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Curare il bebè con l’omeopatia
Omeopatia e pediatria: ecco tre soluzioni alternative per alleviare alcuni dei classici disturbi che si manifestano nei bebé.
Sto curando il mio bambino in maniera corretta? Sarà questo il medicinale giusto per lui? Sono davvero tante le domande che si fanno le mamme rispetto alla salute dei loro bambini e, soprattutto se si tratta del primo figlio, può capitare di esitare non poco. Molte chiedono giustamente consiglio al proprio pediatra: di questi, almeno uno su quattro, sceglie le terapie complementari, inclusi i medicinali omeopatici, prescritti nel 75 per cento dei casi (fonte Società italiana di pediatria – 2012).
L’omeopatia nei bambini
Alle mamme, ma non solo, vale la pena ricordare innanzitutto quelle che sono le caratteristiche dei medicinali omeopatici. Sono privi di effetti collaterali: essendo estremamente diluiti, risultano privi di tossicità. Per tale motivo, possono essere somministrati in sicurezza anche ai bambini più piccoli e persino ai lattanti.
Si possono assumere da soli o contemporaneamente a farmaci “classici”: una delle prerogative dei medicinali omeopatici è che non prevedono interazioni con altri farmaci. Quindi, se il bambino sta assumendo per esempio antibiotici, è comunque possibile somministrargli una cura omeopatica senza riscontrare interferenze.
I bambini, fra l’altro, rispondono in genere alla terapia omeopatica in maniera particolarmente significativa, probabilmente perché il loro sistema immunitario è più reattivo. L’omeopatia può quindi essere utilizzata per tante patologie, anche quelle frequenti soprattutto nei bambini molto piccoli.
Ad ogni disturbo il suo rimedio omeopatico
Crosta lattea
È un disturbo tipico del lattante, che in genere, compare nelle prime settimane di vita e provoca la formazione di squame unte di colore giallastro localizzate in prevalenza sul cuoio capelluto, ma anche in altre parti del corpo, che si presentano arrossate. Spesso l’origine può essere un’intolleranza alimentare alle proteine del latte o al lattosio. Come medicinali omeopatici si possono per esempio consigliare:
Calcarea carbonica 9 CH, se il piccolo è di costituzione robusta, con fontanella ampia e presenta un temperamento piuttosto tranquillo. Sulfur 9 CH se, invece, il bebè è piuttosto asciutto, con fontanella piccola e tendenzialmente irritabile.
È importante cercare di eliminare le croste dalla testa del bimbo, frizionandola con olio di oliva o di mandorle tiepido, lasciandolo agire tutta la notte. Se il disturbo è esteso e associato a coliche gassose, meglio eliminare latticini o altri alimenti allergizzanti dalla dieta della mamma.
Dentizione
I disturbi collegati alla dentizione sono davvero numerosi e molto diffusi fra i bambini dai 4 ai 30 mesi. Si tratta di un momento di vera e propria crisi, che si manifesta con le reazioni più diverse: salivazione più abbondante del solito, arrossamento gengivale e smania di mordere qualsiasi cosa si presenti loro a tiro. In questa fase il bimbo spesso diventa anche inappetente, irritabile e disturbato durante il sonno. Per agire complessivamente su tutti i sintomi della dentizione, si può dare una monodose di Camilia, versandone l’intero contenuto direttamente in bocca, 2-3 volte al giorno.
Dermatite da pannolino
È un fastidio molto comune tra i bimbi sotto i due anni di età e specialmente tra i neonati. Oltre a un arrossamento nella zona delle natiche e dei genitali, si può manifestare con un’eruzione cutanea costituita da pustoline che possono invadere altre aree. Le cause possono essere il contatto prolungato con urina e feci, ma anche lo sfregamento del tessuto del pannolino con la pelle delicata del bimbo.
In questi casi è bene mantenere la parte il più possibile asciutta e pulita sostituendo spesso il pannolino. A ogni cambio è importante detergere bene il sederino con acqua tiepida, a cui si può eventualmente aggiungere un sapone molto delicato. Una volta asciutto, può essere usato localmente l’unguento Ciderma, da applicare sulla cute 1-2 volte al giorno. L’uso di Ciderma, peraltro, si presta molto bene in età pediatrica, in quanto non presenta in genere effetti collaterali e rischi di interazioni farmacologiche.
Leggi anche: Dermatite da pannolino, rimedi naturali contro l’irritazione
Come dare i medicinali omeopatici al proprio bambino
La posologia nei bambini non presenta differenze significative rispetto a quella degli adulti. In genere è la stessa, indipendentemente dall’età e dal peso del piccolo paziente. La somministrazione è molto semplice: i granuli e i globuli omeopatici vanno lasciati sciogliere sotto la lingua del bimbo. Nei neonati e nei bambini sotto i due anni di età i medicinali possono anche essere sciolti in un po’ d’acqua, preferibilmente oligominerale e a temperatura ambiente (meglio evitare la miscelazione con tisane o bevande aromatiche) e proposti in un bicchiere, nel biberon, o con un cucchiaino.
A cura del Dott. Tommaso Lovecchio, medico pediatra esperto in omeopatia
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