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Cuccioli e dentizione, come controllare i morsi con il gioco e la dolcezza
Anche i cuccioli hanno problemi con la nascita dei primi denti. E per molti di loro il morso è uno sfogo naturale e persino piacevole. Come controllare i danni che il piccolo arreca in questo modo a noi e all’ambiente che lo circonda? La parola agli esperti.
I cuccioli attraversano – come i bambini del resto – un periodo per molti versi difficile e stressante: quello della dentizione. Intorno alla seconda/terza settimana di vita per i cagnolini comincia, infatti, l’eruzione dei dentini da latte che si completa intorno ai 55 giorni. I denti rimarranno in sede fino ai tre mesi circa, per poi cadere e cedere il posto a quelli definitivi.
La dentatura da latte dei cuccioli è composta da 28 denti di cui sei incisivi, due canini e sei premolari sia sulle gengive superiori sia su quelle inferiori. Il periodo della dentizione è per il piccolo una fonte di stress, che si protrae fino alla comparsa dei denti definitivi. La prima dentizione definitiva è composta dai premolari, che spuntano quasi contemporaneamente con i primi incisivi superiori e inferiori. Lo sviluppo di questa seconda dentatura si completa fra i sei–sette mesi a seconda di razza e/o taglia, con l’eruzione di 42 denti. ( E sono in tutto sei incisivi, due canini, otto premolari, quattro molari superiori più sei incisivi, due canini, otto premolari, sei molari inferiori).
In questa delicatissima fase i cuccioli tendono a mordere e a dilaniare tutto quello che si trova alla loro portata: dalle scarpe alle pantofole, dagli oggetti di plastica a quelli pericolosi come prese e fili della corrente. Per limitare i danni – e per difenderci dai loro dentini aguzzi e dai morsi dolorosi – ci sono comunque tecniche e accorgimenti “dolci” che si possono attuare per scongiurare il pericolo. Ecco i consigli degli esperti.
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Perché i cuccioli mordono
Il cucciolo in casa è spesso e volentieri un tornado di vivacità. Gioca, corre, si sfoga per poi addormentarsi di colpo. Ma il sollievo, per chi gli vive accanto, è sempre momentaneo e non passerà molto tempo prima che il piccolo si trasformi di nuovo nell’Attila in miniatura che abbiamo accolto in famiglia.
“I cuccioli utilizzano la bocca e il morso per vari motivi. Il primo è per conoscere il mondo, in quanto l’esplorazione orale nei primi mesi di vita è importantissima e diventa basilare per la corretta crescita del cane adulto”, spiega Bruno Ferrari, educatore cinofilo.
“In questo i cuccioli sono uguali ai neonati, che hanno però il vantaggio di avere le mani a disposizione per poter apprendere e conoscere il mondo tramite il senso del tatto. I cani, al contrario, analizzano ciò che li circonda soprattutto con la bocca ed è bene lasciarli sperimentare, controllando sempre cosa ‘assaggiano’ per evitare problemi di ingestione o danni a casa e persone”.
È importante insegnare al cucciolo a controllare il morso
Gli fa eco Giovanna Nieddu dell’allevamento amatoriale “Lupi delle Janas”: “Prendiamo in esempio una razza come quella del cane lupo cecoslovacco che ha, proprio come i lupi, una grande attitudine all’uso della bocca per conoscere il mondo circostante. Nella fase di socializzazione il piccolo usa molto il morso come mezzo comunicativo e per soddisfare la sua curiosità nei confronti degli oggetti che lo circondano. Nei primi tempi è la mamma ad aiutare il cucciolo nella sua scoperta del mondo e nell’utilizzo della dentatura. Se è equilibrata, sarà in grado di dare al piccolo l’input necessario per controllare il morso, ma in questa fase il lavoro dell’allevatore consiste proprio nell’avviare un percorso educativo specifico”.
