme che lancia Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-FdS. “Questa perdita è causata da una crepa che i tecnici non sono ancora riusciti a riparare. Visto che la crepa si è sicuramente prodotta con il terremoto, questo vuol dire che è da 25 giorni che la perdita è attiva. Se facciamo i conti 7 tonnellate all’ora per 25 giorni fanno 4.200 tonnellate di acqua con una radioattività 10.000 volte sopra i massimi che se diluita fanno 420.000 tonnellate di acqua dell’oceano inquinata con una radioattività 100 volte superiore alla media. Pare del tutto evidente che il tasso di inquinamento della catena alimentare e la quantità di tumori e malformazioni determinati dall’incidente di Fukushima è di gran lunga maggiore di quello di Chernobyl. Evidentemente la lobby nucleare ha un grande controllo dell’informazione.”
4 aprile: Prevedere i danni a mare e oceani è difficilissimo
“Questa – afferma il biologo marino Silvio Greco – è una vera e propria catastrofe, perché i radionuclidi agiscono sul Dna, quindi oltre alla mortalità immediata ci sono effetti a lungo termine. Quantificare il danno è molto difficile, perché gli unici studi scientifici sono stati fatti dopo i test nucleari degli anni ’50, e i risultati sono segreti, ma sulla base degli effetti sull’uomo si possono ipotizzare scenari veramente tragici”. Uno dei problemi principali è che le radiazioni interferiscono con la riproduzione: “Il contatto con le sostanze radioattive può provocare delle ‘mutazioni bizzarre’ nella progenie dei pesci – spiega al National Geographic Joseph Rachlin, director of Lehman Collegés Laboratory for Marine and Estuarine Research di New York – che si riflettono nella loro capacità di riprodursi. L’oceano ha una grande capacità di diluizione, ma se la contaminazione durerà per mesi c’é un forte rischio per l’ecosistema”. Il precedente di Chernobyl in questo caso non è molto d’aiuto, perché l’incidente è avvenuto lontano dai mari.
30 marzo: Radioattività 3355 volte superiore a norma
11:29 L’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha rivelato che nel mare a 300 metri dalla centrale di Fukushima è stato registrato un tasso di iodio radioattivo 3.355 volte superiore al limite legale. Si tratta della più alta concentrazione rilevata finora nell’acqua della zona.
29 marzo: Plutonio nel terreno
Le autorità giapponesi hanno confermato la presenza di plutonio 238 in due dei cinque campioni di terra prelevati dalla Tepco nel raggio di 5 chilometri dalla centrale. La composizione indica che il materiale altamente radioattivo proviene effettivamente dai reattori. Il plutonio potrebbe essere fuoriuscito con l’acqua pompata per raffreddare i reattori.
28 marzo: Forse parziale fusione reattore 2
10:38 Il governo giapponese ha detto che l’alto livello di radiazioni rilevato domenica nell’acqua che allaga il seminterrato dell’edificio delle turbine del reattore 2, a Fukushima, è causato probabilmente dalla parziale fusione delle barre di combustibile nucleare. “La radiazione sembra provenire dalle barre di combustibile parzialmente fuse e venute in contatto con l’acqua utilizzata per raffreddare il reattore”, ha spiegato Yukio Edano. Errori nella rilevazione delle radiazioni da parte della Tepco – Tokyo Electric Power (AGI/REUTERS/EFE)
27 marzo: Interrotte operazioni di emergenza
13:00 La squadra di tecnici, circa 500, che sta lavorando, giorno e notte, alla centrale nucleare di Fukushima è stata costretta a interrompere le operazioni di raffreddamento a causa di un’alta radioattività nel reattore 2. Il tasso di radioattività misurato in alcuni campioni di acqua ritrovata nel sottosuolo nella sala delle turbine dietro il reattore è di 1.000 millisieverts per ora, ha dichiarato il portavoce di Tokyo Electric Power (Tepco). “Questo valore è 10 milioni di volte più elevato del livello di radioattività dell’acqua che si trova generalmente in un reattore in buono stato”, ha spiegato. (TMNews)
10:00 “Non vogliamo un’altra Fukushima”. Manifestazioni di protesta a Tokyo, Nagoya e Honshu. Si chiede la sospensione delle attività anche alla centrale di Hamaoka, a circa a 120 chilometri da Nagoya. (TMNews)
8:00 Greenpeace International: Fukushima peggio di Chernobyl, livello 7 per 3 reattori
25 marzo: Perdite radioattive
4:00 L’agenzia nucleare giapponese: è altamente probabile che il reattore n.3 di Fukushima stia perdendo materiale radioattivo. 3,9 milioni becquerel registrati in 1 centimentro cubo di acqua alla base del reattore.
