Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
È la Sicilia la capitale del Mediterraneo
Una terra contrassegnata a volte da nere vicende di cronaca, in cui il clima è talmente acre da bruciare i terreni, è ufficialmente diventata la capitale di tutto il Mediterraneo. È la Sicilia infatti la Regione capofila di Expo Milano 2015, scelta per amministrare la partecipazione di tutti i Paesi del Mediterraneo all’esposizione universale. Questo
Una terra contrassegnata a volte da nere vicende di cronaca, in cui il clima è talmente acre da bruciare i terreni, è ufficialmente diventata la capitale di tutto il Mediterraneo. È la Sicilia infatti la Regione capofila di Expo Milano 2015, scelta per amministrare la partecipazione di tutti i Paesi del Mediterraneo all’esposizione universale. Questo significa che, nel 2015, i buonissimi prodotti siciliani, i piatti, gli ingredienti, le ricette e le ricchezze, avranno una posizione centrale nel cluster Bio-Mediterraneo.
Ma, già oggi, la regione assume il ruolo di coordinamento di tutte le iniziative che si svolgono in preparazione dell’esposizione universale. Sul nuovo magazine di Expo Milano 2015 è online oggi l’intervista a Antonino Caleca, da poco nominato assessore all’Agricoltura, che spiega nel dettaglio cosa significa questo ruolo, ma soprattutto rivela un ardore, una passione e forse anche un certo orgoglio nel poter agire da fulcro di un evento di portata mondiale.
“La Regione Sicilia cerca una terza via, non legata alla decrescita, che comprenda valori che non siano solo consumo e profitto – ha detto in questa intervista esclusiva – ma anche felicità. Il Mediterraneo ci ricorda tutto questo, ci ricorda che il tempo e l’alimentazione sono valori, che il profitto non è solo economico, ma anche sociale. Questo non significa essere più poveri. Significa vivere con la natura, perché solo così ci sarà posto per tutti. Expo e il cluster Bio-Mediterraneo sono l’occasione perfetta per fare tutto questo. Noi siamo convinti che attraverso un rapporto nuovo con la terra e con il cibo sia possibile creare momenti di pace, mettere insieme nazionalità, religioni, culture diverse”.
Puoi leggere tutta l’intervista esclusiva a Antonino Caleca online sul nuovo magazine di Expo 2015, qui.
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