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Una tecnologia a concentrazione solare permetterà di produrre energia elettrica ed energia termica con un unico sistema, chiamato DiGeSPo. Il prototipo è in funzione a Malta e in Trentino.
Si studia da tempo una tecnologia in grado di produrre energia elettrica ed energia termica per il raffrescamento e il riscaldamento sfruttando un unico sistema.
La soluzione potrebbe venire da DiGeSPo (Distributed CHP Generation from small size concentrated Solar Power), progetto finanziato dalla Comunità europea con oltre 3 milioni di euro, che ha l’obiettivo di creare un innovativo sistema, facilmente installabile nelle abitazioni e altri piccoli edifici pubblici, commerciali e industriali. E renderli così energeticamente autosufficienti.
Il progetto, partito nel 2010 e gestito dalla Fondazione Bruno Kessler, ha visto anche il coinvolgimento di Svezia, Malta, Regno Unito e Germania. È coordinato da Luigi Crema, ricercatore all’Unità Reet (Renewable Energies and Environmental Technologies) della Fondazione, guidata da Alessandro Bozzoli.
La tecnologia. Nello specifico la tecnologia DiGeSPo prevede la realizzazione di un sistema modulare per la microgenerazione di energia elettrica e termica, utilizzando una serie di concentratori solari parabolici di 40 centimetri di diametro e un motore Stirling a combustione esterna per la produzione di energia elettrica e di calore.
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Nella pratica gli specchi parabolici convoglieranno la luce solare sul tubo assorbitore, all’interno del quale si trova un fluido in grado di riscaldarsi fino a temperature di 250-300°C. Attraverso un ciclo termodinamico, il calore scambiato con il motore Stirling permetterà la cogenerazione di energia elettrica e termica derivante dal raffreddamento dello stesso. Secondo quanto riportato dal sito web del progetto, il rendimento totale del sistema è del 60-70% rispetto alla radiazione solare incidente. Ad oggi i prototipi in funzione si trovano in Trentino, presso la sede della Fondazione e all’Hotel Hilton di Malta.
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