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Il 2024 è stato un anno difficile per l’auto e in genere per la mobilità. Notizie per la maggior parte negative. O forse no? Questa è la nostra lista di cose buone (e meno) successe quest’anno.
L’Europa riconosce per la prima volta la bicicletta come “mezzo di trasporto sostenibile, accessibile, inclusivo, economico e salutare”.
Con la Dichiarazione Europea sulla ciclabilità si compie un nuovo passo in avanti sul tema della mobilità attiva e sostenibile. Infatti, grazie alla Dichiarazione firmata ad aprile da Consiglio, Commissione e Parlamento europeo, per la prima volta si adotta ufficialmente in questo ambito una politica a livello europeo, riconoscendo la bicicletta come “mezzo di trasporto sostenibile, accessibile, inclusivo, economico e salutare, con un forte valore per l’economia dell’Unione europea”.
Sono otto i principi fondamentali che le istituzioni regionali, locali e nazionali possono attuare per sostenere la diffusione dell’uso della bicicletta.
Questa dichiarazione, pur non avendo un valore giuridico vincolante, può orientare le politiche e gli investimenti a favore della ciclabilità, offrendo sostanzialmente delle linee guida per l’Ue (Unione europea) e per le politiche nazionali degli Stati membri. Svolge quindi il ruolo di bussola strategica per la riduzione dell’inquinamento e la decarbonizzazione dei trasporti e si inserisce a pieno titolo nel percorso avviato per contrastare la crisi climatica, tagliare le emissioni di gas serra e aumentare l’efficienza energetica, secondo gli obbiettivi prefissati per il 2050. In particolare risulta di cruciale interesse per la gestione dei centri urbani.
Il documento è stato firmato il 3 aprile durante una riunione dei ministri dei trasporti degli Stati membri. “Riconosciamo i molteplici benefici della bicicletta: riduce l’inquinamento, allevia la congestione urbana e promuove stili di vita più sani – afferma la Commissaria per i trasporti Adina Vălean. “Inoltre, la bicicletta è una pietra angolare dell’industria europea, stimola l’innovazione e la crescita e crea contesti locali di alta qualità. L’adozione della Dichiarazione è in linea con la strategia industriale dell’Unione europea e i suoi obiettivi”.
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