Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Critiche all’Ocse
I Paesi ricchi, quelli dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo Economico, stanno disertando il Vertice mondiale sull’alimentazione della Fao. Ecco le amare parole pronunciate ieri da Jacques Diouf in occasione dell’incontro con i 600 delegati del forum delle Organizzazioni non governative (Ong): “Quanti capi di Stato e di governo dei paesi aderenti all’Ocse sono
I Paesi ricchi, quelli dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo
sviluppo Economico, stanno disertando il Vertice mondiale
sull’alimentazione della Fao.
Ecco le amare parole pronunciate ieri da Jacques Diouf in occasione
dell’incontro con i 600 delegati del forum delle Organizzazioni non
governative (Ong): “Quanti capi di Stato e di governo dei paesi
aderenti all’Ocse sono venuti a partecipare a questo Vertice per i
Poveri? 2 su 29. Se si escludono determinate eccezioni legate a
circostanze eccezionali questo dato è un buon indicatore
della priorità politica che viene data alla tragedia della
fame”.
Diouf ha invece lodato l’operato delle Ong che “partecipano
all’Alleanza internazionale contro la fame”.
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Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
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La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.