Nel 2020, i cittadini statunitensi si sono preparati alle elezioni presidenziali giocando d’anticipo. Secondo i dati diffusi dal sito Us elections project, prima della scadenza del 3 novembre quasi 100 milioni di elettori hanno espresso la propria preferenza in una corsa alla Casa Bianca già da ora considerata storica.
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Quattro anni fa, nel 2016, allo stesso punto nella campagna elettorale soltanto 1,4 milioni di persone avevano già votato: un divario senza precedenti, largamente riconducibile alle circostanze eccezionali create dalla pandemia di Covid-19.
Negli Stati Uniti, infatti, contagi e decessi non accennano a rallentare, spingendo milioni di abitanti ad affidarsi all’early voting (voto anticipato) per posta o nei seggi per fare in modo che la propria preferenza venga conteggiata il prima possibile.
“In interviews in 10 states where early voting is underway, Black voters said this year’s presidential election is the most important of their lifetime, some calling it more consequential even than 2008”
Per evitare assembramenti ai seggi e garantire il diritto di voto anche alle persone più vulnerabili molti stati hanno ammorbidito le proprie regole in modo da favorire il voto per posta. Su un totale di circa 210 milioni di elettori, quest’anno secondo il quotidiano New York Times più di 80 milioni hanno richiesto la possibilità di votare per posta, contro i 33 milioni del 2016. Alcuni stati hanno registrato un aumento al di fuori di ogni aspettativa: +2.526 per cento in Pennsylvania, ma anche +729 per cento in Virginia e +748 per cento in Winsconsin.
Il presidente Donald Trump ha più volte criticato questa modalità, affermando che senza dubbio porterà a “enormi frodi elettorali” e che, di fatto, corromperà le elezioni del 2020. Le accuse sono state più volte smentite e non sono sostenute dai fatti, anzi: secondo il Brennan center for justice della New York university, è più probabile che un americano “venga colpito da un fulmine piuttosto che commetta frode tramite il voto per posta”. Lo scorso agosto lo stesso Trump e la first lady Melania hanno richiesto di votare per posta in Florida, dove risiedono.
Mail-In Ballots will lead to massive electoral fraud and a rigged 2020 Election. Look at all of the cases and examples that are out there right now, with the Patterson, N.J., being the most recent example. Republicans, in particular, cannot let this happen!
Generalmente viene permesso ai cittadini di esprimere il proprio voto anche recandosi ai seggi prima dell’Election day, che quest’anno si tiene il 3 novembre. Il primo ad aprire le urne è stato l’Alabama il 9 settembre; entro il 29 ottobre anche tutti gli altri stati si attiveranno per garantire il voto in presenza.
La possibilità di votare in anticipo non è una novità negli Stati Uniti, ma quest’anno l’affluenza ai seggi sta già facendo registrare cifre da record. Il 13 ottobre, il primo giorno di apertura dei seggi in Texas, migliaia di persone sono corse a votare creando lunghe code e tempi di attesa di diverse ore. Il giorno precedente, l’emittente Cnn riporta che in alcune aree della Georgia i cittadini hanno aspettato undici ore prima di poter votare.
Come procedono le votazioni
La pandemia di Covid-19 ha profondamente modificato le dinamiche elettorali del 2020, costringendo i candidati a limitare le attività tradizionali e a rivedere la propria agenda per venire incontro alle nuove linee guida disposte per evitare i contagi.
Mentre Donald Trump – che a inizio ottobre ha contratto il virus in una Casa Bianca divenuta focolaio – ha comunque insistito per organizzare comizi e partecipare ad eventi con un largo pubblico, Joe Biden ha a lungo preferito presenziare a incontri virtuali dalla sua abitazione in Delaware.
Secondo le proiezioni del Financial Times, se le elezioni terminassero oggi Biden potrebbe contare su una solida maggioranza, con 207 grandi elettori (i delegati che formalmente rappresentano i risultati elettorali in ogni stato) contro gli 83 di Trump. Per essere eletto uno dei due candidati dovrà assicurarsi almeno 270 grandi elettori.
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