22 marzo: Tentativi riaccensione control-room
21 marzo: Oms, situazione seria e più grave
08:00 Fumo a Fukushima, evacuata centrale. Oms: il portavoce regionale Peter Cordingley, in un’ intervista telefonica da Manila, afferma che “è abbastanza chiaro che si tratta di una situazione grave, molto più seria di quanto tutti avevano pensato in un primo momento, quando credevamo che questo tipo di problema fosse limitato entro 20-30 km (dalla centrale). Ora è lecito supporre che prodotti contaminati siano usciti dalla zona contaminata”.
20 marzo: Carri armati e ruspe nell’area
12:00 Per ripulire i dintorni dell’area dove operano i pompieri, arriva un carro armato schermato anti-radiazioni e dotato di una pala da ruspa per rimuovere le macerie e consentire un miglior transito.
11:00 Autocisterne militari all’opera intorno al reattore danneggiato di Fukushima per tentare di spruzzare acqua nella vasca di raffreddamento
12:00 Davanti al Congresso Usa a Washington il capo della Nuclear Regulatory Commission, Gregory Jaczko, dichiara: “Credo sia difficilissimo per gli operatori d’emergenza lavorare vicino a quel reattore. Le dosi di radiazioni che stanno subendo sono potenzialmente letali in un periodo molto breve di tempo” (Reuters).
17:10 Oltre che nel reattore 4, nella centrale di Fukushima 1 c’è stato un incendio anche nel reattore 3. In entrambi i casi, come riferisce il Japan Atomic Industrial Forum (Jaif), a bruciare è la piscina di stoccaggio del combustibile che si trova al quarto piano dell’edificio della centrale.
14:30 50 lavoratori hanno deciso di rischiare la vita alla centrale di Fukushima per continuare a tentare di raffreddare il reattore danneggiato – con gli idranti (Afp)
12:00 L’azienda elettrica di Tokyo dice che il reattore 3 è “la priorità”. E’ l’unico a usare plutonio. Secondo il governo Usa, il plutonio è molto tossico per gli organismi viventi, viene assorbito in sangue e midollo osseo per anni e sprigionare tumori (Reuters)
11:00 L’elicottero militare bi-rotore da carico in volo verso la centrale atomica di Fukushima 1, circa 250 chilometri a nord-est di Tokyo, che avrebbe dovuto gettare acqua per raffreddare uno dei reattori, abbandona il campo a causa degli alti livelli di radioattività. (Kyodo)
0:00 L’ambasciatore Usa in Giappone John Roos annuncia l’arrivo di 34 esperti con equipaggiamenti e computer in dotazione per condurre misurazioni indipendenti della radioattività nell’aria e sul terreno
15 marzo: Esplosioni e prime stime livello di gravità incidente nucleare
20:00 L’agenzia francese di sicurezza nucleare alza il livello di gravità dell’incidente a Fukushima. In una scala da 1 a 7, dove Chernobyl è 7, l’incidente sale a livello 6 (prima era 4). (SkyTg24)
17:53 Il direttore generale dell’Aiea, il giapponese Yukiya Amano, ha detto che il nocciolo 2 della centrale nucleare di Fukushima potrebbe aver subito danni, fino al 5%.
15:00 Terremoto di magnitudo 6 a Shizuoka. La centrale nucleare di Shizuoka è andata in spegnimento automatico (Nhk).
14:00 A Tokio livelli di radiazioni 4 volte superiori al normale (Nhk).
12:12 La Germania annuncia che chiuderà i 7 impianti nucleari costruiti prima del 1980 e farà test di sicurezza su tutti i reattori (Reuters).
08:22 Nuova esplosione nel reattore n. 2 della centrale nucleare di Fukushima e incendio nel n. 4 (che era fermo per manutenzione). Anche l’Aiea afferma che c’è un aumento del livello di radiazioni nell’area intorno alle centrali. Nel raggio di 30 km bisogna restare al chiuso. “Chi non abbia necessità di recarsi in Giappone nei prossimi giorni dovrà astenersi dal farlo”, è l’invito contenuto in un avviso dell’ambasciata d’Italia a Tokyo che raccomanda di “mantenere la calma”.
