
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
È il candidato più estremo alle primarie americane. Nei toni e nei contenuti. Il miliardario Donald Trump fa breccia attaccando su tutti i fronti.
Donald Trump è un ricco uomo d’affari nato a New York nel 1946. Possiede un patrimonio valutato in 2,9 miliardi di dollari (ma lui sostiene siano dieci). Laureato in economia, repubblicano, tradizionalista, ha tre matrimoni e due divorzi alle spalle. Si è già presentato alle primarie americane nel 1996, battuto all’epoca da Bob Dole. Ecco le sue proposte per governare gli Stati Uniti.
Tweet riguardo #MakeAmericaGreatAgain
La posizione di Donald Trump sull’ambiente è semplice: “Non credo ai cambiamenti climatici, è solo una questione meteorologica”, ha dichiarato. Ha spiegato inoltre di non vedere “alcun rischio ecologico” legato al mega-oleodotto Keystone Xl, e quattro giorni dopo il disastro di Fukushima si dichiarò “un grande sostenitore dell’energia nucleare”.
Quanto ai diritti civili, in un’intervista di qualche anno fa alla radio Sirius Xm, spiegava: “Sono contrario ai matrimoni gay”, aggiungendo che “nessuno affronta il tema col sottoscritto: sanno che questa roba non fa per me”.
Ma a suscitare un vespaio di polemiche sono state soprattutto le posizioni di Trump in tema di immigrazione. Ha esordito etichettando i messicani come “criminali” e “stupratori”. Quindi ha svelato il proprio piano per “restituire agli Stati Uniti la loro grandezza”, basato su tre proposte: la costruzione di un “grandioso muro che un giorno porterà il mio nome” alla frontiera col Messico (a spese di quest’ultimo); un duro giro di vite sulle regole (abolizione dello ius soli, controlli sui lavoratori, espulsione di tutti i clandestini); l’introduzione dell’obbligo per i datori di lavoro di dare la precedenza agli americani nelle assunzioni.
Trump è poi un convinto sostenitore dell’utilità di armare la popolazione. Membro della Nra, la lobby delle armi, in più di un’occasione si è espresso sull’attacco terroristico che ha colpito Parigi nel novembre 2015, spiegando a chiare lettere: “Se quella sera i ragazzi al concerto avessero avuto delle pistole in tasca, credetemi, le cose sarebbero andate in modo diverso”.
Considera la Cina come responsabile dei problemi economici americani (e propone per questo una tassa del 45 per cento sui beni importati), ritiene che contro l’Iran si sarebbero dovute aumentare le sanzioni sulla questione nucleare, e per contrastare l’Isis punta tutto sulla soluzione militare (“troverò un nuovo generale Patton, l’uomo giusto”). Senza dimenticare che coi terroristi “la tortura funziona”.
In merito al Ttip, il progetto di trattato di libero scambio tra Usa e Ue, pur non entrando nello specifico della questione, ha dichiarato che “non è una strada percorribile”. Ancor più netto il “no” all’accordo tra i paesi del Pacifico: “È un attacco al business americano”, ha spiegato.
Ritiene quindi la riforma sanitaria di Barack Obama (la “Obamacare”) “una grande menzogna” e assicura che proporrà qualcosa “di molto migliore”, che già ha battezzato la “Donaldcare”.
Trump non fa dormire sonni tranquilli ai conservatori: ha dichiarato che anche se dovesse perdere le primarie, si potrebbe presentare alle elezioni come indipendente. E a quanto pare rosicchierebbe molti voti proprio ai repubblicani, spianando così la strada ai democratici.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Nel suo primo anno di presidenza argentina Javier Milei ha introdotto pesanti tagli alla spesa pubblica, facendo impennare la povertà. Ora i pensionati guidano la protesta.
L’opposizione in Turchia è insorta dopo l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, parlando di un colpo di stato ordito dal presidente Erdogan.
Dopo due mesi di tregua, l’aviazione israeliana ha lanciato pesanti raid sulla Striscia di Gaza. Tra gli oltre 400 morti ci sono anche bambini.
Il presidente russo risponde con un assenso molto cauto alla proposta statunitense di un cessate il fuoco in Ucraina di 30 giorni. E parla di “sfumature” di cui si dovrà discutere.
La Corte costituzionale ha estromesso il candidato di estrema destra Călin Georgescu dalle elezioni presidenziali della Romania, dopo aver già invalidato la sua vittoria di novembre.
Le testimonianze degli scienziati cacciati da Noaa, Nasa, Epa e altre agenzie: con Trump gli Stati Uniti entrano in un’era di regresso.
L’ex presidente delle Filippine è accusato di crimini contro l’umanità per le migliaia di omicidi extragiudiziali nell’ambito della sua lotta alla droga.
La città di Buriticupu, nel nord-est del Brasile, è in stato di emergenza perché si stanno aprendo enormi crateri. La causa è di origine antropica.