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Diverse grandi imprese, leader nei rispettivi settori, hanno investito nelle energie pulite. Ecco chi ha fatto meglio.
Le energie rinnovabili sono un affare, lo dimostra il fatto che diverse grandi aziende leader nei rispettivi settori abbiano deciso di puntare con decisione sull’energia pulita. La scorsa estate numerose grandi imprese, tra cui Apple, Bmw, Google e Ikea hanno sottoscritto il Corporate Renewable Energy Pledge, documento con il quale si impegnano ad effettuare investimenti nelle energie rinnovabili rendendo più sostenibile la catena di approvvigionamento energetico. L’Agenzia per la protezione ambientale statunitense ha stilato una classifica delle trenta imprese che hanno compiuto i più significativi passi in avanti verso l’adozione di energie rinnovabili. Eccone alcune.
Il colosso informatico non è nuovo ad iniziative per ridurre il proprio impatto, soprattutto grazie all’energia solare. Apple può vantare i più grandi pannelli solari privati degli Stati Uniti, in grado di generare circa 167 milioni di chilowattora di elettricità all’anno.
Lo stabilimento della casa automobilistica di Spartanburg, in Carolina del Sud, ha investito nello sviluppo di un sistema che utilizza i gas di discarica per alimentare due turbine a gas. La sede di Monaco di Baviera utilizza circa 3.660 pannelli solari, mentre il centro di ricerca e sviluppo ricava energia grazie alle frenate dei veicoli.
Le iniziative di sostenibilità di Coca-Cola vanno dal riciclaggio di bottiglie e lattine alla conservazione dell’acqua, senza dimenticare le rinnovabili. Lo stabilimento di Atlanta è alimentato dal metano ricavato da una discarica in grado di generare 48 milioni di kWh di energia all’anno.
Dopo aver investito nell’efficienza dei data center il gigante dell’e-commerce ha dichiarato l’obiettivo di ricavare almeno l’8 per cento dell’energia impiegata da fonti pulite entro il 2015. Per raggiungere questo traguardo eBay ha iniziato ad acquistare energia pulita da un’azienda leader nei sistemi di cogenerazione e geotermia che ha sviluppato un sistema di recupero di energia dai rifiuti.
A differenza delle altre imprese presenti nella lista Google ha forse un minor numero di installazioni in loco per la produzione di energia rinnovabile, però ha investito ben 1,5 miliardi di dollari in progetti di energia pulita a livello globale. In particolare Google acquista energia eolica direttamente dalle aziende agricole vicine ai propri data center, sfruttando così oltre 1.040 megawatt di energia prodotta dal vento.
Quasi il 90 per cento delle sedi Ikea è dotato di pannelli solari. Complessivamente Ikea ha investito 1,8 miliardi dollari nelle energie rinnovabili, puntando con particolare decisione sull’energia eolica. Lo scorso novembre ha acquistato il suo secondo parco eolico, un impianto in Texas in grado di generare 165 megawatt.
La casa automobilistica tedesca ha investito circa 1,4 miliardi di dollari nello sviluppo di parchi eolici. Lo stabilimento di Chattanooga, in Tennessee, è alimentato da 33mila pannelli solari in grado di fornire il 12,5 per cento dell’energia di cui l’edificio necessita.
La celebre catena di negozi statunitense è fervente sostenitrice di progetti di energia rinnovabile in loco. Nei propri edifici Walmart utilizza una combinazione di celle a combustibile, pannelli solari sul tetto e impianti eolici. Secondo il suo sito web, l’azienda ha intrapreso oltre 335 progetti di energia rinnovabile dalla fine del 2013 ad oggi.
La società di software sta cercando di rendere carbon neutral entro il 2015 il proprio quartier generale di San Jose, in California. La società, oltre ad aver installato venti turbine eoliche, utilizza fuel cell alimentate e metano prodotte dall’americana Bloom Energy.
La catena di grandi magazzini americana dallo scorso gennaio ha finanziato almeno 160 impianti solari in 13 stati stringendo accordi per l’acquisto di energia fotovoltaica con Sun Edison. Kohl’s può contare su 8.360 pannelli che generano circa tre milioni di kWh all’anno.
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