Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Cumino, proprietà, uso e controindicazioni
Spezia molto usata nella cucina etnica, il cumino cresce nei climi caldi e racchiude in sé aromi e profumi molto riconoscibili. Scopriamo come si usa in cucina e quali benefici può dare.
Cresce nei climi molto caldi, sia spontaneamente che coltivato. È un’erba annuale originaria del bacino del Mediterraneo, alta fino a 20 centimetri. I suoi semi essiccati, gradevolmente aromatici, sono l’ingrediente fondamentale di molti piatti della cucina nordafricana e orientale. Ma al cumino sono attribuite anche alcune proprietà benefiche.
Proprietà del cumino
È digestivo, carminativo, calmante dell’ulcera gastrica. Favorisce la produzione di latte materno e calma le coliche addominali dei lattanti. I suoi frutti (chiamati comunemente semi) sono utili in caso di aerofagia e meteorismo. Ingrediente di oli da messaggio grazie alla sua azione di stimolante cutaneo, il cumino, per il suo aroma, rientra nella formulazione di dentifrici, collutori e profumi.
Varietà
Oltre al Cuminum Cyminum, il vero e proprio cumino, esiste anche un “falso” cumino con cui viene spesso confuso. Si tratta del Carum carvi, detto anche cumino dei prati, con semi più piccoli e scuri rispetto all’originale. La Nigella sativa e il Bunium persicum hanno semi neri.
Il cucina
Questa spezia ha sapore intenso e lievemente piccante. Quasi assente nella cucina tradizionale italiana (si utilizza per aromatizzare il pane in Alto Adige) e poco usata anche in quella europea (si trova nei dolci e in alcuni tipi di pane del nord Europa) è invece molto diffusa nella cucina indiana dove rientra anche nella composizione del curry.
Leggi anche: Finocchi al forno con semi di cumino
Nei paesi arabi, il cumino viene utilizzato per dare sapore a cous cous e tajine, mentre in Messico aggiunge gusto ad alcune varietà di guacamole.
Controindicazioni
Non deve essere consumato da chi soffre di personali sensibilità verso i suoi componenti così come da chi soffre di malattie di fegato. Da evitare nel caso si assumano terapie ormonali. Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.