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La diversità non va temuta perché è il motore dell’evoluzione. I DeProducers tornano sul palco con Dna
La scienza è di nuovo protagonista della scena musicale grazie ai DeProducers, che questa volta propongono un viaggio alla scoperta dell’essere umano.
“Abbiamo capito che le differenze nella replicazione delle cellule sono il motore stesso dell’evoluzione. È una scoperta bellissima, oltre che un forte messaggio politico: la diversità non va temuta”.
Secondo Vittorio Cosma, pianista, compositore e produttore, membro dei DeProducers, questo è l’insegnamento più importante che il loro ultimo progetto trasmette. Dna è uno spettacolo appassionante, fatto di note, immagini e parole; un viaggio all’interno del corpo umano per capire la sua storia, la genetica e l’evoluzione. Realizzato in collaborazione con l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), è un omaggio alla ricerca scientifica.
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L’incontro fra musica e scienza
Dna è il terzo tassello nel mosaico dell’unione fra musica e scienza che i membri del gruppo – gli altri sono Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci – hanno deciso di comporre. “La scienza è qualcosa di inopinabile, oltre che un serbatoio di ispirazioni meravigliose. Non volevamo parlare di amore o altri temi che sono già stati esplorati a fondo. Avere a che fare con scienziati e cercare di capire come funziona il mondo è davvero stimolante”, racconta Vittorio Cosma.
Un connubio davvero azzeccato: “Ci sono più legami di quanti si creda tra la musica e la scienza, perché sono due linguaggi universali che trascendono le differenze linguistiche o culturali”, chiarisce Telmo Pievani, biologo ed esperto di teoria dell’evoluzione che ha partecipato alla realizzazione di Dna. “Affiancarle rappresenta un nuovo modo, senz’altro efficace, di fare divulgazione. Il pubblico rimane sorpreso, all’inizio non capisce cosa sta succedendo, poi si lascia coinvolgere”.
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L’impegno dei DeProducers nella tutela del Pianeta e degli esseri viventi
L’obiettivo della band non è soltanto rendere più accessibili al pubblico le tematiche scientifiche, ma anche sensibilizzare le persone su alcune delle più grandi sfide attuali. “I dati riguardanti l’evoluzione delle specie sono drammatici. Dobbiamo adottare soluzioni molto più radicali: ripensare i nostri modelli di sviluppo, il modo in cui l’essere umano si relaziona con le altre specie. La nostre classi politiche continuano a ragionare in tempi brevi, mentre servirebbe lungimiranza”, prosegue Pievani.
La stessa lungimiranza che ha portato alla creazione dello Svalbard global seed vault, la banca mondiale delle sementi: “È un hard disk che ci dà la possibilità di lasciare ai nostri figli la vita. Per questo abbiamo deciso di rendergli omaggio”. Cosma ricorda piacevolmente l’esibizione dei DeProducers di fronte alla “cassaforte dei semi” norvegese. È chiaro che la loro capacità di stupire i fan sia inesauribile. Ed è quindi evidente che i loro prossimi spettacoli, tra cui quello del 18 maggio a Mantova, saranno davvero imperdibili.
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