Dall’ecoansia a sensazioni positive di unione con la Terra. Conoscere le “ecoemozioni” ci aiuta a capire il nostro rapporto con ciò che ci circonda e come trasformarle in azione.
L’economia circolare aiuta Nike a raddoppiare gli affari e dimezzare l’impatto
Riduzione degli sprechi, maggiore controllo sulle catene di fornitura e ricorso a materiali più sostenibili, così Nike sta riducendo il proprio impatto.
Nike, il noto marchio di abbigliamento sportivo, ha pubblicato la scorsa settimana il suo ultimo rapporto di sostenibilità ed ha annunciato la nuova collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation, fondazione senza scopo di lucro statunitense che devolve circa 225 milioni di dollari annui in sovvenzioni e investimenti in progetti per favorire l’economia circolare.
Raddoppiare gli affari e dimezzare l’impatto
Nike ha compiuto importanti progressi nella riduzione del proprio impatto ambientale, tagliando notevolmente le emissioni di CO2. “Ci siamo posti la sfida di raddoppiare il nostro business dimezzando l’impatto – ha affermato Hannah Jones, chief sustainability officer di Nike. – È una sfida che riguarda noi stessi, i nostri collaboratori e i nostri partner, mentre ci muoviamo verso l’economia circolare che rappresenta il futuro”.
https://www.youtube.com/watch?v=D2t6yc1t9KY
Cos’è l’economia circolare
Con il termine “economia circolare”, che si contrappone a quella “lineare”, si indica un modello economico basato sulla sostenibilità e sul riciclo, nel quale non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate.
Meno sprechi e prodotti più ecologici
Tra il 2011 e il 2015 Nike ha ridotto le emissioni di carbonio e migliorato l’efficienza idrica del 18 per cento, mentre il fatturato è aumentato del 52 per cento nello stesso periodo. L’azienda utilizza un indice di sostenibilità dei materiali (Msi), per valutare l’impatto dei propri prodotti, come calzature, abbigliamento e attrezzature. In base a questo indice di valutazione il 98 per cento delle nuove calzature ha guadagnato almeno la medaglia d’argento e complessivamente è aumentato il ricorso a materiali sostenibili, come cotone, poliestere riciclato e pelle certificata.
Fornitori selezionati
Nike ha anche ridotto il numero di fabbriche da cui si approvvigiona con l’obiettivo di costruire relazioni più solide e monitorare meglio gli standard della catena di fornitura per quanto riguarda l’impatto ambientale e le condizioni di lavoro.
I nuovi obiettivi
Per raggiungere l’ambizioso obiettivo che si è posta, Nike dovrà migliorare ulteriormente le proprie performance. Per farlo ha stilato una lista di obiettivi da centrare: nessun rifiuto dovrà essere smaltito senza recupero di energia, tutte le aziende con cui collabora dovranno adottare la politica ambientale della società, i prodotti dovranno offrire le massime prestazioni con il minimo impatto, riducendo mediamente del 10 per cento la loro impronta ambientale e privilegiando l’utilizzo di materiali più sostenibili, entro il 2025, infine, Nike dovrà alimentare le proprie strutture esclusivamente con energia rinnovabile.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Le Azzorre hanno approvato una legge per istituire la più vasta Amp dell’Atlantico settentrionale, pari al 30% dell’oceano intorno all’arcipelago.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.