Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Dismaland migra a Calais per ospitare i profughi
Banksy ha dichiarato che la legna e gli infissi di Dismaland, chiuso il 27 settembre, verranno trasferiti al campo profughi Jungle, la giungla, nei pressi di Calais, in Francia. Nel campo si trovano circa cinquemila persone fuggite da paesi inclusi la Siria, la Libia e l’Eritrea. Molti arrivano a Calais per tentare di raggiungere la
Banksy ha dichiarato che la legna e gli infissi di Dismaland, chiuso il 27 settembre, verranno trasferiti al campo profughi Jungle, la giungla, nei pressi di Calais, in Francia. Nel campo si trovano circa cinquemila persone fuggite da paesi inclusi la Siria, la Libia e l’Eritrea. Molti arrivano a Calais per tentare di raggiungere la Gran Bretagna via traghetto o attraversando il tunnel della Manica, 50 chilometri di galleria ferroviaria che uniscono Calais alla cittadina britannica di Folkestone.
Dal 27 settembre sul sito ufficiale di Dismaland non è più possibile acquistare biglietti per la mostra. Invece in home page si vede una foto del campo profughi con sovrapposto il castello di Cenerentola bruciato che domina il parco tematico. Sotto si legge:
Coming soon… Dismaland Calais. Tutto il legno e gli infissi di Dismaland saranno inviati al campo rifugiati Jungle vicino Calais per costruire rifugi. Nessun biglietto sarà disponibile online.
Dismaland ha attratto 150mila visitatori in cinque settimane. I commercianti locali stimano che la mostra abbia fatto incassare 20 milioni di sterline, più di 27 milioni di euro, all’economia di Weston-super-Mare, cittadina sulla costa occidentale inglese che ha ospitato l’attrazione.
Le opere di più di 60 artisti da tutto il mondo sono state messe in mostra a Dismaland, una delle quali affronta il tema dei rifugiati con sarcasmo pungente: i visitatori potevano telecomandare barche in miniatura affollate da profughi in una piscinetta popolata anche da corpi galleggianti.
Per smantellare Dismaland ci vogliono tre settimane. È previsto che la legna e gli infissi raggiungeranno la giungla perché vengano utilizzati per migliorare le strutture dove risiedono i profughi. Il campo è sorto originariamente nel 1999 nelle vicinanze di Calais con il nome di Sangatte. Nel corso degli anni è stato demolito e spostato più volte, ed è stato anche scenario di vari episodi di violenza, fino a diventare il campo profughi conosciuto oggi come Jungle.
Con il rinnovato flusso di profughi verso l’Europa la popolazione della giungla è cresciuta e le condizioni di vita nel campo sono peggiorate. Secondo Mazen Mallah, lo pseudonimo di un profugo siriano che ha pubblicato le sue testimonianze sul Guardian, “la giungla è un luogo dimenticato da tutti. Ci sono solo tende e immondizia. Tutti sono sporchi e hanno freddo”.
The Camp in Calais is a truly dreadful place. It is an indictment of society that it exists.Why have the media largely moved on?
— Peter Sutherland (@PDSutherlandUN) September 22, 2015
Peter Sutherland, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per le migrazioni internazionali, ha descritto il campo di Calais come una “vergogna per la società”. Ha sollecitato i governi francesi e britannici a fare di più per migliorarne le condizioni. Mentre il primo ministro britannico David Cameron ha dichiarato che il Regno Unito accoglierà 20mila rifugiati siriani in cinque anni, nessuno di questi verrà da Calais né da altri posti in Europa.
Il 22 settembre la polizia francese ha fatto irruzione nella giungla sgomberando con violenza circa 400 profughi. Il campo è entrato nel mirino delle autorità perché molti rifugiati tentano di entrare in Inghilterra benché lo stato britannico non voglia accoglierli. Si stima che siano morte dodici persone negli ultimi mesi. L’ultimo episodio è avvenuto il 27 settembre quando un adolescente eritreo ha perso la vita investito da un treno all’entrata del tunnel della Manica.
Immagine di copertina © For the Road
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