È importante, infatti, insegnare al cucciolo a capire che se stringe una mano o un dito può fare male. E molto. Ma come si fa a controllare il morso? “Non dimentichiamoci che il cane conosce il mondo tramite la bocca. Quello che gli si deve insegnare è proprio il controllo, in modo che, se ti prende la mano mentre gioca, non possa farti del male. Se la mamma ha svolto un buon lavoro, si è avvantaggiati, ma non è impossibile insegnarlo anche a chi, per un motivo o per l’altro, non ha ricevuto l’educazione parentale”, continua Giovanna Nieddu.
Nel periodo della socializzazione, il controllo del morso diventa basilare per il cucciolo e per chi gli sta accanto. “Fa parte di uno strumento conoscitivo che va indirizzato, esercitato a livello intraspecifico e interspecifico nonché ambientale. Non va inibito, ma orientato. Sicuramente richiederà tanta pazienza da parte dell’allevatore o del proprietario e tanta coerenza e sensibilità”, conclude Nieddu.
Mordere, che piacere! Attenzione ai danni, però
Il delicato periodo della dentizione comporta per il cucciolo problemi sia fisici sia psicologici. “I cuccioli mordicchiano perché cambiano i denti e possono provare fastidio e dolore alle gengive”, spiega Bruno Ferrari. “A sei mesi circa il cambio dei denti è completato e i cani hanno la dentizione definitiva. Bisogna pensare comunque che, per il cane, masticare è altamente piacevole e rilassante quindi è necessario, da parte dei proprietari, fornire oggetti adatti alla masticazione quando il bisogno di ‘assaggiare’ e mordicchiare qualunque cosa diventa più forte”.
Utilissimo è un gioco come il kong (si trova in ogni pet shop e anche in qualche supermercato), ma lo sono anche toys che possano essere addentati e leccati senza rompersi, e quindi rilasciare pezzetti pericolosi per la trachea e lo stomaco del piccolo se inghiottiti.
“Quando il cane morde con i molari avviene inoltre un rilascio di endorfine che provoca uno stato di benessere”, prosegue Ferrari. “Fornendogli oggetti da mordicchiare riusciremo a ridurre, fino ad eliminare quasi del tutto, episodi di distruzione casalinga nei confronti degli arredi e di altri suppellettili a cui teniamo. A volte basta predisporre l’ambiente circostante in funzione del cucciolo e dotarsi di corretti strumenti per soddisfarlo per non incorrere nei problemi legati alla distruttività dei primi mesi di vita”.
“Dobbiamo tener presente che, se il cucciolo ha la possibilità di passare i primi due mesi di vita in compagnia della mamma, gli viene insegnato il controllo del morso. Mediamente possiamo notare che dal terzo al quinto mese, infatti, questo viene gestito meglio dal piccolo”, aggiunge Giovanna Nieddu. Ci sono però delle eccezioni: “Il cane lupo cecoslovacco, per esempio, è una razza che comunica molto con la bocca, pertanto in questi cani si potrebbe verificare un tardivo controllo del morso”.
L’aiuto dell’educatore cinofilo diventa quindi indispensabile se notiamo che il nostro cucciolo non riesce a controllare l’abitudine a mordere e tende a stringere senza motivo. “Se durante il gioco o le coccole il cucciolo tende a mordere troppo forte la vostra mano o le vostre dita interrompete immediatamente l’interazione con lui per qualche minuto e poi riprendetela quando si sarà calmato e rilassato. Se i dentini vi fanno male emettete un grido o un ‘no’ deciso in maniera tale che il piccolo si renda conto dell’errore”, spiega ancora Ferrari.
I cuccioli, ad ogni modo, vanno sempre toccati con movimenti lenti e pressioni costanti perché non si agitino e il tocco della mano del proprietario possa comunicare loro sicurezza e calma. Il nostro rapporto con loro ne trarrà beneficio e, nel tempo, il piccolo mordace e irrequieto del difficile periodo della dentizione lascerà il posto a un cane equilibrato e affettuoso, capace di controllare la propria voglia di giocare e di divertirsi.
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