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Daft Punk – Tron Legacy
Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo alias Daft Punk. I componenti del «duo électro français» che raramente mostrano il proprio volto e concedono interviste, sono stati chiamati a musicare le immagini di Tron Legacy, seguito di quell’autentico cult movie che fu Tron, che nel 1982 di fatto decretò un sostanziale passo in avanti verso un
Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo alias Daft Punk. I
componenti del «duo électro français» che
raramente mostrano il proprio volto e concedono interviste, sono
stati chiamati a musicare le immagini di Tron Legacy, seguito di
quell’autentico cult movie che fu Tron, che nel 1982 di fatto
decretò un sostanziale passo in avanti verso un uso sempre
più importante delle immagini elaborate al computer
nell’industria cinematografica.
Nel film ritornano i due protagonisti del primo episodio Kevin
Flynn (Jeff Bridges) e Alan Bradley/Tron (Bruce Boxleitner), mentre
l’emergente Garrett Hedlund è Sam, il figlio di Kevin, che
si ritrova nello stesso mondo creato dal computer nel quale il
padre aveva vissuto la sua straordinaria avventura. È una
prova importante per il duo francese: «Questo progetto»
dichiarano i due «è di gran lunga la sfida più
complessa che abbiamo dovuto affrontare.
Scrivevamo musica nelle nostre camerette e siamo finiti a produrre
con una vera orchestra di 90 elementi, con alcuni dei migliori
musicisti al mondo. Abbiamo vissuto momenti molto intensi negli
ultimi anni, ma suonare con un’orchestra è tutta un’altra
storia». I Daft Punk sperimentano, come loro abitudine,
fondendo elementi elettronici a orchestrazioni ad ampio respiro
adatte al grande schermo.
La sintesi avviene in brani come l’imponente Tron Legacy (End
Titles) o l’incalzante e pulsante The Game Has Changed. Le fonti
d’ispirazione sono Max Steiner, Bernard Herrmann, John Carpenter,
Vangelis e Maurice Jarre. E chissà che i fan del duo
francese non siano spinti ad esplorare altri territori
musicali…
Pippo Piarulli
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