Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Cani e gatti possono vivere di più e meglio grazie a una corretta alimentazione
Anno nuovo, dieta nuova. Questo vale anche per i nostri amici animali che ormai, sempre di più, condividono la vita delle nostre famiglie. Come per noi, anche per i quattrozampe la salute e il benessere sono il prodotto di una dieta sana. “Non è stato ancora inventato un elisir di lunga vita – spiega la
Anno nuovo, dieta nuova. Questo vale anche per i nostri amici animali che ormai, sempre di più, condividono la vita delle nostre famiglie. Come per noi, anche per i quattrozampe la salute e il benessere sono il prodotto di una dieta sana.
“Non è stato ancora inventato un elisir di lunga vita – spiega la dottoressa Barbara Tonini, medico veterinario nutrizionista – ma le conoscenze in campo nutrizionale ci stanno portando verso una scoperta basilare: si può vivere di più e meglio grazie a una corretta alimentazione e al ruolo ‘anti-invecchiamento’ di alcuni ‘super alimenti’”. Vediamo insieme quali sono le strategie nutrizionali per mantenere giovani cani e gatti di casa.
Dieta anti-aging: ricca e nutriente differenziata per ogni soggetto
Ogni regime alimentare per i nostri amici animali va attentamente modulato secondo le esigenze specifiche del loro organismo e, perché no, anche di quelle non meno importanti del loro palato. “Non si può parlare di una gestione nutrizionale standard – continua la dottoressa Tonini – ed è indispensabile sapere in primo luogo che l’età biologica dell’animale, esattamente come per noi, non corrisponde sempre a quella anagrafica e i cani e gatti senior e geriatrici non sono sempre accomunati dalle stesse problematiche. Quindi, nonostante si cerchi di definire i fabbisogni nutrizionali sulla base dell’età è bene ricordare che questa catalogazione potrebbe non rispecchiare le reali esigenze del nostro amico a quattro zampe”.
Detto questo ci sono una serie di punti da tenere presente. Per prima cosa è bene tener conto dello “stato fisico” della bestiola, perché è da questo che inizia la prevenzione. “Una buona condizione nutrizionale – aggiunge Tonini – limita l’insorgenza di numerose malattie e quindi stabilire se il vostro amico è sovrappeso o sottopeso è il primo passo verso una longevità in salute. Il sovrappeso è sicuramente la patologia nutrizionale più comune, soprattutto nei soggetti senior (7-10 anni), e nonostante siano ormai ben note le drammatiche conseguenze mediche, come diabete, epatopatia, artrosi, tumori, risulta in costante aumento. Quindi, oggi più che mai, ribadiamo che non è mai tardi per cominciare e se i risultati passati non sono stati soddisfacenti ricordatevi che è possibile farsi seguire da un professionista che vi sostenga in un percorso assolutamente attuabile”.
Il valore proteico degli alimenti
Un altro aspetto da tener presente è quello del valore proteico degli alimenti che compongono la dieta quotidiana. Spiega l’esperta: “Bisogna sfatare il mito che i cani e gatti anziani necessitino di una dieta povera o a ridotto tenore proteico per limitare il lavoro a carico di reni e fegato. Gli aminoacidi, i ‘mattoni’ che compongono le proteine, sono infatti fondamentali non solo per la componente muscolare, ma anche per il sistema immunitario e per il profilo metabolico”.
Sotto questo aspetto, perciò, è logico aspettarsi che una carenza proteica possa avere conseguenze più gravi in un soggetto non più giovane e potenzialmente predisposto sia all’ipotrofia muscolare che alla capacità di reagire alle malattie. Se è vero che non si debba risparmiare sull’apporto proteico, è anche molto importante preservare la funzionalità renale ed epatica somministrando proteine a elevato valore biologico ricche di aminoacidi essenziali (quelli che l’organismo non riesce a produrre) che troviamo nei prodotti di origine animale come carne, pesce e uova.
Il pesce, soprattutto quello ad elevato tenore di acidi grassi omega-3 e vitamina B12 (acciughe, sarde, sardine, merluzzo), andrebbe consumato almeno due, tre volte alla settimana per contrastare l’infiammazione cronica.
Cibi sani per digerire bene e contrastare l’invecchiamento
Il tratto gastroenterico subisce dei cambiamenti con l’avanzare dell’età e questi si ripercuotono non solo sulle capacità di assorbimento dei vari nutrienti ma anche sulla popolazione microbica intestinale, il cosiddetto microbiota. Infatti, con il passare degli anni si modifica la capacità di mantenere i batteri “buoni” e si verifica la comparsa di infiammazione e squilibri batterici che possono essere l’anticamera di numerose patologie.
Importantissima, quindi, è l’integrazione di fibra solubile (inulina, pectine, psyllium) e prebiotici (FOS, MOS) che, oltre a regolare la motilità intestinale, favoriscono il mantenimento di un microbiota efficiente, controllano la digestione e il metabolismo dei nutrienti, in particolar modo le fluttuazioni glicemiche.
“Molto utile perciò – aggiunge la dottoressa Tonini – è l’integrazione di fibra solubile (inulina, pectine, psyllium) e prebiotici (FOS, MOS) che, oltre a regolare la motilità intestinale, favoriscono il mantenimento di un microbiota efficiente, controllano la digestione e il metabolismo dei nutrienti, in particolar modo le fluttuazioni glicemiche”.
Un altro aspetto importante per una perfetta dieta anti-aging (anti-invecchiamento) lo stress ossidativo che gioca un ruolo di primo piano nei processi di invecchiamento. “Non è una novità – delucida Barbara Tonini – che i meccanismi che portano allo sviluppo di questa condizione sono secondari sia a un aumento della velocità con cui vengono prodotti i radicali liberi, che a un declino dei sistemi di difesa antiossidante e una diminuita efficienza nel riparare le molecole danneggiate”.
Gli alimenti anti radicali liberi
Per aiutare il nostro amico a quattro zampe è molto importante sia evitare le sostanze che più facilmente inducono la formazione di radicali liberi (per esempio i cibi deteriorati, le diete ricche di grassi e povere di antiossidanti, l’eccesso di stress fisico, le sostanze tossiche inquinanti) che integrare la dieta con molecole a effetto antiossidante.
Quali sono le principali sostanze antiossidanti naturali
- Pigmenti vegetali: polifenoli o bioflavonoidi (verdure a foglia verde, barbabietole, frutti di bosco)
- Vitamine: E, A e C (semi di girasole, mandorle, albicocche, arance, kiwi, cavoli)
- Minerali ed enzimi: selenio, zinco, glutatione e coenzima Q10 (broccoli, cereali integrali, uova, sardine, curcuma, mele, zucca)
Queste molecole oltre ad agire singolarmente possono avere un ottimo effetto sinergico e quindi la somministrazione combinata può potenziare la loro azione (come selenio + vitamina E e C). Conclude la dottoressa Tonini: “È sempre opportuno ricordare che per garantire un sufficiente apporto giornaliero di antiossidanti non sono necessari solo gli integratori, ma è consigliabile un’alimentazione equilibrata e un consumo giornaliero di frutta e verdura fresche e di stagione”.
L’importanza di una dieta variata e, il più possibile, comporta di alimenti freschi diventa perciò basilare anche per una nutrizione anti-aging perfetta dei nostri amici a quattro zampe. E la natura, a questo punto, diventa una maestra attenta e sollecita per aiutare i cani e i gatti di casa a vivere felici a lungo.
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