La nuova edizione del Climate change performance index constata pochi passi avanti, da troppi paesi, per abbandonare le fossili. Italia 43esima.
Ecoincentivi fotocopia per auto ibride ed elettriche. Pochi per i privati, difficili per le aziende
Da domani, 6 maggio, e per poco tempo presumibilmente, si potranno acquistare auto elettriche, ibride e alimentate a gas (gpl o metano) con bassissime emissioni di CO2 con sconti da 2.000 a 5.000 euro. Non c’è obbligo di rottamazione per i privati, ma i fondi per loro finiranno subito. Per aziende e professionisti invece, occorre
Da domani, 6 maggio, e per poco tempo presumibilmente, si potranno acquistare auto elettriche, ibride e alimentate a gas (gpl o metano) con bassissime emissioni di CO2 con sconti da 2.000 a 5.000 euro.
Non c’è obbligo di rottamazione per i privati, ma i fondi per loro finiranno subito. Per aziende e professionisti invece, occorre rottamare un veicolo di almeno 10 anni, e questo ne limiterà molto la fruizione. In dettaglio, a disposizione per il 2014 ci sono 31,3 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse non utilizzate (da parte delle aziende e delle amministrazioni, la quota dedicata ai privati si è esaurita in pochi giorni) nel 2013, per un totale di 63,4 milioni di euro.
9,51 milioni di euro (15% del totale) sono destinati ai privati per l’acquisto di auto elettriche (veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 grammi per km) e qui il massimo importo del contributo è pari al 20% del prezzo del veicolo e in ogni caso non superiore ai 5 mila euro.
Altri 22,2 milioni di euro (35% del totale) sono destinati ai privati per l’acquisto di auto ibride, piccole city car e alcune compatte a gpl o metano (emissioni di CO2 non superiori a 95 grammi per km). L’importo massimo che si può ottenere è di 4 mila euro.
Il resto è per le aziende. Non sarebbe poco, la metà dei fondi – 31,7 milioni di euro – da erogare sempre per l’acquisto di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km destinati all’uso di terzi o utilizzati da aziende e liberi professionisti. Però in questo caso è necessario per ricevere il contributo rottamare un veicolo di almeno 10 anni. L’entità massima dei contributi segue quella precedente, con l’aggiunta della possibilità di acquistare anche veicoli con emissioni di CO2 fino a 120 grammi per km con un contributo però limitato a 2 mila euro. Rispetto agli incentivi del 2013, ci sono dunque più risorse per i privati ma resta per aziende e amministrazioni il vincolo della rottamazione di un veicolo di età superiore ai 10 anni, aspetto che limitò l’efficacia della precedente campagna. Quante sono le aziende che hanno nel proprio parco vetture con più di 10 anni? Difatti anche l’anno scorso di questa quota parte dei fondi venne utilizzata solo una piccola parte (solo 5 milioni dei 40 disponibili).
I nuovi ecoincentivi secondo Federauto rappresentano il “porcellum dell’auto”. Quelli che scatteranno il prossimo 6 maggio vengono giudicati dal Presidente Filippo Pavan Bernacchi una fotocopia degli aiuti concessi dal Governo nel 2013 e riguarderanno comunque soltanto l’1% del mercato dei privati. “Le risorse – ha aggiunto Pavan Bernacchi – sono ridottissime e per le aziende le condizioni di accesso sono impossibili. Le Partite Iva hanno l’obbligo di rottamare un veicolo di almeno 10 anni per accedervi e la riprova che questa impostazione non funziona è che nel 2013 i fondi a disposizione dei privati sono terminati in mezza giornata e quelli per le aziende sono rimasti in larga parte inutilizzati”. Comunque, per i pochi che riusciranno ad averli, non occorre precompilare nulla, basta andare dal concessionario.
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