Informazioni utili, spunti e itinerari per conoscere Ferrara e i suoi dintorni in bicicletta: dal tour lungo le mura in centro città alla ciclovia sul Po. Tante idee per una pedalata invernale.
Val d’Aosta. Da Champoluc ai laghi Pinter
Un’escursione mozzafiato in Val d’Aosta, per ammirare le vette del Cervino e del Monte Bianco e incontrare fiori di alta montagna e animali selvatici.
Partire dalla città per andare a dormire in montagna sotto
la tenda, lontano dall’afa e dalla folla. Raccontarsi attorno ad un
falò improvvisato, con la luna lì da accarezzare e
all’alba ammirare uno degli spettacoli più belli sulle
montagne della valle d’Aosta…
Itinerario
Si parte dai 1935 metri del Crest stazione di arrivo della
telecabina panoramica (per gli orari tel: 0125307113, ci sono corse
anche alle ore 21 e 22) che sale da Champoluc in valle
d’Ayas. Da qui imboccare la strada sterrata che si diparte sulla
sinistra verso il vallone di Cuneaz. Alla prima curva a sinistra,
scendere in un sentiero che porta verso il villaggio di
Cuneaz, caratteristico agglomerato di baite (tenere i cani
al guinzaglio) in pietra e legno. Dopo averlo attraversato seguire
le indicazioni gialle e nere di percorso dell’alta via: il
n°1. Qui il sentiero si inoltra nel verde dei pascoli e
sale senza grandi dislivelli, fino a giungere ad un piccolo
altipiano in cui si incontra un bivio, a destra si diparte il
sentiero che porta alla valle di Mascognaz, parallela a quella di
Cuneaz, a sinistra si prosegue per il colle e i laghi Pinter. Ora
il cammino si fa più ripido fino a giungere ad un pianoro
popolato da marmotte in cui si attraverserà uno dei corsi
d’acqua che scende dai nevai. Da notare sulla destra salendo, un
gruppo di monoliti che sembrano crollati da un accatastamento ben
ordinato, frutto probabilmente dello sfaldarsi di un’antica
montagna. Da qui il sentiero inizia ad inerpicarsi per dirigersi
sulla sinistra verso un canalino breve e stretto, dal fondo
sconnesso, fatto di sfasciume e solcato da un ruscello, che
rappresenta l’unica vera difficoltà di questo percorso,
è bene quindi prestare attenzione. Il percorso ora entra
nella valletta che scende dal colle Pinter dopo pochi metri si
incontra un altro bivio, a destra inizia il sentiero che porta al
lago Perrin e a sinistra si prosegue per la meta. Appena
più in alto sulla destra, c’è un’indicazione di
percorso per i laghi Pinter che si trovano a pochi
metri.
Informazioni
Lungo il percorso, oltre ai fiori variopinti dei pascoli, si
potranno ammirare le viole (quest’anno particolarmente numerose),
le genziane con il loro splendente blu cobalto e, i più
attenti, potranno inchinarsi (la pianta è protetta e non si
può raccogliere) a sua maestà Negritella, la regina
dei fiori profumati, per inebriarsi della sua essenza
straordinariamente variegata. Diverse sono le possibilità di
trovare un fondo asciutto e uniforme per posare la tenda, tra i
migliori segnaliamo la zona attorno al terzo lago da cui si possono
ammirare le vette più famose della Valle d’Aosta tra cui il
Cervino e il Monte Bianco. Si possono osservare con una certa
facilità animali selvatici come scoiattoli, volpi, camosci,
stambecchi, marmotte e diversi esemplari di fringuello montano
(montifrigilla nivalis). Questo uccellino, appena più grande
di un passero con il capo color ardesia e il corpo grigio-beige, ha
una vistosa striscia bianca sulle ali, particolarmente visibile
durante il volo. Sembra molto in confidenza con gli escursionisti,
infatti si avvicina volentieri per prendere briciole di pane. Il
colle di Pinter 2777 metri che si trova poco distante dai laghi,
mette in comunicazione la valle d’Ayas con la valle di Gressoney e
fa parte dell’alta via n°1 che scende verso il rifugio di
Alpenzu. I laghi (2692 metri), discretamente pescosi, sono spesso
ghiacciati fino all’inizio del mese di luglio e hanno una
colorazione che va dal trasparente al verde chiaro. Questa
escursione si può effettuare da fine giugno fino alla fine
di ottobre e può richiedere mediamente dalle 2 alle 3 ore di
cammino. L’attrezzatura consigliata è quella classica da
escursionismo da alta montagna, per la notte prevedere un sacco
letto adatto a temperature di anche -15°.
Come arrivare
In auto: Autostrada Torino Aosta (per chi arriva da Milano,
autostrada MI-TO, bretella Santhià Ivrea e poi direzione
Aosta) uscita Verres proseguire in direzione Valle d’Ayas.
In treno: linea Torino Aosta, scendere alla stazione di Verres e
prendere l’autobus per Champoluc.
Dove dormire
Albergo de Champoluc, tel: 0125308088 (adiacente alla funivia per
il Crest).
Albergo ristorante Creforné (località Crest), tel:
0125307197.
Ufficio Informazioni Turistiche
Azienda di promozione turistica di Champoluc, tel: 0125307113, fax
0125307785.
Bibliografia
“Andar Per Sentieri in Valle d’Aosta”, di Pietro Gillio con la
collaborazione di Palmira Orsieres, edizioni Istituto Geografico De
Agostani.
Cartografia
Carta dei sentieri e dei rifugi dell’Istituto Geografico Centrale
(IGC) n.5.
Claudio Ottavio
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dalle aurore boreali della Lapponia al Dìa de los muertos del Messico. Ecco alcune idee di viaggio 2025 per esserci dove accadono eventi straordinari.
Come trasformare il viaggio in un’esperienza di benessere mentale. Il caso della Toscana, un’oasi benefica per mente, corpo e spirito
Sette idee per vivere l’atmosfera natalizia tra lo shopping nei mercatini, passeggiate in borghi vestiti a festa e mirabili opere d’arte.
Un break in autunno in Baviera: splendidi trekking nei boschi, deliziose cittadine storiche, arte e cultura.
Quando il paesaggio si copre di neve, il cantone svizzero del Vallese diventa una perfetta meta invernale, dove muoversi sci ai piedi o con i mezzi pubblici che raggiungono le vette più elevate.
La città ligure unica tra le italiane nella guida Best in Travel 2025. Tra le migliori destinazioni anche Osaka e Tolosa
Viaggio nelle sabbie del deserto egiziano, fra templi, rotte carovaniere e battaglie storiche. Navigando verso sud tra i misteri della civiltà nubiana.
L’obiettivo dell’hotel Populus è compensare le emissioni di CO2 del 500 per cento attraverso operazioni eco-friendly. Ma è davvero così green?