L’Onu ha proclamato il 2025 anno delle cooperative ritenendole di fondamentale contributo allo sviluppo sostenibile.
Consumo di carne in Germania, nel 2022 è stato il più basso mai registrato
Nel 2022 il consumo di carne dei tedeschi è diminuito di 4 chili rispetto all’anno precedente. E anche la produzione negli allevamenti è calata.
- Tra il 2021 e il 2022 il consumo di carne in Germania è diminuito di molto, registrando il minimo storico.
- Anche la produzione negli allevamenti è calata, in primis quella di carne di maiale.
- Prezzi, benessere animale, cambiamenti climatici, salute: sono diversi i motivi che possono condurre a questo cambio di dieta.
Nei piatti della gastronomia tedesca, la carne ci entra sempre meno. Nel 2022, con 52 kg a persona, il consumo di carne pro capite è diminuito di circa 4,2 kg rispetto al 2021 (nel 2017 era di 60 chili) ed è al minimo storico da quando sono iniziati i calcoli dei consumi nel 1989. E, secondo il Centro federale di informazione per l’agricoltura (Bzl) della Germania che ha divulgato i dati, questa tendenza, già in atto da qualche anno, continuerà in futuro.
Germania: cala il consumo di carne e la produzione negli allevamenti
In particolare, i tedeschi nel 2022 hanno mangiato circa 2,8 kg in meno di maiale, 900 g in meno di manzo e vitello e 400 g in meno di pollame. Anche la produzione negli allevamenti è diminuita come raccontano i dati dell’Ufficio federale di statistica: rispetto all’anno precedente, nel 2022 è stato prodotto il 9,8 per cento in meno di carne suina, l’8,2 per cento in meno di carne bovina e il 2,9 per cento in meno di carne avicola. In verità, la produzione nazionale di carne è diminuita ogni anno dopo il record del 2016 (8,3 milioni di tonnellate di carne prodotte), ma mai quanto nel 2022 (-8,1 per cento rispetto al 2021 con un totale di 7 milioni di tonnellate di carne prodotte).
Il cambiamento nei consumi accelerato dai prezzi, ma i tedeschi sarebbero favorevoli a una tassa sulla carne
Oltre al maggiore interesse delle persone per una dieta veg – il 10 per cento della popolazione tedesca sarebbe vegetariana, il 2 per cento vegana – , si ipotizza che i prezzi raggiunti dalla carne nell’ultimo anno (+14,5 per cento in media) abbiano contribuito al cambiamento dei consumi. A proposito di costi, secondo un recente studio pubblicato su Nature i tedeschi sarebbero favorevoli a una tassa sulla carne (un’ipotesi su cui si è discusso nel Paese) se questa fosse giustificata con la tutela del benessere animale, più che con la riduzione dell’impatto ambientale degli allevamenti.
Diete con meno carne e più vegetali: le iniziative
Si inseriva, invece, nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici, la richiesta – poi soddisfatta – degli studenti universitari di Berlino di avere nelle mense universitarie della capitale tedesca menù più vegetali e rispettosi del Pianeta. Mentre, per promuovere diete più sane e sostenibili e diminuire l’inquinamento e le emissioni di gas serra, una campagna portata avanti da Greenpeace in Germania propone da tempo l’eliminazione dell’iva da frutta e verdura. Qualsiasi sia la spinta verso il cambiamento dei consumi, il dato di fatto resta il calo dei consumi e della produzione di carne.
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