Aumenta la vendita di auto elettriche ma siamo ancora lontani dalla media europea. Crescono le colonnine di ricarica e si arresta l’ascesa delle e-bike.
DS Automobiles, dall’iconico “squalo” all’obiettivo di diventare un marchio 100% elettrico
Nel 1955 la DS 19 rappresentò una chiave di volta per il mondo dell’auto. Oggi DS Automobiles figura tra le principali realtà della mobilità sostenibile.
Immagini DS com’era e il pensiero corre subito al 1955, l’anno in cui fu presentata una delle automobili più iconiche della storia: il celebre “squalo”, frutto dell’ingegno dell’artista italiano Flaminio Bertoni. Immagini Ds Automobiles com’è oggi e vengono in mente raffinati modelli elettrici e plug-in hybrid, insieme ai successi conseguiti nei campionato di Formula E. Nel solco di una gloriosa storia, la Casa automobilistica si è rinnovata in questi anni in maniera radicale, ponendosi sul mercato come uno dei principali player della mobilità sostenibile; ma lo ha fatto restando fedele, oggi come allora, ai capisaldi che da sempre l’hanno contraddistinta: tecnologia, innovazione e design.
La storia della DS 19, lo “squalo” all’avanguardia per estetica e soluzioni tecnologiche
Presentata al Salone dell’automobile di Parigi il 6 ottobre del 1955, la Citroën DS 19 rimase in produzione, pressoché immutata, fino al 1974. Al design avveniristico che – ancora oggi – conquista milioni di appassionati in ogni angolo del globo, univa delle innovazioni tecnologiche davvero incredibili per l’epoca.
A partire dalle sospensioni idropneumatiche che facevano sollevare l’auto nel momento dell’accensione, permettendole di mantenere costante l’altezza da terra e quindi di assorbire le buche stradali meglio di ogni altro veicolo esistente; e proseguendo con i fari direzionali (giravano in funzione della posizione del volante illuminando meglio le curve), i freni a disco anteriori (prima in Europa a montarli), con la carreggiata differenziata e con le ruote posteriori carenate, soluzioni che gli valsero per anni il titolo di “auto più sicura al mondo”.
DS Automobiles, dal 2024 produrremo solo auto elettriche
Nata nel 2014, la Casa automobilistica che fa oggi parte del Gruppo Stellantis ha puntato sin da subito a riportare in auge la gloriosa sigla DS, ma con l’obiettivo di giocare un ruolo centrale nella transizione ecologica del comparto automotive, sempre e rigorosamente all’insegna dell’innovazione e del design.
Oggi la tecnologia E-Tense costituisce una vera e propria eccellenza nella mobilità sostenibile, ed è presente su tutti i nuovi modelli DS Automobiles: in versione 100 per cento elettrica su DS 3 CROSSBACK e plug-in hybrid su DS 4, DS 7 CROSSBACK e DS 9. Potenza, autonomia, sicurezza e piacere di guida sono il risultato di un progetto che punta a fondere il meglio del know-how tecnologico e dello stile che da sempre contraddistingue il marchio. Con un ambizioso obiettivo già fissato: quello di produrre esclusivamente modelli elettrici già a partire dal 2024.
Le innovazioni nascono dalle competizioni e dai successi in Formula E
Dai circuiti di gara alle strade, per sviluppare i propri modelli elettrificati DS Automobiles sfrutta a pieno le conoscenze acquisite in Formula E: le scelte tecnologiche per i motori elettrici, le batterie, il controllo della potenza e il recupero dell’energia in frenata, sono ereditati proprio dall’esperienza maturata nelle competizioni. Il campionato mondiale ABB FIA Formula E – che farà tappa a Roma il 9 e il 10 aprile – vede affrontarsi i migliori veicoli elettrici nel cuore delle più belle città del mondo.
Partita nel 2015, quella di DS Automobiles è una storia di grande successo: la tecnologia E-Tense ha permesso al team DS Techeetah, e ai piloti Jean-Éric Vergne e António Felix Da Costa, di conquistare tutti i titoli piloti e team nelle stagioni 2019 e 2020. La Formula E, in sostanza, rappresenta per la Casa automobilistica un laboratorio fondamentale di ricerca e sviluppo per continuare perfezionare le tecnologie di elettrificazione che poi vengono messe a disposizione dei clienti; e per confermare al contempo il proprio ruolo di leadership nella sfida della transizione ecologica del mondo delle quattro ruote. Perché si può viaggiare a zero emissioni (anche) a bordo di un’icona di stile.
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