Ha 300 anni e può essere visto persino dallo spazio. È stato scoperto nel Triangolo dei Coralli grazie a una spedizione della National Geographic society.
Sono sette i cuccioli di rara balena franca avvistati finora
La balena franca nordatlantica è uno dei cetacei in più grave pericolo d’estinzione: rimangono soltanto 450 esemplari, e l’anno scorso non ne sono nati di nuovi. Quest’anno, invece, i ricercatori hanno avvistato sette cuccioli.
Arrivano buone notizie dagli Stati Uniti. Quest’inverno sono stati individuati sette cuccioli di balena franca nordatlantica al largo della Georgia e della Florida, dove le femmine partoriscono per poi spostarsi a nord in primavera. Tre dei sette piccoli, infatti, sono già stati visti nella baia di capo Cod in Massachusetts dai ricercatori del Centro per gli studi costieri. È davvero emozionante osservarli nuotare al fianco delle madri, spruzzando all’unisono dai propri sfiatatoi, e lo è ancor di più se si considera che di esemplari ne restano solo 450 e che nella scorsa stagione riproduttiva non si sono verificate nascite.
Quali sono le minacce per la balena franca nordatlantica
Per colpa della caccia, intorno al 1890 la balena franca nordatlantica è stata ridotta sull’orlo dell’estinzione. Sebbene sia tutelata dal 1935, ed è obbligatorio mantenersi ad una distanza di circa 460 metri da un esemplare se non si dispone di un permesso di ricerca, sono ancora molte le minacce che incombono sulla specie: dal rischio d’impigliarsi nelle reti alla collisione accidentale con le imbarcazioni, dall’inquinamento acustico a quello causato dalla plastica, dai cambiamenti climatici alla diminuzione delle risorse alimentari causata dall’aumento delle temperature e dalla pesca eccessiva.
TWO MORE RIGHT WHALE CALVES SEEN IN #CAPECOD BAY! On 4/11/19 the CCS #rightwhale aerial survey team saw 2 more mom/calf pairs in the bay, bringing the number of calves observed by CCS this season to 3. The moms are EgNo 4180 & EgNo 3317. More at https://t.co/SvNe25Hntf pic.twitter.com/qGIa5RV7dl
— CoastalStudies (@CCSPtown) 12 aprile 2019
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La nascita dei cuccioli, quindi, deve servire da sprone ai governi e alle organizzazioni che si occupano della tutela delle balene: se si persevera nella giusta direzione, i risultati arrivano. E l’oceano si ripopola.
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