Mascherine all’aperto, più controlli contro gli assembramenti, proroga dello stato di emergenza: tutto quello che prevede il nuovo dpcm anti-coronavirus.
In tutta Italia è obbligatorio indossare la mascherina all’aperto se ci trova in prossimità di una persona non convivente, e i controlli sul distanziamento interpersonale di almeno un metro e sugli assembramenti verranno intensificati. È quanto stabilisce il nuovo decreto sul coronavirus. Inoltre, il governo jha disposto la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 ( in scadenza il 15 ottobre), dato che nelle ultime settimane pare che la pandemia abbia ripreso forza un po’ in tutta Europa.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, nella sua informativa alle Camere, ha confermato i contenuti del prossimo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che il premier Giuseppe Conte si appresta a firmare, dopo averlo sottoposto al Cdm. Invece, Palazzo Chigi aveva già smentito di voler provvedere alla chiusura di bar e ristoranti, e tantomeno a chiusure anticipate e coprifuoco. Piuttosto, il governo ha rilanciato con forza in questi giorni la campagna per l’utilizzo dell’app Immuni, che consente il tracciamento dei contagi.
Il ministro Speranza ha spiegato alla Camera che la tendenza di crescita dei contagi “riguarda tutti i Paesi europei e anche il nostro Paese: l’Italia sta meglio, insieme alla Germania è quella che sta reggendo meglio la seconda ondata ma non dobbiamo farci alcuna illusione. Sarebbe sbagliato pensare di esserne fuori”.
Con un numero di nuovi positivi in crescita costante da 9 settimane, e stabile da qualche giorno sopra i duemila giornalieri, l’Italia “conta oggi 58.900 persone positive, (diventate poi 60.134 con i nuovi dati giornalieri, ndr) il 6 agosto erano 12.600, non possiamo nasconderci questo aumento” ricorda il ministro. E ancora: “Oggi abbiamo 323 persone in terapia intensiva, sono numeri ancora sostenibili, ma non possiamo non vedere la tendenza: durante l’estate eravamo arrivati a 30”. Da qui la decisione, con il nuovo dpcm, di “confermare quelle misure essenziali che fin qui ci hanno consentito di gestire l’epidemia, ma dando un primo segnale di rafforzamento di queste misure”.
La mascherina sarà obbligatoria “in ogni situazione in cui c’è la possibilità di incontrare persone non conviventi” con multe che arrivano fino a tremila euro per i trasgressori. Ciò non significa esattamente che bisognerà sempre e comunque indossare la mascherina all’aperto: il decreto prevede infatti che sarà obbligatorio avere sempre con sé, al di fuori della propria abitazione, dispositivi di protezione individuale, “con possibilità di prevederne l’obbligatorietà dell’utilizzo anche all’aperto allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi”. L’obbligo non varrà per coloro che stanno svolgendo attività sportiva o motoria (gli ormai famosi runner), per i bambini di età inferiore ai sei anni; per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
#mascherina all'aperto riduce probabilità contagio quando si è molto vicini, soprattutto per contatti prolungati e se si parla a voce alta o si canta/grida Ma il rischio rimane molto più elevato sui mezzi pubblici affollati e scarsamente areati#Covid_19https://t.co/SYTgliACro
Chi trasgredisce alla regola (che era già in vigore in alcune regioni) rischia una multa che va da 400 a tremila euro. Le regole sono semplici: al chiuso la mascherina andrà indossata in ogni occasione, tranne che nella propria auto e nella propria abitazione, ma solamente se in casa siano presenti solo i conviventi e non qualche ospite occasionale. Nei ristoranti potrà essere abbassata quandi si sta seduti al tavolo per consumare. All’aperto invece andrà indossata mentre si cammina o si stazione nei luoghi abitati, mentre potrà essere tolta in luoghi isolati e in mezzo alla natura, e se ne potrà fare a meno anche andando in bicicletta, in moto o sul monopattino.
Sarà poi aumentato il livello dei controlli sugli assembramenti, che secondo Speranza “sono un rischio reale che non possiamo permetterci”. Inoltre verrà riattivato il Comitato operativo della Protezione civile, come nei primi mesi dell’epidemia. Come per tutti i dpcm precedenti, le Regioni potranno solo inasprire e non alleggerire i provvedimenti contenuti nel decreto.
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