Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Dentro il guscio delle noci
In Italia, la varietà di noci più coltivata è quella di Sorrento, pregiata ed antica, dal guscio sottile e gheriglio tenero, saporito e poco oleoso. La raccolta di questa cultivar, ancora saldamente legata alla storia e per la quale si attende il riconoscimento europeo Igp, avviene manualmente in settembre e ottobre ed è seguita dall?essiccamento
In Italia, la varietà di noci più coltivata
è quella di Sorrento, pregiata ed antica, dal guscio sottile
e gheriglio tenero, saporito e poco oleoso. La raccolta di questa
cultivar, ancora saldamente legata alla storia e per la quale si
attende il riconoscimento europeo Igp, avviene manualmente in
settembre e ottobre ed è seguita dall?essiccamento dei
frutti all’aperto, su graticci, in zone ben ventilate. Le noci di
Sorrento si dividono in due principali categorie: una con guscio
leggermente appuntito, forma allungata e sutura sporgente, l?altra
con guscio rotondeggiante e più piccolo. In cucina, le noci,
sono l?ingrediente di molti piatti e dolci tipici. Con il mallo
delle noci immature macerato in alcool, in numerose zone d?Italia,
si prepara l?antico liquore Nocino, aromatico e dalle
proprietà digestive, la cui ricetta originale prevedeva che
le noci fossero raccolte da mani di fanciulle scalze la notte di
San Giovanni?
Studi recenti hanno attribuito alle noci la capacità di
tener pulite le arterie e difenderle dall’assalto dei grassi.
Esperti del policlinico di Barcellona, hanno dimostrato che
mangiare otto noci dopo i pasti protegge le arterie dai danni dei
cosiddetti grassi ?cattivi?. I ricercatori hanno esaminato
ventiquattro persone la metà delle quali con livelli di
colesterolo moderatamente elevati. Dopo aver somministrato ai
volontari due pasti a base di formaggio grasso e salumi a distanza
di una settimana l’uno dall’altro, hanno fornito cinque cucchiaini
di olio d’oliva dopo il primo pasto e otto noci (28 grammi) dopo il
secondo: ne è emerso che sia l’olio d’oliva sia le noci
riducono le reazioni infiammatorie e ossidative che intervengono
nelle arterie dopo un pasto troppo ricco di grassi saturi. Le noci
si sono dimostrate un valido alleato nel preservare
l?elasticità e la flessibilità delle arterie. Merito
dell?amminoacido arginina di cui sono ricche, che stimola la
produzione di ossido nitrico indispensabile all’elasticità
dei vasi e al contenuto in grassi omega-3.
Le noci esercitano un’azione positiva sull’attività
sessuale, poiché aumentano la potenza dell’uomo e migliorano
la risposta sessuale della donna e, grazie al contenuto di
manganese, favoriscono la funzionalità dell’apparato
sessuale.
In passato, la ?teoria della segnatura? medioevale, che evidenzia
una similitudine fra l?organo da curare e il rimedio adatto a
curarlo, attribuiva al gheriglio il potere di curare il cervello,
al quale assomiglia. Quest?antica teoria ha trovato conferme nella
scienza moderna che ha riscontrato nella noce acidi grassi benefici
per il sistema nervoso. Mangiare noci fornisce nuovo materiale per
la ricostruzione delle cellule e la continua rigenerazione mantiene
giovane il sistema nervoso e il cervello. La presenza di aminoacidi
come alanina e acido glutammico, inoltre, favorisce la trasmissione
nervosa.
Paola Magni
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