L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Cresce il ruolo della sostenibilità al cinema
La sostenibilità si sta diffondendo anche nell’industria cinematografica con notevoli risultati ambientali e risparmi per le aziende.
Il cinema è la fabbrica dei sogni, da quando i fratelli Lumière hanno proiettato il loro primo cortometraggio intere generazioni vengono intrattenute e incantate dalla magia delle immagini in movimento. L’industria cinematografica è molto estesa e smuove ingenti capitali e come tale ha un notevole impatto ambientale. Negli ultimi anni numerose aziende e settori hanno compiuto grandi passi avanti per integrare la sostenibilità nelle loro politiche e operazioni, anche il cinema ha iniziato il proprio rinnovamento per diventare più sostenibile.
Studios e centri di produzione in diverse città, come Vancouver, Los Angeles e Londra, hanno deciso di incorporare pratiche di produzione sostenibili che prendono in considerazione gli impatti ambientali e sociali. Nella Columbia Britannica l’adozione di sistemi di produzione sostenibile risale al 2006, alla creazione di Reel green, agenzia indipendente che fornisce strumenti e informazioni ad aziende e privati che intendono produrre cinema in modo ecologicamente responsabile. Keep it Green Recycling e Green Spark Group si occupano invece di aiutare le case di produzione con la gestione del riciclaggio e delle emissioni inquinanti.
“Tomorrowland”, film prodotto dalla Walt Disney Pictures e girato a Vancouver, è un recente esempio di una produzione a basso impatto ambientale, il 91 per cento dei rifiuti prodotti durante la lavorazione è stato infatti riciclato. La sostenibilità non è solo un capriccio da piccole case indipendenti che producono film d’essai. 20th Century Fox, Nbc Universal e Sony Pictures sono esempi di studi che stanno lavorando per ridurre il proprio impatto sul pianeta. Sony Pictures ha fatto ricorso a Earth Angel, agenzia che si occupa di pratiche sostenibili per l’industria dell’intrattenimento, per la realizzazione di “The Amazing Spider-Man 2”. Il risultato ha portato al riciclo di quasi 50 tonnellate di materiali e al risparmio di 400mila dollari.
La sostenibilità spesso è legata a semplici accorgimenti che però ricoprono un ruolo fondamentale sia in termini di benefici ambientali che di risparmio da parte delle aziende coinvolte. Le produzioni, ad esempio, sono solite utilizzare migliaia di fogli per script, revisioni, storyboard e attività di ufficio. Utilizzando un foglio da entrambi i lati stampando fronte-retro una produzione potrebbe risparmiare, secondo una relazione redatta dalla società Green screen Toronto, circa 17.500 dollari, mentre riutilizzare il 25 per cento del materiale impiegato per la costruzione dei set potrebbe far risparmiare circa 20.500 dollari.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.