
L’aumento delle temperature combinato all’innalzamento dei livelli di anidride carbonica nell’aria, causerebbe una maggiore concentrazione di arsenico nel riso, con effetti tossicologici in chi lo consuma.
La dieta migliore per la salute? Nutrizionisti, medici e salutisti non hanno dubbi nel collocare sul podio la dieta mediterranea, dal 2010 considerata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Si caratterizza infatti per ingredienti freschi, integrali e ricchi di antiossidanti naturali; protettivi per la salute delle persone, ma anche per quella dell’ambiente, vista la ridotta presenza di
La dieta migliore per la salute? Nutrizionisti, medici e salutisti non hanno dubbi nel collocare sul podio la dieta mediterranea, dal 2010 considerata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Si caratterizza infatti per ingredienti freschi, integrali e ricchi di antiossidanti naturali; protettivi per la salute delle persone, ma anche per quella dell’ambiente, vista la ridotta presenza di carni rosse e grassi animali. Questa dieta contempla tutti i nutrienti fondamentali, dai carboidrati ai lipidi, dalle vitamine alle proteine, utilizzati nella loro forma più semplice, senza lunghe cotture ed elaborazioni.
Nel 2019, la dieta mediterranea è stata infatti proclamata la migliore al mondo secondo la testata statunitense U.S. News & World report. Tra 41 diete mondiali esaminate da esperti di salute, la mediterranea ha ottenuto un punteggio di 4,2 su 5 grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute. La dieta mediterranea sarebbe al primo posto nel contrastare il diabete, nel favorire un’alimentazione sana, nell’aiutare la salute del cuore e la più facile da seguire come stile alimentare.
Già diversi importanti studi hanno confermato le qualità di questo regime alimentare. Per esempio, nel 2014, i medici dell’Academy of medical royal colleges e del National health service (Nhs) avevano riscontrato che la dieta mediterranea previene il dilagare dell’obesità molto meglio di altri regimi più restrittivi e legati al calcolo delle calorie. Inoltre, alimenti protettivi come le noci, i legumi, i cereali integrali, il pesce azzurro e l’olio extravergine di oliva, di cui i piatti mediterranei sono ricchi, tengono a bada il colesterolo e riducono il rischio di infarto e ictus. L’adozione della dieta mediterranea nei pazienti che hanno avuto un attacco di cuore è risultata quasi tre volte più efficace nel ridurre le recidive o nuovi rischi rispetto alla terapia anticolesterolo con le statine.
Pasta e pane ne rappresentano gli alimenti base, accompagnati da un’integrazione proteica. Pasta, olio extravergine d’oliva e pomodoro, in particolare, sono gli emblemi della declinazione italiana di questo stile alimentare così amato nel mondo; la presenza di ampi tratti di costa favorisce poi l’utilizzo frequente di pesce locale, il cosiddetto pesce azzurro.
Ma anche le proteine derivanti dai legumi, un tempo definite meno nobili, sono state ampiamente rivalutate dai nutrizionisti nel loro potenziale nutritivo, soprattutto se abbinate correttamente a cereali e condite con grassi vegetali insaturi. I piatti tipici della cucina mediterranea non contemplano l’utilizzo di grassi animali, come il burro. Il condimento principe è infatti l’olio d’oliva, extravergine, considerato non più solo un condimento, ma un vero e proprio alimento pregiato. Grande importanza viene data alla verdura e alla frutta, di cui i paesi mediterranei sono generosi produttori, grazie al clima favorevole. Il tutto condito con un’infinità di aromi diversi, dal basilico all’origano fino al timo, erbe aromatiche che consentono di evitare il consumo eccessivo di sale e che aumentano la capacità antiossidante dei piatti.
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