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Il 15 giugno 2019 a Como si è tenuta la prima edizione di Ecomobility, una giornata interamente dedicata alla mobilità sostenibile. Ecco com’è andata.
Era il 20 marzo del 1800 quando Alessandro Volta, nato e cresciuto a Como, annunciava ufficialmente alla Royal Society di Londra l’invenzione della pila, che lo avrebbe incoronato come uno dei più grandi fisici della storia. A più di due secoli di distanza è curioso notare come, quando la comunità comasca si è riunita per parlare di mobilità sostenibile, il suo nome sia risuonato parecchie volte. Un po’ per riconoscenza nei confronti di un concittadino così illustre, un po’ perché sempre più osservatori concordano nel prevedere che il futuro della mobilità sarà elettrico.
“Raccontare alla città una mobilità leggera e innovativa, che è anche bella e facile da usare”: così Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione di LifeGate, descrive il concept di Ecomobility. L’evento, che ha esordito con la sua prima edizione a Como sabato 15 marzo, è un’iniziativa di LifeGate, Espansione TV e Corriere di Como, con il sostegno di Eldor Corporation, Bosch e Gruppo Acsm-Agam. Non era scontato riuscire a intercettare un pubblico fatto di addetti ai lavori, giornalisti, famiglie con bambini e appassionati di motori, ma il riscontro è stato attento e interessato.
Oggi siamo a Como per #Ecomobility, l’evento dedicato alla mobilità sostenibile organizzato da LifeGate, @corrieredicomo ed @espansionetv in collaborazione con @BoschGlobal #eldor pic.twitter.com/ROLfX6YD1m
— LifeGate (@lifegate) 15 giugno 2019
Dopo i saluti istituzionali, la mattinata è stata dedicata a un confronto aperto su problemi e soluzioni nel campo della mobilità. Sui primi si è focalizzato il climatologo Frank Raes: “Negli ultimi 26 anni nel mondo le emissioni sono aumentate del 26 per cento, in parallelo con il +151 per cento del pil. L’Europa è in controtendenza, perché è riuscita a crescere economicamente abbassando le emissioni. Nell’ultimo quinquennio, però, il calo delle emissioni si è fermato. E uno dei principali responsabili è il settore dei trasporti”.
Serve un cambiamento culturale, che per fortuna sta arrivando anche nel nostro paese. Lo dimostra l’ultima edizione dell’Osservatorio sullo stile di vita sostenibile di LifeGate, presentato da Simona Roveda, che testimonia che il 23 per cento degli italiani conosce il termine “mobilità sostenibile”, il 94 per cento preme per avere mezzi pubblici più efficienti (anche a costo di penalizzare gli automobilisti), il 9 per cento usa auto elettriche e ibride o sistemi di condivisione, e un altro 23 per cento è pronto ad acquistarle anche se costano di più.
E lo dimostra una vera punta di diamante come la città di Milano, che sta rivoluzionando il suo tessuto urbano e il suo modo di muoversi anche perché può contare sul supporto attivo dei cittadini, come ha sottolineato l’assessore all’ambiente e alla mobilità Marco Granelli.
Da Milano ci si sposta virtualmente di qualche centinaio di chilometri per scoprire Parma, che è stata scelta come capitale italiana della cultura 2020 anche per la sua capacità di creare partnership virtuose tra pubblico e privato. Sarà un’occasione preziosa per fare passi avanti concreti in termini di sostenibilità, ha promesso l’assessore all’ambiente e alla mobilità Tiziana Benassi.
Oltre alla predisposizione al cambiamento, per raggiungere i tre obiettivi “zero incidenti, zero emissioni e zero traffico” servono le tecnologie adatte: dall’auto elettrica alla guida driverless, dall’intelligenza artificiale alle piattaforme di condivisione. A farne una panoramica sono stati Roberto Sposini, responsabile della divisione automotive di LifeGate, ed Edoardo Croci, docente all’università Bocconi di Milano.
“L’automotive sta cambiando tantissimo. È un settore strategico, che non a caso viene sostenuto da tutti i governi, e che sta investendo miliardi nelle nuove tecnologie. Da un grande potere derivano grandi responsabilità: quella di procedere verso un mondo migliore. Altrimenti, non andremo proprio da nessuna parte”, ha fatto loro eco Andrea Durante, strategic planner di Eldor Corporation, l’azienda che ha progettato e realizzato i sistemi per ridurre le emissioni che in questo momento si trovano a bordo di 200 milioni di veicoli.
Se è vero che nel 2030 tre nuovi veicoli su quattro avranno ancora un motore a combustione, è vero anche che dietro le quinte si lavora senza sosta su tecnologie di intelligenza artificiale per ridurre i gas inquinanti, sistemi di monitoraggio dell’aria e altri progetti ad alto contenuto innovativo, ha spiegato Gabriele Aimone Cat, media relations manager di Bosch. Un’azienda che conta 410mila dipendenti e 130 sedi in tutto il mondo e, andando ben oltre gli obblighi di legge, si è posta l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2020.
Fino alle 18, chi ci viene a trovare in via Sant’Abbondio a #Como ha la possibilità di provare diverse auto elettriche e ibride #Ecomobility pic.twitter.com/g4JRCu8YEf
— LifeGate (@lifegate) 15 giugno 2019
Dopo tante parole e tanti dati, il pomeriggio di Ecomobility ha dato l’occasione di toccare con mano questa mobilità leggera e green. Così, mentre gli adulti si godevano i test drive di diversi modelli di auto elettrica e ibrida, i bambini si sono messi alla prova con i laboratori creativi, guidati dagli educatori.
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