Covid-19

Il discorso integrale di António Guterres contro l’odio e la xenofobia generati dalla crisi che stiamo vivendo

Secondo il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, la pandemia in corso ha contribuito a diffondere messaggi d’odio nei confronti dei migranti, degli stranieri e delle persone più vulnerabili. Per questo lancia un appello affinché, uniti, sconfiggiamo sia i pregiudizi sia il coronavirus.

Al coronavirus non importa chi siamo, dove viviamo, in cosa crediamo, né di qualunque altra distinzione. Ci serve tutta la solidarietà possibile per affrontarlo insieme. Eppure, la pandemia sta continuando a generare odio e xenofobia, la ricerca di capri espiatori, allarmismo.

L’avversione verso lo straniero prolifera online e sulle strade. Si sono diffuse teorie di cospirazione antisemite e si sono verificati attacchi legati alla Covid-19 ai danni dei musulmani. Migranti e rifugiati sono stati denigrati come portatori del virus ed è stato negato loro l’accesso alle cure sanitarie. Con gli anziani tra le persone più vulnerabili, sono circolati meme spregevoli sul fatto che siano anche quelle più facilmente sacrificabili. Giornalisti, informatori, operatori sanitari, volontari e difensori dei diritti umani sono diventati dei bersagli semplicemente a causa del lavoro che svolgono.

Dobbiamo agire ora per rafforzare l’immunità delle nostre società contro il virus dell’odio. Per questo lancio un appello per uno sforzo senza precedenti che metta fine all’incitamento all’odio a livello globale.

Chiedo ai leader politici di mostrare solidarietà nei confronti di tutti i membri delle loro società, di costruire e rinforzare la coesione sociale. Prego le istituzioni scolastiche di concentrasi sull’educazione digitale, in un’epoca in cui miliardi di giovani navigano su internet e gli estremisti sono in agguato, pronti ad attaccare un pubblico assertivo e potenzialmente afflitto. Chiedo ai mezzi d’informazione, specialmente ai gestori dei social network, di fare di più per segnalare e – in linea con le leggi internazionali sui diritti umani – rimuovere contenuti razzisti, misogini e pericolosi. Faccio appello alla società civile affinché s’impegni a raggiungere le persone più vulnerabili, e alle istituzioni religiose perché fungano da modelli di rispetto reciproco.

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Coronavirus, una donna cammina sul ponte di Brooklyn, a New York © Victor J. Blue/Getty Images

Chiedo a tutti, ovunque si trovino, di rifiutare l’inimicizia, trattare gli altri con dignità e cogliere qualunque opportunità per essere gentili.

L’anno scorso ho lanciato la strategia e il piano d’azione delle Nazioni Unite contro l’incitamento all’odio per aumentare i nostri sforzi contro questa piaga.

Mentre combattiamo la pandemia abbiamo il dovere di proteggere ogni essere umano, porre fine ai pregiudizi e prevenire la violenza.

Sconfiggiamo l’odio – e la Covid-19 – insieme.

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