La più grande compagnia energetica del Paese il 31 agosto ha chiuso l’ultima centrale elettrica a carbone: uno step importante per il futuro danese.
Danimarca, nuovo record per l’energia eolica nel 2015
Un record dopo l’altro. La Danimarca è già ai vertici di tutte le classifiche dedicate alla sostenibilità, ambientale e sociale. Ma non si accontenta e, anno dopo anno, aumenta l’ambizione per cercare di continuare a fungere da esempio, ma soprattutto da stimolo, per gli altri paesi. Anche nel 2015 l’energia rinnovabile prodotta grazie al vento
Un record dopo l’altro. La Danimarca è già ai vertici di tutte le classifiche dedicate alla sostenibilità, ambientale e sociale. Ma non si accontenta e, anno dopo anno, aumenta l’ambizione per cercare di continuare a fungere da esempio, ma soprattutto da stimolo, per gli altri paesi. Anche nel 2015 l’energia rinnovabile prodotta grazie al vento ha stabilito un nuovo record su base annua coprendo il 42,1 per cento del fabbisogno elettrico del paese nordeuropeo.
La notizia è stata data venerdì e il dato sostituisce il record precedente, pari al 39,1 per cento stabilito nel 2014. Le sole turbine danesi presenti nelle regioni occidentali hanno generato elettricità sufficiente per “illuminare” 1.460 ore sulle 8.760 totali, secondo il portavoce di Energinet, Carsten Vittrup.
“Non è stato raro – durante il 2015 – che in alcune ore l’energia eolica prodotta superasse il consumo effettivo. Ma nella parte occidentale del paese, sono stati raggiunti picchi di produzione superiore anche del 16 per cento”, ha detto Vittrup.
Durante quei picchi, l’energia eolica è stata esportata in Norvegia, Svezia, Germania ed è stata scambiata con energia idroelettrica prodotta in Norvegia o energia solare in Germania quando la produzione interna non era sufficiente. Il tutto in un perfetto schema di produzione orizzontale, democratico e soprattutto che non conosce confini. La smart grid, la rete intelligente.
In un periodo storico in cui si parla di economia circolare, di efficienza e di risparmio, la collaborazione tra paesi europei – e non solo – è d’obbligo per continuare a sviluppare un sistema energetico pulito, che non emette gas serra in atmosfera e che non sfrutti i combustibili fossili: un sistema 100 per cento rinnovabile. A conferma di ciò, ci sono i numeri. Se nel 2005 l’energia eolica ha coperto il 18,7 per cento del consumo elettrico mondiale, nel 2012 il vento, da solo, è arrivato al 30 per cento.
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