Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
L’innovativa pelle vegetale estratta dalle foglie di cactus è biodegradabile, cruelty-free e arriva dal Messico
Adrián López Velarde e Marte Cazárez hanno dato vita a Desserto, il primo brand che produce pelle a partire dal fico d’India, nel rispetto degli animali e dell’ambiente.
“Se il fico d’India fa bene alla pelle, perché non usarlo per creare la pelle?”. Sono partiti da questa domanda Adrián López Velarde e Marte Cazárez per creare quella che è diventata una alternativa ecostostenibile ed etica alla pelle animale. Messicani di Guadalajara, i due giovani hanno fondato Desserto, il brand che partendo dalle foglie del cactus crea la pelle senza ricorrere a materiali sintetici come la plastica. Ci sono voluti due anni di studi e sperimentazioni, ma a ottobre 2019, per la prima volta, Velarde e Cazárez hanno presentato le loro creazioni a Milano in occasione di Lineapelle, la più importante fiera internazionale dedicata alla pelle.
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Desserto, come nasce l’idea
L’idea è nata quasi per caso: i due hanno tratto ispirazione da realtà simili che realizzano alternative alla pelle partendo da bucce di mela e ananas. Ma è stato il mondo della cosmesi che ha fatto accendere la lampadina. Il fico d’India ha diverse proprietà che vengono sfruttate per prodotti cosmetici, dallo shampoo alle creme: l’associazione è stata automatica. Il cactus, per di più, è molto diffuso in Messico; ne è quasi il simbolo.
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“Molte persone ci hanno accusato di essere pazzi – racconta Velarde –. Perfino gli ingegneri ci hanno detto che la nostra idea era irrealizzabile. Abbiamo risposto: ‘Ma come? Siamo in Messico, siamo messicani, quale materia prima abbonda qui? Il cactus. Cresce da solo e senza bisogno di grandi quantità d’acqua’. È lì che abbiamo iniziato a testare il fico d’India e, dopo diversi tentativi, siamo stati in grado di realizzare un materiale resistente”.
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La pelle prodotta nelle loro piantagioni di cactus non solo è sostenibile ma anche biodegradabile, duratura e di alta qualità. Attualmente viene impiegata soprattutto per le valigie, ma il materiale ha un enorme potenziale per essere sfruttato in altri prodotti di abbigliamento, accessori, arredi e anche interni delle automobili. “Un abito, una borsa, una cintura, un cinturino per orologio, una piccola libreria, una poltrona – spiega Cazárez –. Qualunque pelle può essere sostituita da questo tessuto. La pelle animale o quella sintetica possono essere sostituite dalle pelli vegetali, a beneficio dell’ambiente”.
Una soluzione più rispettosa per l’ambiente
La nuova pelle vegan di Desserto, che ha un prezzo di circa 25 dollari al metro, è molto più eco-friendly delle alternative che utilizzano materiali sintetici composti da agenti chimici tossici, come bisfenolo A e ftalati. I due esempi più conosciuti sono il pvc (polivinilcloruro) e il pu (poliuretano), usati spesso per sostituire la pelle animale. Peccato che non siano biodegradabili e il processo di produzione sia decisamente inquinante. Così come lo è quello della produzione di pelle naturale – oltre a essere poco etico –: far crescere il bestiame è costoso, consuma una grande quantità di risorse e inquina aria e suolo. In più, i materiali organici di origine animale non risultano più biodegradabili dopo l’esposizione ad agenti chimici, come formaldeide e cromo.
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Desserto, dal canto suo, non vuole creare prodotti finiti, ma vendere i suoi materiali a case di moda, stilisti e designer. E, naturalmente, sensibilizzare. Ma c’è di più. Velarde e Cazárez, oltre ad aver realizzato un sogno, fanno anche del bene, all’ambiente e alle persone. “Tutto questo ha un significato più grande per noi – conclude Velarde –. Certo, aiutiamo la moda e l’ambiente, ma in qualche modo aiutiamo anche il mercato del lavoro”. Il Messico e il resto del mondo ringraziano.
Immagine in anteprima © Desserto
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