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Dolore acuto e cronico negli animali, quando il rimedio è dolce e non invasivo
Anche in medicina veterinaria il problema del dolore, cronico o acuto, può essere efficacemente affrontato con terapie dolci e non invasive.
Anche nel caso degli animali, purtroppo, le patologie che producono dolore acuto o cronico sono molte e, spesso, invalidanti. Dall’artrosi ai traumi, passando per le varie fasi di displasia e malattie ereditarie a carico di muscoli e articolazioni, l’elenco si fa ampio e preoccupante soprattutto per chi ama il proprio amico a quattro zampe e vuole per lui una vita all’insegna del benessere e della salute.
“Esistono tecniche complementari al trattamento del dolore in senso lato. Dal laser all’agopuntura passando per la Tecar® terapia e la Tens, senza dimenticare l’importantissimo ruolo della fisioterapia”, spiega Davide Gamba, medico veterinario. E proprio su quest’ultima si punta ormai da anni per le patologie osteoarticolari croniche e acute e per tutte le malattie muscolari o gli esiti di traumi e incidenti.
Tecar® terapia e Tens per controllare il dolore
Il termine Tens (Transcutaneous electrical nerve stimulation) è l’acronimo inglese per “stimolazione elettrica nervosa transcutanea”. Si tratta, in sintesi, di una metodologia che si serve della normale corrente elettrica per produrre un effetto analgesico. Il metodo non è invasivo e generalmente produce risultati eccellenti nel paziente a quattro zampe. L’effetto analgesico della Tens può permanere per oltre 24 ore e non ci sono controindicazioni di sorta.
La Tecar® terapia, invece, è una tecnica innovativa utilizzata già da tempo in medicina umana per il trattamento di patologie muscolo-tendinee e osteoarticolari. Il termine Tecar è l’acronimo di “Trasferimento energetico capacitivo e resistivo”. Tramite questa terapia, infatti, viene stimolata l’energia dall’interno dei tessuti biologici per attivare i naturali processi rigenerativi.
“Il principio su cui si basa la Tecar prevede l’incremento del microcircolo e della vasodilatazione con un aumento dell’ossigenazione e del drenaggio emolinfatico. In questo modo si ottiene una riduzione del dolore e l’eliminazione delle sostanze nocive prodotte dal processo infiammatorio con un aumento dell’apporto di ossigeno ai tessuti”, delucida l’esperto. Il tutto stimola il metabolismo cellulare e l’attivazione dei normali sistemi riparativi tessutali.
La laserterapia
“Molto importante in questo campo è anche la laserterapia, che viene utilizzata soprattutto per l’effetto antalgico ed è spesso affiancata ad altre metodologie”, prosegue il dottor Gamba. “Il suo obiettivo non è la rimozione della causa della patologia, ma il supporto nella cura del dolore, sia esso acuto o cronico. La stimolazione laser, infatti, induce un aumento di endorfine, e un immediato effetto dell’endorfina è la riduzione del dolore. In base al ‘dosaggio’ di fotoni che viene somministrato al paziente si avrà un effetto più o meno duraturo ed efficace”.
Bisogna ricordare sempre però che la laserterapia non rimuove la causa del dolore. La patologia vera e propria, quindi, dovrà essere curata con altre terapie, mentre il laser è un ottimo sostegno per non affaticare il paziente con l’assunzione di farmaci. “Lo sviluppo della conoscenza dell’interazione tra fotone e bersaglio cellulare ha permesso di capire come si possa ottenere un effetto di rilascio di sostanze biochimiche contro il dolore attraverso la modulazione dell’infiammazione, aumentando il microcircolo”, continua Davide Gamba. Questo vale sia nel paziente con dolore acuto che cronico. Unici casi in cui la laserterapia non deve essere utilizzata sono le patologie neoplastiche. Il laser stimola, infatti, la crescita e rigenerazione cellulare, e può potenzialmente stimolare anche lo sviluppo del tumore.
L’agopuntura
Tecnica terapeutica antichissima, l’agopuntura è efficace per moltissime malattie sia umane sia animali. “Ci sono metodologie, come la laserterapia, che diventano parte integrante di un protocollo analgesico più ampio che può contenere anche farmaci e altre tecniche quali appunto l’agopuntura”, spiega Davide Gamba.
“E non esistono controindicazioni di sorta alla combinazione di queste tarapie con agopuntura. A secondo dei casi, infatti, la tecnica può essere utilizzata da sola o in combinazione con altre modalità ‘alternative’ o farmacologiche. Se pensiamo a problemi che possono portare allo sviluppo di trigger points (cioè le contratture muscolari focalizzate) sicuramente è efficace sia usata da sola che insieme al laser”.
L’importanza di una corretta alimentazione
Un altro accenno, in merito alla terapia del dolore acuto e cronico, merita l’alimentazione. “La dieta in generale anche per gli animali ha una forte valenza terapeutica e prima ancora una funzione di prevenzione. Il controllo del peso e la possibilità di fare movimento riducono drasticamente l’aggravarsi dei sintomi dell’osteoartrosi, per esempio. Esistono diete commerciali che integrano omega 3 e omega 6 che hanno risaputo potere antinfiammatorio”, conclude il dottor Gamba.
Proprio in merito a malattie croniche come l’artrosi, soprattutto nel cane anziano, per un’efficace controllo del dolore ci sono ormai in commercio integratori specifici da aggiungere alla pappa quotidiana. Il loro utilizzo è sicuramente valido se si inizia il trattamento sin dalle fasi precoci della malattia. Il consiglio del veterinario curante, anche in questi casi, sarà basilare per un’efficace azione sinergica di metodologie terapeutiche non invasive, ma valide ed efficaci per fare ritrovare benessere ai nostri amici a quattro zampe.
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