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Cranberry, mirtillo americano: proprietà e controindicazioni del frutto
Una bacca gustosa dal sapore agrodolce e di molteplici virtù. Cranberry svariate proprietà benefiche nella prevenzione e nella cura delle seguenti patologie
a cura di Sonia Tarantola
Il cranberry, nome scientifico Vaccinium macrocarpon, è una bacca di colore rosso intenso che cresce esclusivamente in Massachusetts, New Jersey, Oregon, Washington, Wisconsin e in alcune zone del Canada e del Cile. Viene coltivato nei suoli sabbiosi e ricchi di acqua, che nel periodo della raccolta, tra maggio e ottobre, offrono in lontananza un eccezionale spettacolo cromatico. Solo il 12 per cento del raccolto viene consumato come frutto fresco; tutto il restante viene destinato all’industria alimentare sotto forma di succo per le bevande e di frutta essiccata per lavorazioni varie.
Pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche internazionali attribuiscono al cranberry svariate proprietà benefiche nella prevenzione e nella cura delle seguenti patologie: infezione delle vie urinarie, osteoporosi, carenza di antiossidanti e cardiopatie, solo per citarne alcune.
Proprietà terapeutiche
Il succo di cranberry, bevuto regolarmente, rappresenta un’ottima alternativa per contrastare in modo semplice e gustoso il rischio di osteoporosi, proprio perché naturalmente ricco di calcio. E’ ampiamente documentato che i tannini condensati contenuti nel cranberry inibiscono l’azione dei batteri letteralmente avvolgendoli. E’ stato possibile fare anche una valutazione quantitativa del cranberry necessario per rendere efficace questo tipo di azione: un consumo giornaliero di circa 30 cl di succo, riduce significativamente l’incidenza dell’infezione alle vie urinarie. Il cranberry contiene alte concentrazioni di antiossidanti naturali, grazie alla forte presenza di vitamina C. Una sua assunzione regolare, quindi, risulta in un valido aiuto nella prevenzione di varie patologie. Il cranberry, grazie all’alto contenuto di fibre (4,46 grammi di fibre ogni 100 grammi) combatte le degenerazioni arteriose, quali cumuli di cellule, grassi e colesterolo, ritenute tra i principali responsabili di infarti e arresti cardiaci.
Cranberry contro la cistite
Il frutto è ricco di proantocianidine, particolari polifenoli che hanno la capacità di impedire ai batteri responsabili della cistite di aderire alla mucosa della vescica, evitando la loro crescita e quindi lo sviluppo dell’infezione. In commercio si trovano prodotti specifici a base di cranberry che prevengono la cistite.
Somministrazione, ecco come si usa
Succo
500-750 ml di succo in tre somministrazioni nell’arco della giornata è l’assunzione consigliata per combattere le infezioni alle vie urinarie. Se il succo è puro e quindi particolarmente concentrato, il consiglio è di utilizzarne da 80 a 160 ml da diluire in acqua. Generalmente il succo contiene zucchero.
Estratto secco
Una capsula da 300 mg due o tre volte al giorno con acqua, lontano dai pasti. A differenza del succo, l’estratto secco in capsula non contiene zucchero.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Il mirtillo rosso è solitamente ben tollerato, ma il consiglio è di non bere oltre un litro di succo al giorno per periodi prolungati, per evitare l’eventuale formazione di calcoli renali. Solo chi è sensibile o allergico a uno dei suoi componenti, ad esempio all’acido acetilsalicilico, deve evitarlo del tutto. Questo vale anche per chi soffre di gastrite atrofica, ipocloridria, calcoli renali. L’utilizzo del cranberry può dare luogo ad interazioni con alcuni farmaci; le persone sottoposte a cure farmacologiche dovrebbero dunque parlarne prima con il loro medico.
Dove si trova
In erboristeria, in farmacia e nelle parafarmacie. Il succo viene venduto nei negozi di alimenti naturali e nei supermercati.
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