Grazie alla tecnologia lidar sono state scoperte migliaia di strutture maya in Messico. Ci sono ancora molte rovine sepolte nella giungla.
Crimea, bomba in una scuola a Kerch. Almeno 18 morti
Almeno 18 persone, tra le quali molti adolescenti, hanno perso la vita nel corso di un attacco ad una scuola in Crimea. Non esclusa la pista del terrorismo.
Un’esplosione ha ucciso almeno 22 persone in una scuola della città portuale di Kerch, nella penisola della Crimea. Il bilancio, che è ancora provvisorio, parla anche di una quarantina di feriti.
Le autorità hanno aperto un’inchiesta ipotizzando un attentato. Il Comitato nazionale antiterrorismo russo ha fatto sapere che la detonazione è stata generata da “un ordigno esplosivo non identificato pieno di oggetti metallici, che è deflagrato nella mensa della scuola politecnica di Kerch. A morire sono stati in prevalenza degli adolescenti”.
Il primo ministro della Crimea: “È stato uno studente”
Attacco da uno studente in #Crimea, 18 morti al politecnico di #Kerch – VIDEO https://t.co/vCnXPqkPhL
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 17 ottobre 2018
Il primo ministro della Repubblica di Crimea Sergei Askionov ha da parte sua indicato che l’autore dell’attacco sarebbe “un allievo del quarto anno” che si è “suicidato. Il corpo è stato ritrovato nella biblioteca”.
>Dopo l’esplosione l’edificio che ospita la scuola è stato evacuato. I feriti sono stati trasportati anche con mezzi di fortuna come bus e taxi. Tra di loro ci sono dei ragazzini e dei dipendenti. Secondo una testimonianza raccolta da una tv locale si sarebbero uditi anche dei colpi di arma da fuoco.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per molte minoranze il dritto a scegliere tra Harris e Trump alle elezioni presidenziali Usa resta un percorso a ostacoli.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Continua l’assedio israeliano su Gaza nord, dove per l’Onu l’intera popolazione è a rischio morte. Nuovi missili contro l’Iran, mentre in Libano uccisi tre giornalisti.
Nel bacino di Kariba, in Zambia, c’è poca acqua a causa della siccità. Questo non permette di produrre elettricità e il paese è in balia dei blackout.
Dopo tredici anni di conflitto, la crisi umanitaria in Siria è una delle più gravi. Grazie anche al lavoro di WeWorld insieme alla cooperazione italiana, si cerca di dare strumenti agli studenti con disabilità per professionalizzarsi.
María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia premiati “per la loro lotta per libertà e democrazia in Venezuela” e contro il regime di Maduro.