Con una sentenza storica, la Cassazione conferma la condanna per il comandante italiano che ha consegnato 101 migranti alla Libia.
L’assistenza ai disabili in Sicilia e l’indignazione d’altri tempi di Pif
Pif ha incontrato il governatore della Sicilia Rosario Crocetta per parlare di assistenza ai disabili. Ne è uscito un dibattito d’altri tempi da cui imparare.
Per chi è abituato allo stile calmo, a volte impacciato, quasi timido del regista palermitano Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, martedì sarà rimasto sorpreso nel vedere i vari video in cui Pif urla, si sgola e inveisce contro la giunta regionale siciliana e, in particolare, contro l’assessore dimissionario alla famiglia, alle politiche sociali e al lavoro Gianluca Miccichè e poi direttamente, prima attraverso uno smartphone e poi faccia a faccia, contro il presidente della Sicilia Rosario Crocetta. Motivo del contendere è l’assenza di un piano per l’assistenza ai disabili più gravi dell’isola per mancanza di fondi. Sarebbero necessari tra i 460 e i 480 milioni di euro per far sì che gli oltre 3.600 disabili siciliani possano essere assistiti 24 ore su 24.
.@pif_iltestimone non ci sta, @gianmicciche si deve dimettere anche da deputato! @redazioneiene #iprovinciali ? >> https://t.co/uJpBdQsRLI pic.twitter.com/hi658x9yNH
— Rai Radio2 (@RaiRadio2) 20 febbraio 2017
Com’è cominciata la battaglia per l’assistenza ai disabili siciliani
La questione è arrivata sulla prime pagine dei giornali online non solo per la presenza di Pif, ma anche per i due servizi realizzati da Cristiano Pasca per il programma televisivo Le Iene e andati in onda su Italia 1 il 15 e il 20 febbraio. Nei servizi, in particolare, si vede dapprima Miccichè fuggire in auto per evitare le domande di Giancarlo e Alessio Pellegrino, due fratelli tetraplegici che hanno atteso per otto ore nella portineria dell’assessorato. Poi lo stesso Miccichè cerca di “rimediare” andando a casa dei due fratelli per motivare la sua fuga chiedendo “scusa, pur non essendo fisicamente là” il giorno in cui si sono recati all’assessorato. “Nei prossimi mesi l’assistenza domiciliare arriverà”, afferma Miccichè ripreso di nascosto, a condizione che i disabili gli “diano una mano a restare”. Miccichè si dimetterà meno di 24 ore dopo.
Il confronto tra Pif e Rosario Crocetta
Nella giornata di martedì, invece, Pif insieme ai fratelli Pellegrino e a un gruppo di disabili ha deciso di recarsi direttamente dal governatore Crocetta a Palazzo d’Orleans, la sede della regione a Palermo. La giornata è stata scandita da due episodi. Il primo, al mattino: Pif ha avuto un diverbio con Crocetta al telefono visto che questo era fuori Palermo per altri eventi istituzionali. Già in questo caso Pif ha affermato che si tratta di una situazione d’emergenza e che “se lei (riferito a Crocetta, ndr) non è in grado di dare assistenza a questi disabili, se non sa trovare i fondi” si deve dimettere. Nel pomeriggio il faccia a faccia ha assunto i toni di uno scontro politico d’altri tempi, a cui non siamo più abituati.
“Ci metto te al mio posto così risolvi il problema”, ha detto il governatore a Pif che gli ha risposto a tono: “Ma io non sono mica il presidente della Regione. Se non risolve il problema di tutti i disabili entro due mesi si deve dimettere”. E ancora Crocetta: “Questo in politica si chiama ricatto, ho preso degli impegni e tu li verificherai”. “I ricatti li faceva il suo assessore: presidente è finita. Non avete più credibilità”. Alla fine i due si sono dati appuntamento tra due mesi per capire se Crocetta avrà risolto la situazione. In tal caso, ha concluso Crocetta, “se non lo faccio, potrai fare tutte le campagne di informazione che vorrai”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Numerose ong hanno sottolineato la situazione drammatica della popolazione palestinese a Gaza, chiedendo a Israele di rispettare il diritto umanitario.
Vida Diba, mente di Radical voice, ci parla della genesi della mostra che, grazie all’arte, racconta cosa significhi davvero la libertà. Ed esserne prive.
L’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e il gruppo Prada hanno lanciato un programma di formazione per le donne africane.
Amnesty International ha pubblicato un manifesto elettorale in 10 punti rivolto ai partiti italiani: “I diritti umani non sono mai controversi”.
Si tratta di Zahra Seddiqi Hamedani ed Elham Choubdar colpevoli, secondo un tribunale, di aver promosso la “diffusione della corruzione sulla terra”.
Dal 2 al 4 settembre Emergency ricorderà che la pace è una scelta realmente perseguibile a partire dalla conoscenza e dalla pratica dei diritti umani.
Il Comune di Milano lo faceva già ma smise, attendendo una legge nazionale che ancora non c’è. Non si può più rimandare: si riparte per garantire diritti.
Le persone transgender hanno ora il diritto alla piena autodeterminazione a Milano grazie al primo registro di genere in Italia.