Due condannati all’ergastolo per l’omicidio di Anna Politkovskaja

Cinque persone sono state riconosciute colpevoli dal tribunale di Mosca dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja avvenuto nel 2006. Due di loro sono state condannate all’ergastolo. Rustam Makhmudov è stato condannato per aver sparato mentre suo zio Lom-Ali Gaitukajev è l’organizzatore. Condanne fino a 20 anni per gli altri tre imputati, ritenuti complici: Dzhabrail Makhmudov

Cinque persone sono state riconosciute colpevoli dal tribunale di Mosca dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja avvenuto nel 2006. Due di loro sono state condannate all’ergastolo. Rustam Makhmudov è stato condannato per aver sparato mentre suo zio Lom-Ali Gaitukajev è l’organizzatore. Condanne fino a 20 anni per gli altri tre imputati, ritenuti complici: Dzhabrail Makhmudov (14 anni) e suo fratello Ibragim (12 anni) insieme a Sergei Khadzhikurbanov (20 anni), ex dirigente della polizia di Mosca.

 

Ai familiari di Politkovskaja è stato riconosciuto un risarcimento danni di 5 milioni di rubli, circa 100mila euro.

 

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Dmitri Pavliutchenkov, ex ufficiale della polizia, era stato condannato a 12 anni di lavori forzati in un processo precedente dopo aver confessato di essere l’organizzatore del pedinamento della giornalista.

 

Il vicedirettore del quotidiano Novaja Gazeta Sergej Sokolov, il giornale per cui lavorava Politkovskaja, ha detto che le indagini devono continuare finché non verrà trovato il mandante dell’omicidio.

 

Anna Politkovskaja è stata uccisa a colpi di pistola il 7 ottobre 2006 a Mosca mentre stava rientrando a casa. Dal 2001 aveva seguito il conflitto in Cecenia criticando in modo duro la linea di repressione violenta tenuta dal governo russo.

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