A Delhi il livello di smog ha infranto ogni record per quest’anno

Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.

Una nebbia fitta avvolge le strade di Delhi, sembra di essere in una scena del film “The Mist” ma invece stiamo parlando di una delle città più grandi al mondo con 30 milioni di abitanti. Le immagini recenti della città mostrano uno scenario post-apocalittico: la visibilità è quasi nulla e le persone in strada indossano tutte la mascherina. Il motivo è lo smog. Questa mattina il livello di inquinanti atmosferici PM 2.5 ha raggiunto i 907 microgrammi per metro cubo, record quest’anno, circa 65 volte più del limite massimo fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità (15). Le autorità di Delhi hanno chiesto agli anziani e ai vulnerabili di non uscire di casa e hanno attuato diverse misure come: sospendere i cantieri, vietare ai camion di entrare nella capitale e chiudere le scuole, eccetto i licei, mantenendo temporaneamente le lezioni da remoto.

Che cosa sta succedendo a Delhi

Ogni anno durante il periodo invernale Delhi viene ricoperta da una coltre di smog spessa dovuta ai fumi del traffico e alla pratica degli agricoltori di bruciare i terreni per ripulire i campi di riso dopo la raccolta. . Il Consorzio indiano per la ricerca sul monitoraggio e il modellamento dell’agroecosistema ha dichiarato che nella giornata di domenica ci sono stati circa 1.300 incendi. Il fenomeno osservato non è quindi inusuale, tuttavia questa mattina ha raggiunto dimensioni più ampie del normale. Per dare un’idea di quanto successo, lunedì 18 novembre alle ore 12.30 locale, l’indice di qualità dell’aria era pari a 1113, circa 18 volte il livello di Milano e molto più alto del livello medio pericoloso (343).

Il piano d’azione per contrastare l’inquinamento dell’aria

La Corte suprema ha criticato  il governo indiano. In particolare il tribunale ha sottolineato il ritardo nell’attuazione del piano d’azione di risposta graduata (Grap), un sistema di misure che viene attivato in base a quanto è inquinata l’aria. “Non permetteremo di ridimensionare le misure preventive nella fase 4 anche se l’indice di qualità dell’aria scenderà al di sotto di 450. La fase 4 continuerà fino a quando il tribunale non lo permetterà”, è la risposta data al The Times  of India dalla Corte Suprema indiana. Il mese scorso il tribunale aveva stabilito che l’aria pulita era un diritto umano fondamentale e aveva ordinato sia al governo centrale che alle autorità statali di agire per ridurre l’inquinamento.

La classifica delle città più inquinate al mondo

Non è una novità che Delhi abbia problemi simili legati all’inquinamento. Dal 2018 ad oggi la capitale dell’India si è classificata per quattro volte prima nel World air quality report, l’elenco delle città al mondo con la peggiore qualità dell’aria stilata dall’organizzazione svizzera IQAir. In particolare nel report del 2023 Bangladesh, Pakistan, India, Tagikistan e Burkina Faso sono i paesi che hanno i risultati peggiori, mentre sono soltanto 10 i paesi nel mondo che hanno un Aqi che soddisfa le regole imposte dall’Oms. Si tratta di Svezia, Finlandia, Estonia, Porto Rico, Australia, Nuova Zelanda, Bermuda, Grenada, Islanda, Mauritius e Polinesia francese. Si tratta di dati inquietanti che fanno riflettere quanto la maggior parte del mondo non stia affrontando seriamente la salute del pianeta e dei suoi cittadini.

 

 

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