Finanza climatica, carbon credit, gender, mitigazione. La Cop29 si è chiusa risultati difficilmente catalogabili in maniera netta come positivi o negativi.
Il passaggio del discorso sullo stato dell’Unione di Obama sui cambiamenti climatici
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha pronunciato nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21 gennaio il suo penultimo discorso sullo stato dell’Unione di fronte al Congresso, prima della fine del suo secondo mandato nel 2016. È un rito molto importante per la politica americana perché vengono annunciati gli impegni e le priorità
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha pronunciato nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21 gennaio il suo penultimo discorso sullo stato dell’Unione di fronte al Congresso, prima della fine del suo secondo mandato nel 2016. È un rito molto importante per la politica americana perché vengono annunciati gli impegni e le priorità per il futuro. Qualche minuto dello speech, durato quasi un’ora, lo ha dedicato ai cambiamenti climatici.
Obama ha citato gli ultimi dati della Noaa, l’Agenzia americana per gli oceani e l’atmosfera, e dalla Nasa che hanno confermato che il 2014 è stato l’anno più caldo da quando l’uomo ha cominciato a tenere traccia della temperatura media globale. Inoltre ha ribadito che il riscaldamento globale è una delle minacce più pericolose per la sicurezza degli Stati Uniti. Per questo ha detto che si impegnerà affinché il suo paese possa guidare la comunità internazionale nell’adozione di azioni e misure concrete, citando l’accordo raggiunto con la Cina per fermare l’aumento delle emissioni di CO2 in atmosfera. E la conferenza sul clima di Parigi (Cop 21), è sempre più vicina.
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