14 marzo: Principio di fusione delle barre
18:00 Fukushima, principio di fusione delle barre. Tokyo chiede aiuto all’Aiea.
17:22 Il primo ministro tedesco, Angela Merkel, ha deciso di chiudere due centrali nucleari per verificarne la sicurezza. Sospeso, per almeno per tre mesi, anche il decreto che stabiliva il prolungamento della vita dei 17 impianti attivi su suolo tedesco.
13:40 Due esplosioni nella centrale di Fukushima, undici feriti, barre di combustibile completamente esposte. Non si esclude il rischio di fusione. Ue rassicura sulle conseguenze in Europa. Le deflagrazioni provocate da fughe di idrogeno. Ansia al centro di evacuazione
9:00: Uno dei reattori della centrale di Fukushima, secondo la Nuclear Industrial Safety Agency, ha totalmente perso ogni capacità di raffreddamento
13 marzo: Allarmi
17:00 si blocca l’impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Tokai. Ma un’ora dopo riprende a funzionare
14:55 si vede fumo uscire dalla centrale di Onagawa. Pochi minuti viene decretato lo stato di emergenza
14:15 decisione di raffreddare anche il reattore 2 di Fukushima con acqua di mare. Intanto si teme che il materiale radioattivo fuoriuscito possa ricadere a terra con la pioggia
11:00 il ministro dell’Economia nipponico informa di ‘danni alle barre di uranio’ del reattore n.3
07:30 per la prima volta si parla di rischio di esplosione del reattore 3
05:30 il governo giapponese mette in guardia dai rischi di fusione dei reattori 1 e 3 di Fukushima 1
12 marzo: Evacuazioni e prime stime
22:00 l’Aiea comunica che le persone evacuate dall’area di Fukushima 1 e 2 sono 140 mila
17:24 l’Agenzia nucleare nipponica classifica l’incidente di Fukushima al livello 4, su una scala di 7.
15:00 si decide di usare acqua di mare anche per raffreddare il reattore 3. Tre persone vengono ricoverate perché esposte alle radiazioni. A fine giornata l’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare dice che i contaminati potrebbero essere 160.
11:00 il raggio dell’evacuazione dell’area del sito nucleare Fukushima 1 è ampliato da 10 a 20 km
10:00 la società di gestione dell’impianto, la Tepco, informa che è crollato il tetto del reattore. L’esplosione è stata causa dall’idrogeno reso instabile dalla decompressione. Feriti sette impiegati. Nel pomeriggio un incidente ad una gru del reattore 2 causa invece la morte di un tecnico e 4 feriti
09:00 si vede fumo bianco uscire dalla centrale. Poi si verifica un’esplosione
06:00 l’agenzia Kyodo parla di “alta probabilità ” che sia in corso una fusione nucleare a Fukushima, dove si rileva la fuoriuscita di cesio radioattivo
02:00 l’Ente giapponese per l’energia elettrica rende noto che nel reattore n.1 di Fukushima è stato fatto fuoriuscire vapore radioattivo per far diminuire la pressione troppo elevata.
Venerdì 11 marzo 2011: Terremoto
23:00 il livello di radioattività registrato nella sala di controllo del reattore 1 della centrale di Fukushima è di mille volte il normale. Mezz’ora dopo, il premier Naoto Kan chiede l’evacuazione di un’area di 10 km attorno alla centrale.
18:00 viene registrato un innalzamento del livello di radiazioni. Il ministro dell’Industria parla di una possibile fuga radioattiva.
17:00 nella centrale di Fukushima 1 un black-out elettrico interrompe la procedura automatica per il raffreddamento dei reattori. Le autorità locali invitano i residenti in un raggio di tre chilometri dal sito atomico a lasciare temporaneamente le proprie abitazioni. – A Fukushima 1, secondo il protocollo d’emergenza, viene usata acqua di mare per raffreddare il reattore
13:00 il governo dichiara lo stato di emergenza perché il raffreddamento di uno dei reattori di Onagawa non procede come previsto
11:00 nella centrale di Onagawa (prefettura di Miyagi) viene segnalato un principio di incendio in una turbina, subito domato e senza conseguenze di rilievo
06:46 (ora italiana): al momento del sisma si è attivata automaticamente la procedura di spegnimento per 11 dei 54 reattori giapponesi, in quattro centrali.
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