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Covid-19, consegnati 600mila vaccini al continente africano
L’Africa, rimasta finora indietro nella campagna vaccinale, ha ricevuto 600mila dosi di vaccino anti-Covid grazie al programma Covax dell’Organizzazione mondiale della sanità.
La pandemia di Covid-19 ha messo ancora più in risalto le disuguaglianze radicate nella nostra società. Da un lato, fattori come la condizione lavorativa, la disponibilità economica, l’accesso alla tecnologia e il genere hanno influito sul modo in cui le persone hanno vissuto l’emergenza sanitaria. Dall’altro, la campagna vaccinale sta in alcuni casi lasciando indietro alcune fasce di popolazione – dagli afroamericani negli Stati Uniti ai palestinesi che vivono in Israele –. Il 75 per cento dei vaccini è stato usato da soli dieci paesi (quelli più ricchi) e, fino a ieri, nel continente africano erano state somministrate soltanto 25 dosi. Proprio il 24 febbraio, tuttavia, è arrivata un’ottima notizia: in Africa sono stati consegnati 600mila vaccini.
Cos’è l’alleanza Covax
Lo ha reso noto l’Organizzazione mondiale della sanità (Who), annunciando che le dosi sono state spedite da Mumbai e sono arrivate nella città di Accra, capitale del Ghana, che diventa perciò il primo stato africano a beneficiare del programma Covax. È un’iniziativa guidata proprio dalla Who insieme all’Unicef, alla Gavi, the vaccine alliance e alla Coalition for epidemic preparedness innovations e coinvolge 180 paesi come blocco unico per rendere più forti le trattative con i produttori farmaceutici e facilitare l’accesso a fondi e donazioni private.
Lo scopo del progetto è quello di assicurare un’equa distribuzione dei vaccini a livello globale. Con la consegna in Ghana, dove si registrano almeno 81.245 contagi e 584 decessi e dove saranno spedite complessivamente oltre 2,4 milioni di dosi di vaccino, “è stato compiuto un grande passo avanti verso l’obiettivo”, ha scritto l’Organizzazione mondiale della sanità su Facebook.
La più imponente campagna vaccinale della storia
In una nota congiunta redatta insieme all’Unicef è specificato che le 600mila dosi di vaccini AstraZeneca-Oxford prodotti dall’istituto indiano Serum sono parte di una tranche iniziale di consegne dirette anche ad altri paesi a basso e medio reddito. Nell’ambito di Covax, infatti, verranno distribuite in tutto il mondo almeno due miliardi di dosi entro la fine di quest’anno. Come sottolineano le due organizzazioni, vaccinare la popolazione mondiale contro il nuovo coronavirus rappresenta la più grande operazione di approvvigionamento e fornitura di vaccini nella storia.
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